Studio sui Numeri

IL CICLO DI FORMAZIONE


 

L'addizione del punto ha dato la linea. La moltiplicazione della linea Creò la superficie, la superficie - sempre attraverso la moltiplicazione - produce la forma, ciò che costituisce il ciclo di formazione. Il quadrato è la superficie perfetta.

La forma perfetta sarà quindi quella che risulta dalla moltiplicazione del quadrato il cubo.

Come per i cicli precedenti, anche la superficie passa attraverso tutte le fasi, della polarizzazione e dell'ideazione, per diventare cubo. Il quadrato ritorna ad essere il punto, punto di partenza verso la forma. Il primo polo per la creazione del cubo, o del solido in generale, è la superficie. Il ciclo di polarizzazione del solido parte quindi dalla superficie o mono-dimensione, perché ha la tendenza ad espandersi in una sola direzione, passa alla bi-dimensione per diventare tridimensione, e questa ultima fase è il ciclo di formazione nel ciclo di formazione.

 

Bisogna sempre ricordare che ciascuno dei tre cicli è a sua volta suddiviso in tre cicli, e che è solo la causa che varia e con lei varia l'effetto. La prima causa è il punto, la seconda la linea, la terza causa è la superficie.

Il ciclo di polarizzazione è la fase dell'addizione per mezzo della quale la non dimensione diventa la prima dimensione la linea.

Il ciclo dell'ideazione produce le due dimensioni - la superficie - con la moltiplicazione, e così la superficie produce il solido con la moltiplicazione di un primo moltiplicato.

 

 

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Alla base della creazione vi è il movimento.

La somma è il primo, o movimento lineare. La prima moltiplicazione è il secondo movimento, o movimento piano, e la moltiplicazione di questo è il terzo movimento, o movimento solido. In un solido il movimento si scompone in questi tre movimenti principi, se il corpo si muove individualmente e non in rapporto ad un altro corpo, è quindi un movimento di rotazione su sé stesso. Questo suo movimento primo, o lineare, costituisce l'asse; il suo secondo movimento, piano, costituisce l'equatore ed il suo terzo movimento, solido, è il risultato della reciproca azione - reazione dei primi due, dove un movimento diminuisce in rapporto all'aumento dell'altro questo costituisce la forza centrifuga.

 

É il simbolo della croce nel cerchio che raffigura questo costante gioco dei due primi movimenti, ed è accentuato nel simbolo della Svastica. Dal momento in cui esiste una superficie vi è anche la ragione della formazione immediata di una forma, cosi come vi è una ragion d'essere di un movimento rotatorio dal momento in cui vi è una creatura, o Effetto, partendo dalla linea sino alla forma, perché alla base vi è sempre un asse formatore o prima linea di forza.

La procreazione è all'inizio funzione di un movimento lineare e, in seguito, di due volte circolare. Abbiamo detto che la prima superficie è il triangolo anche se la faccia perfetta è il quadrato.

 

Il primo triangolo perfetto è   ed il primo quadrato perfetto è dato dal quaternario . La successione dei Numeri, in quanto proporzione e misura del Cosmo, è la seguente:

 

= attività;

= reazione inerte;

= effetto

 

Ciclo di polarizzazione. Creazione.

= (riducibile) nuova causa attiva;

= seconda reazione inerte;

= Effetto. Ciclo di ideazione, 1° procreazione. Moltiplicazione in quantità.

= attivo e passivo, quindi androgino, nuova causa attiva;

= terza reazione passiva;

= Effetto.

 

Ciclo di formazione. 2° procreazione. Seme formatore.

Quest'ultimo ciclo, per scissione, darà le due nature distinte che in seguito procreeranno. In termini generali, e relativamente all'Uno irriducibile - Creatore eterno - la creazione è passiva , e solo questa prima attività produrrà - attraverso tutte le forme della sua manifestazione - gli Effetti che sono poi il Cosmo.

In particolare, diversi Effetti di questa creazione costante sono più o meno passivi gli uni verso gli altri, da qui l'attività (relativa) della materia, da qui l'azione maschile per opposizione alla sua natura femminile.

7 termini (fattori) costituiscono il Cosmo in apparenza, 9 termini (funzioni) lo costituiscono di fatto, poiché nella successione ideale indicata qui sopra, il termine esiste in quanto può esistere questo stesso termine in , etc.; una volta esso è Effetto, poi è Causa:

- il Figlio ha in sé sia il Padre che gli uomini; si è definito il figlio di Dio-.

 

Noi diciamo che il movimento è alla base di tutto perché solo la procreazione è la forma creatrice di cui abbiamo la conoscenza sensitiva. Dove per noi, uomini mortali, sembra esservi Creazione, in realtà vi è già procreazione: la Creazione assoluta non è del nostro mondo sensitivo; solo la ragione ci indica la sua esistenza e al di sopra della ragione questa verità può essere provata sono dalla chiaroveggenza mistica. Il movimento procreatore o circolare è funzione di tempo e di Spazio. Il tempo e lo Spazio, grandezze irriducibili, sono i fattori essenziali dei quali i sapienti moderni non tengono mai conto e che tuttavia sono i più importanti, ciò che è reso evidente dalla semplice osservazione della natura. Tutto, nella natura, è quindi basato e limitato a delle proporzioni fondamentali che abbiamo abbozzato in questo studio, e se spesso non possiamo risalire alla causa immediata di un fenomeno, possiamo – attraverso l'osservazione e l'analogia basate su queste prime proporzioni- giungere alla natura intima del fenomeno, alla sua causa diretta, ai suoi propri effetti.

 

Per concludere questo modesto, piccolo lavoro, pensiamo di non poter fare nulla di meglio che citare dei fatti, dei fenomeni riconosciuti dalla scienza, a corroborare la scienza dei Numeri. 

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La proporzione delle distanze dei pianeti dal sole è in ragione di 7 per Mercurio, 14 per Venere, 21 per Terra, 28 per Marte, 35 per Giove, 42 per Saturno.

É un ciclo settenario (con il Sole al centro) e questo ciclo è una nuova unità per i pianeti più lontani le cui proporzioni di distanza sono tra di loro egualmente 7; 14; 21; etc., ma non in proporzione al ciclo precedente; vale a dire che l'Unità non sarà più 7 ma 14.

Si insegna occultamente l'esistenza di 12 pianeti fisici.

L'Astronomia non lI conosce ancora tutti ed è per questo che noi non li consideriamo qui.