"De Vergonna"

Cantigas de Santa Maria secolo XIII

L'Astrologia - Scienza Tradizionale -

L'astrologia é una scienza tradizionale. É vero che alla fine del XIX secolo cercatori che volevano rimetterla in considerazione, hanno tentato di darle un'apparenza scientifica nel senso moderno della parola. Senza alcun dubbio essi miravano a separarla dall'occultismo ed avevano pensato che il mezzo migliore per tale scopo consisteva nel presentare l'astrologia come una scienza d'osservazione. Disgraziatamente il dilemma era mal posto. L'astrologia non è una scienza d'osservazione e tanto meno una scienza occulta, poiché l'una come l'altra di queste due categorie di studi sono invenzioni moderne, mentre l'astrologia risale ben oltre la storia.

Come ha detto René Guénon: "Le pretese tradizioni astrologiche sono semplicemente residui di una conoscenza perduta ed ormai incompresa; è d'altronde curioso notare che tutte le opere astrologiche conosciute appartengono a periodi di decadenza tradizionale, sia che si tratti della fine dell'antichità greco latina o la fine del Rinascimento".

In questa materia l'opera completa più antica da noi posseduta è quella di Claudio Tolomeo, il celebre astronomo e astrologo della scuola dl'Alessandria, il quale visse nella metà del secondo secolo dell'era cristiana, opera abitualmente chiamata: "I Quattro Libri". Si vede dalla sua data che quest'opera costituisce il testamento dell'astrologia antica. Si é potuto discutere la questione di sapere se essa sia una composizione originale o una compilazione. A giudicare dal contenuto del testo, appare chiaramente trattarsi di una compilazione.

Tutto ciò che abbiamo conservalo di frammentario proveniente dagli astrologici antichi, quelli della scuola caldea o della scuola greca, di Beroso Manilio, nonché le opere degli allievi di Tolomeo, come Firmicus Maternus. sono implicati ne "I Quattro Libri".

Parimenti, l'opera enorme, in ventisei libri, di Morin de Villefranche, "L'Astrologia Gallica", apparsa nel 1661, riassume e termina tutta la tradizione astrologia medioevale, quella del Rinascimento, quella degli astrologi arabi e italiani, quella di Haly, Junctin e Cardano. Si vede attraverso quale filiazione continua la scienza aìstrologica é pervenuta dai Caldei fino a noi. Ma, non vi é dubbio, anche a prezzo di quali deformazioni!

Per supporre che l'astrologia possa essere una scienza di osservazione, bisognerebbe credere che un giorno un astronomo abbia avuto l'idea di collegare il dettaglio del suo destino al cammino dei pianeti attraverso lo zodiaco. Ed ancora una tale supposizione, che dopo tutto sarebbe potuta nascere in uno spirito, non sarebbe stata sufficiente per la creazione di questa scienza. Infatti, per il suo soggetto principale e nel suo principio, l'astrologia non si occupa particolarmente dell'uomo. Essa é essenzialmente la scienza dei cicli planetari e stellari.

É evidente che, dal punto di vista generale l'avventura terrestre dell'uomo è comandata dalla fisica del globo in cui vive, vale a dire, in altri termini, la storia dipende dalla geografia. Non è meno evidente che la geografia, cioè lo stato presente della terra proviene dal suo passato che ci è rilevato dalla geologia; e la geologia essa stessa si spiega soltanto in relazione con la storia del sistema solare.

56ra il movimento periodico di più larga ampiezza collegante la terra al ciclo solare è la precessione degli equinozi, che sola può render conto dei periodi glaciali che la terra ha subito e che deve subire. Il ritmo di questa precessione, dell'ordine di 26.000 anni, supera di molto la durata del periodo detto storico, il quale si iscrive solo su una piccola parte del suo corso. Questo ciclo di millenari é esso stesso diviso in periodi più brevi dalle rivoluzioni dei pianeti intorno al Sole.

Siccome ogni movimento ritmico si riflette nelle armoniche di periodi sempre più brevi, e ciò senza fine, la fisica stessa ci incita a pensare che la storia umana obbedisca a leggi periodiche dipendenti in parte dai cicli planetari.

Ciò significa che la scienza astrologica è cosmica e risale ben oltre la storia, dunque che essa è una scienza tradizionale, dipendente essenzialmente dai principi. Ora basta percorrere i libri di Tolomeo, per esempio, per constatare che sono proprio i principi a mancare in quest'opera. Vi si trova una serie d'aforismi indicanti in qual modo la posizione di ogni pianeta, in tale segno dello Zodiaco o in tale casa, si rifletta nel carattere o nel destino di ciascun individuo. Ma è impossibile prevedere i grandi principii che comandano questi aforismi di dettaglio.

Per comprendere l'astrologia e applicarla, bisognerebbe avere la conoscenza dei suoi principi. Bisognerebbe conoscere la scienza dei suoi simboli, poiché l'astrologia, come ogni tecnica specializzata usa una lingua particolare, vale a dire un sistema speciale di simboli. É solo risalendo agli elementi simbolici primi che si potrà comprendere e correggere le ricette date dagli antichi autori; le quali sono le conseguenze frammentarie e incomprese dei principi. Essi soltanto potrebbero supplire alle lacune della tradizione.