Di Gustavo Raffi

G... M...  del Grande Oriente d'Italia

 

Voglio parlarvi della Libera Muratoria che da corporazione muratoria diventa un Tempio dell’Umanità, dove uomini diversi per fede, per religione, per credo anche politico trovano un luogo comune per confrontarsi...

 

Il Gran Maestro in occasione della visita al Vascello del rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni.

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“Voglio parlarvi della Libera Muratoria che da corporazione muratoria diventa un Tempio dell’Umanità, dove uomini diversi per fede, per religione, per credo anche politico trovano un luogo comune per confrontarsi. Per cui quando parlo di tolleranza amo farlo nell’accezione moderna data dal filosofo Guido Calogero, che diresse anche la rivista del Grande Oriente d’Italia La Cultura. Calogero diceva: nel linguaggio moderno tolleranza è il dialogo, non è sopportazione, non è consentire quello che non va consentito; è rispettare colui che dissente da te, non volere fare dell’altro un simulacro di te, è il rispetto dell’alterità, perché l’alterità è ricchezza, è conoscenza, è confronto. (…) Il Libero Muratore non ha mai inteso formulare una dottrina religiosa, la Massoneria non ha mai voluto essere chiesa, però ha sempre richiesto ai propri membri di essere credenti, questo è il minimo comune denominatore, credere in un essere supremo. Poi il Fratello ebreo conserverà dentro di sé la sua fede, il cristiano lo stesso, e insieme cercheranno di comprendersi senza voler convertire l’uno l’altro.

Cari Fratelli non possiamo aspettare che gli altri ci comprendano se non facciamo nulla per essere compresi, noi abbiamo subito persecuzioni proprio per questa chiusura mentale, poi ci siamo messi a dialogare e abbiamo trovato con noi valdesi, ebrei, e tanti altri, sono certo, troveremo nella nostra strada perché questa è la nostra storia. I Massoni devono creare le basi dell’armonia: è una impresa difficile, ma d’altra parte sono le grandi utopie dell’uomo che hanno mandato avanti il mondo.

 

Il dibattito sulla laicità della Costituzione Europea

 

La posizione del Grande Oriente d'Italia

“É grave che nel preambolo della futura Costituzione Europea non ci sia alcun riferimento esplicito anche alle comuni radici giudaico-cristiane, riferimento non solo opportuno, ma doveroso, in quanto la stessa Massoneria trae le sue origini dallo stesso filone culturale e spirituale. Riteniamo che per delineare un’identità europea occorra richiamarsi alle diverse anime che nei secoli ne hanno alimentato il patrimonio culturale, senza discriminazioni”. Lo ha dichiarato il Gran Maestro Gustavo Raffi in risposta alle polemiche delle ultime settimane sul richiamo nel testo della Costituzione europea alle radici storiche dell’Europa. “In quest’ottica, ha aggiunto il Gran Maestro,  la dimensione spirituale e religiosa non si deve contrapporre a quella laica e civile della moderna società europea, che con l’Illuminismo ha maturato una coscienza più evoluta e democratica. Riproporre oggi un’artificiosa contrapposizione tra Stato laico e confessioni religiose costituirebbe un pericoloso arretramento rispetto a quei valori etici e morali ai quali si ispira la Massoneria regolare, che ha saputo coniugare la libertà di pensiero con un profondo rispetto per tutte le fedi”.

 

 

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