MILINDAPAÑHA
Le domande del re Milinda

 

Il Milindapañha riporta un dialogo fra un monaco buddhista chiamato Nagasena e un re indo-greco di nome Milinda vissuto nel II secolo a.C., identificabile con Menandro che regnò intorno al 155-130 a.C. a Sagala. Le domande del re appaiono motivate da un sincero desiderio di conoscere il punto di vista buddhista sulle principali questioni filosofiche, relative alla natura dell'essere, del kamma, del Nibbana, delle virtù che devono essere sviluppate, ecc. É uno dei testi più moderni a livello stilistico della letteratura antica buddhista.

La struttura del testo è basata su una serie di domande dottrinali e dubbi derivanti da apparenti aporie logiche poste da Milinda a Nāgasena, il quale risponde in stile chiaro e diretto, con molti esempi tratti dall'esperienza quotidiana, ma arricchiti da numerose citazioni da Sutra, brani del Vinaya, biografie delle vite anteriori del Buddha contenute nelle Jātaka.
Nel testo è riportata anche la presa di rifugio nei Tre Gioielli (il Buddha, il Dharma ed il Sangha) da parte di Menandro, segnando così anche formalmente la sua conversione al Buddhismo. Nel testo si specifica in seguito che il sovrano abdicò in favore del figlio e dallo stato laicale prese i voti monastici.

La versione che presentiamo ai nostri Ospiti è la traduzione della versione Pâli di T. W. Rhys Davids, riportata in lingua italiana da Enzo Alfano. Ogni diritto è riconosciuto.


INTRODUZIONE


LIBRO I
L'antica narrazione


LIBRO II
I segni che caratterizzano le qualità morali.


LIBRO III
Eliminazione delle difficoltà


LIBRO IV
Soluzione dei dilemmi


LIBRO V
Il dilemma della deduzione


LIBRO VI
I Dutanga


LIBRO VII
Le Similitudini


IL TESTO IN FORMATO SFOGLIABILE


 

 

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© Enzo Alfano

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