TRATTATO DI S. TOMMASO D'AQUINO

Dell'ordine dei Frati predicatori
su
L'Arte dell'Alchimia

Dedicato al Fratello Rinaldo


DELLA MANIERA DI FARE L'AMALGAMA

Capitolo quarto


Poiché la nostra operazione si compie per mezzo del solo mercurio senza aggiungere alcuna altra materia estranea, tratterò brevemente del modo di fare l'amalgama. Infatti questo é compreso molto male da parecchi filosofi i quali credono che l'operazione possa compiersi per mezzo del solo mercurio senza tuttavia essere unito a sua sorella o compagno (compar eius).
Ti dico dunque, con sicurezza, che devi lavorare col mercurio unito al suo compagno, senza aggiungere alcuna materia estranea al mercurio, e sappi che l'Oro e l'Argento non sono estranei al mercurio, ma, al contrario, partecipano della sua natura più di tutti gli altri corpi.
Proprio per questo, ridotti alla loro primitiva natura vengono chiamati fratelli o compagni del mercurio, poiché dalla loro composizione e dalla loro fissazione viene fuori il Latte di Vergine. Se tu comprendi chiaramente questo e se non aggiungi niente d'estraneo al mercurio, otterrai la realizzazione dei tuoi voti.