Il terzo grado nella Muratòria speculativa


 

Non c'è né presunzione, né probabilità che esistesse un terzo grado in quell'epoca. «Cos'è che fa una Loggia giusta e perfetta?», è domandato nel catechismo massonico surrettiziamente pubblicato nel 1723 e già sopra ricordato. La risposta è netta: «Un Maestro, due sorveglianti, quatto Compagni e cinque Apprendisti, con la squadra, il compasso e la livella».
Si vede ora perché, quando la Grande Loggia ebbe organizzati od ammessi due gradi, cercò di riservarsi il monopolio del secondo. La risoluzione che prese a questo riguardo, e che fu d'altronde abrogata nel 1725, era così formulata: «Salvo dispensa speciale. è soltanto qui che gli Apprendisti potranno essere ammessi Maestri e Compagni» (1). L'impiego di questa doppia denominazione ha fatto scorrere molto inchiostro durante una recente decade, ed io sono costretto ad aggiungervi la mia parte, se non voglio sembrare d'ignorare uno degli argomenti messi innanzi per sostenere l'esistenza ufficiale dei tre gradi nel 1721.
Mackay, constatando che il passo in discussione non si armonizza né con quanto precede, né con quel che segue, suppone che abbia dovuto essere interpolato da Désaguliers nel 1723, al momento in cui il libro delle Costituzioni è stato dato alle stampe: Désaguliers, egli dice, aveva preparato segretamente l'organizzazione del terzo grado e desiderava conservarne il monopolio alla Grande Loggia. Introdusse quindi nel testo dell'art. XIII, forse correggendo le bozze, una espressione che, senza applicazione pel momento, si prestava forse alla realizzazione ulteriore dei suoi fini. - C'è qui, a carico di Désaguliers, un'accusa gratuita che nulla legittima.
Per parte sua, il F:. Hughan ammette che il terzo grado sarebbe stato istituito poco prima del 1721, ma che non era d'un uso generale, e per questo motivo i termini dell'articolo XII che mirano a regolamentarlo, sembrano in contraddizione con gli altri articoli, che si riferiscono al regime comunemente fino allora adottato.
Mi sembra più semplice e più razionale di concludere col F:. Gould che l'espressione «Maestri e Compagni» si attribuisce ad un solo e medesimo grado. É questa una semplice ridondanza, presa nel senso in cui l'intendeva la Grande Loggia di Edimburgo, quando nel 1740 constatava che il generale Hamilton era stato fatto Maestro e Compagno del mestiere, «senza che la sua condizione massonica, come fa osservare il F:. Murray Lyon, abbia differito in qualcosa da quella di Lord Alessandro Hamilton e dall'altro suo fratello Enrico che erano stati inscritti nei ruoli, l'uno come Compagno del mestiere (Fellow of the Craft); l'altro come Compagno e Fratello (Fellow and Brother)» (2). Nelle Logge scozzesi l'Apprendista era ricevuto lo stesso giorno, ora come «Maestro e Compagno del mestiere» (verbali della Loggia di Kelso, 1701), ora come «Maestro o Compagno» (Loggia di Jedburg, 1736). - Si vede che tutti questi qualificativi erano equivalenti nel linguaggio muratòrio dell'epoca.
Forse i termini della Regola XIII erano giustificati dal fatto che, nella stessa Inghilterra, talune Logge applicavano ai due gradi del loro rituale le denominazioni rispettive di Apprendista e di Maestro, in vece d'Apprendista e di Compagno. Il F:. Gould cita due Logge che si trovavano in questo caso: l'una nel 1727, l'altra ancora dopo il 1757 (3).

Quel che fa vedere bene che si trattava d'uno stesso grado, è che, quando, il 7 novembre 1725, la Grande Loggia di Londra annullò l'interdizione fatta alle Logge di creare esse stesse dei «Maestri e Compagni» si contentò di dichiarare che le Logge potevano d'ora in poi creare presso di loro a volontà, dei «Maestri», senza più menzionare i Compagni. Se vi fossero stati due gradi distinti, bisognerebbe dedurne che, dopo aver lasciato alle Logge le iniziazioni del primo grado ed aver loro restituito quelle del terzo, la Grande Loggia avrebbe conservato per suo contò il monopolio del secondo, vale a dire l'iniziazione intermedia, la meno importante. Ora i verbali della Grande Loggia, che si succedono a partire dal 1723, non accertano niente di simile.
Se dovessimo ammettere l'interpretazione contraria, ne risulterebbe semplicemente che il terzo grado, come suppone il F:. Hughan, sarebbe stato introdotto dalla Grande Loggia tra il 1717 ed il 1721. Ma questa conclusione è smentita dal linguaggio delle disposizioni inserite nelle Costituzioni del 1723. I termini molto precisi a questo riguardo delle Charges che riguardano l'organizzazione ed i privilegi dei gradi, sono soprattutto convincenti, se li si mette in confronto con le modificazioni apportate alla redazione di questi stessi articoli nella seconda edizione delle grandi Costituzioni, pubblicata nel 1738, cioè ad un'epoca in cui il terzo grado era entrato in vigore.

 

CHARGES OF A FREE-MASON TO BE READ AT THE MAKING OF NEW BRETHREN

1723

1738

L'articolo IV stabilisce che l'Apprendista, quando ha imparata la sua arte e servito per il suo tempo, può diventare Compagno, in seguito eventualmente sorvegliante, Maestro della Loggia, Gran Sorvegliante ed in fine Gran Maestro. Lo stesso articolo aggiunge che nessun Fratello può diventare sorvegliante prima di essere passato Compagno, né Maestro (della Loggia) prima d'avere esercitato le funzioni di Sorvegliante». - Nulla d'un terzo grado.

Quando il giovane ha accoppiate le condizioni d'età e d'istruzione, può diventare Apprendista registrato o Libero Muratore del grado inferiore, in seguito, se fa’ i progressi necessari, Compagno è Maestro Muratore. I Sorveglianti sono scelti tra i Maestri Muratòri.

L'articolo V prescrive che:
Il più abile dei Compagni sarà scelto o nominato Maestro o Sorvegliante (overseer) dei lavori.

Solo, un Maestro Muratore potrà essere Ispettore (surveyor) o Maestro dei lavori.
 

Gli articoli seguenti prescrivono che il Tegolatore, gli aggiunti del Segretario e del Tesoriere, il Sostituto del Rappresentante del Gran Maestro, etc., devono essere dei Compagni.

Il termine di Maestro Muratore è per tutto sostituito a quello di Compagno.

Nelle prescrizioni relative all'installazione d'una nuova Loggia, è stabilito che il Rappresentante del Gran Maestro apre i Lavori, quando il nuovo Maestro ed i Sorveglianti stanno ancora tra i Compagni.
Non appena il Maestro è installato, designa due Compagni che, con l'approvazione del Rappresentante del Gran Maestro, sono alla loro volta installati come Sorveglianti.

(Anche qui la parola Maestro Muratore sostituisce quella di Compagno).

Infine, nei commentari sulle leggi, forme ed usi delle vecchie Logge professionali, Anderson si esprime in questo modo: «Né ciò che si praticava, né il metodo con cui lo si praticava può essere comunicato per iscritto; atteso che nessuno può « comprenderlo senza la chiave d'un Compagno (without the key of a Felloworaft)».

(Questa nota è scomparsa nell'edizione del 1738).

 

Da tutto questo risulta evidente che nel 1723, così come nel 1721, la Grande Loggia di Londra riteneva il grado di Compagno come il grado ultimo della Libera Muratòria. Se insisto su questo punto, è meno per cercare di stabilire minuziosamente la data in cui s'è introdotto il terzo grado, che per mostrare come s'è prodotta questa introduzione. Essa non è dovuta all'iniziativa della Grande Loggia, che si è limitata, qualche anno più tardi, ad accettarla ed a sanzionarla. Costituisce una innovazione lenta e graduale che si è spontaneamente sviluppata in alcune Logge e che ha impiegato circa mezzo secolo per generalizzarsi.
La prima menzione di tre gradi s'incontra nel 1725 negli archivi d'una Loggia che aveva presso la Philo-Musicae et Achitecturae Societas una funzione analoga a quella dell'Acception presso la Compagnia dei Muratòri, un mezzo secolo prima. In altri termini, si trattava d'una società profana che coltivava la musica e l'architettura, ma i cui membri avevano fondato, inoltre, una Loggia regolare, dove si riunivano per lavorare massonicamente. I verbali di questa Loggia constatano, alla data del 12 maggio 1725, che quattro Fratelli furono ammessi rispettivamente, uno come Compagno, due come Maestri, uno come Compagno e Maestro (4).
L'Officina fu, è vero, messa sotto accusa, poco dopo, dinanzi alla Grande Loggia, per procedimenti irregolari.
Ma la cosa non ebbe seguito e la Loggia morì di morte naturale, due o tre anni più tardi.
Il secondo indizio d'un terzo grado s'incontra, l'anno seguente, in un discorso pronunciato dal F:. Francis Drake dinanzi alla Loggia di York, indipendente e ben presto rivale della Grande Loggia di Londra. Vi si ricordano gli E. P., i F. C. ed i M. M.; ciò che si traduce evidentemente con Apprendisti Registrati, Compagni (Fellow Crafts) e Maestri Muratòri.
Vengono in seguito, nel 1730, a qualche mese di distanza, due nuove pubblicazioni o piuttosto divulgazioni di segreti massonici fatte da Fratelli transfughi. Nel primo di questi opuscoli, The Mystery of Free-Masonry, come, del resto, in tutte le pubblicazioni analoghe degli anni precedenti, non si parla che di due gradi; ma, nella seconda, Masonry dissected, del Prichard, sono nettamente menzionati tre gradi. Questi attacchi provocarono immediatamente una risposta anonima, Defense of Masonry, che oggi si sa essere stata redatta da Martin Clare un personaggio importante della Grande Loggia, con l'approvazione di quest'ultima. Ricordando i punti in comune alle associazioni di mestiere ed alla Libera Muratòria, egli s' esprime così: «C'è l'Apprendista, il Maestro del suo mestiere o Compagno ed il Maestro o Maestro della Compagnia» (Master of his trade or Fellow Craft and Master or the Master of the Company) - Così, anche nel 1730, per i membri della Grande Loggia, Maestro e Compagno erano ancora sinonimi od almeno si riferivano massonicamente ad uno stesso grado.
A partire da questa data, si osservano parallelamente delle Logge che si attengono ai due gradi e delle Logge che ne praticano un terzo. Nel 1731, una Loggia di Londra, n. 83, fissa i diritti da pagare successivamente per i recipiendari per tre gradi; mentre la Loggia n. 71, dopo avere fissato il costo dell'iniziazione per l'Apprendista, aggiunge che dovrà pagare, in più, cinque scellini, «quando si giudicherà conveniente di conferirgli il grado superiore della Libera Muratòria».
Il 17 agosto 1732, si aprì a Londra una Loggia francese all'insegna del «Duca di Lorena» (5). Essa fu solennemente installata dal Gran Maestro della Grande Loggia di Londra. Il verbale della tenuta d'installazione ricorda «il Maestro, i Sorveglianti, i Compagni e gli Apprendisti della Loggia francese». Di altri Maestri non si fa’ alcun cenno.
In fine, nel 17331, cominciarono ad apparire, sulla lista ufficiale delle Officine di Londra, delle «Logge di Maestri Muratòri». Sono delle Logge speciali, esclusivamente composte da Maestri che si riuniscono per conferire ai Compagni il terzo grado divenuto «il grado superiore della Libera Muratòria simbolica». Sembra che vi sia stata una certa distinzione stabilita tra questi nuovi Maestri e gli antichi Maestri almeno in seno alle Logge dove la Maestria costituiva precedentemente l'equivalente del titolo di Compagno. Nella Loggia di Bath, all'atto della sua affiliazione all'obbedienza della Grande Loggia, il 18 maggio 1733, vediamo figurare sulle colonne sei Maestri e quattro Passed Masters (6) (passati Maestri o ricevuti Maestri). Nel novembre 1734, i verbali d'una Loggia di Londra ancora in attività oggidì, l'Old King's Arms Lodge, riferiscono la presa in considerazione d'un invito indirizzato dalla «Loggia di Maestri» ai «Maestri della Loggia costituita» - per ottenere la loro adesione od almeno la loro visita. - Tutto questo attesta per lo meno una certa confusione che dovette terminare soltanto quando la Grande Loggia stabilì la gerarchia dei tre gradi ufficialmente riconosciuti nelle Costituzioni del 1738.
I verbali della Loggia di Kelso sono grandemente istruttivi su quanto concerne il modo in cui dovette propagarsi l'istituzione del terzo grado. Si tratta, è vero, d'una Loggia scozzese. Ma qui non c'è alcun motivo di supporre che le cose abbiano potuto andare differentemente nelle Logge inglesi. É nel corso dell'anno 1735 che il terzo grado fece la sua apparizione in Scozia, successivamente a Kirkudbright ed a Glasgow, un anno prima della fondazione della Grande Loggia di Scozia sul modello della Grande Loggia di Londra. Necessariamente tutte le Logge scozzesi si devono essere subito riunite col nuovo grado. Lee Vernon riferisce nella sua opera The History of the Lodge of Kelso, che, il 7 giugno 1754, i membri di questa Loggia si riunirono per ricevere Compagni un certo numero di candidati, conformemente «ai nuovi metodi introdotti nelle Logge di Edimburgo». Il verbale aggiunge che i Fratelli, conversando fra di loro sugli affari dell'Ordine dopo la chiusura dei lavori, «constatarono come una lacuna essenziale della loro Costituzione che questa Loggia aveva soltanto la pratica dei due gradi, Apprendista e Compagno, non conoscendo nulla del grado di Maestro; mentre tutte le Logge regolari del mondo (sic) sono composte almeno dei tre gradi regolari: Apprendista, Compagno e Maestro». Conseguentemente, parecchi dei membri, «essendo tutti Maestri Muratòri, si costituirono in una Loggia di Maestri dove ricevettero sette Fratelli che offrivano le condizioni volute e che furono quindi promossi». La loggia di Kelso, una delle più antiche della Scozia, non aveva aderito alla Grande Loggia di Edimburgo che nel 1753.
 

Da tutto questo possiamo concludere:
 

1° - che all'inizio del XVIII sec., non c'era per i Muratòri speculativi che una sola cerimonia d'iniziazione, un solo grado;
2° - che dopo la formazione della Grande Loggia nel 1717, si organizzarono due gradi, ristabilendo su nuove basi il grado di Apprendista;
3° - che un terzo grado s'introdusse e si propagò gradatamente fra le Logge speculative a partire dal 1725;
4° - che l'esistenza di tre gradi fu soltanto sanzionata dalla Grande Loggia d'Inghilterra nel 1738 e che esso non era ancora universalmente accettato nel 1757.
 

Sul continente, dove la Libera Muratòria sembra essersi introdotta fin dal 1721 (Logge di Mons e di Dunkerque), l'uso del terzo grado dovette propagarsi rapidamente. Quando nel 1731, il duca di Lorena fu iniziato a La Haye in una Loggia che Désaguliers era andato a presiedere per la circostanza, non ricevette che il primo ed il secondo grado; è più tardi che ottenne il terzo a Londra. D'altronde, gli archivi posteriori della Grande Loggia di Svezia ci fanno sapere che nel 1732, un certo conte Wrede Spare fu fatto Apprendista a Parigi il 4 maggio, Compagno il 16 novembre e Maestro Muratore nel corso dell'anno seguente. - Quanta luce getterebbe sul problema, per quel che concerne il continente, la scoperta del registro dove una Loggia, quale la Parfaite Union a Mons, avesse conservato i tracciati dei suoi primi lavori!

 

 


 

 

1. - Regulation XIII: Appentices must be admitted Masters and Fellowcraft only here, except by Dispensation.

2. - Murray Lyon, History of the Lodge of Edimburgh, p. 210.

3. - «Nei verbali della mia Loggia, Moira, n. 92, egli scrive (Concise History, p. 317), dalla data della sua formazione nel 1755, fino all'anno 1767, non sono ricordate che due specie di cerimonie: le iniziazioni (the making) dei Muratòri e le promozioni (the raising) dei «Maestri».

4. - Antiquarian Reprints della Quatuor Coronati Lodge, t. IX,

5. - É la Loggia alla quale appartenne nel 1733 De La Tierce, che tradusse le Costituzioni dell'Anderson; più tardi, nel 1742, pubblicò a Francoforte s. M. la sua Histoire, Obligations et Statuts... des Francs-Maçons.

6. - Non bisogna confondere questa qualifica con quella di past Master, antico Maestro (della Loggia), più tardi un grado distinto.