Sulla Dissoluzione

Seconda Porta
La Dissoluzione fa apparire ciò che prima era nascosto alla vista e per la virtù del nostro primo Mestruo, chiaro e brillante, che ha attenuato e assottigliato le cose che prima erano specificate; al quale Mestruo i nostri Corpi svaniscono e sono assottigliati della loro secca e dura compattezza per essere riportati naturalmente nella loro prima materia. Essi sono uno quanto al genere, ma quanto al numero non è lo stesso. Così dunque il Sole ne è il padre, la Luna madre e Mercurio è il mezzo. Questi tre e non di più sono la nostra Magnesia, il nostro Adrop e non altri, e qui non vi è nient'altro che fratello e sorella, cioè agente e paziente, Zolfo e Mercurio coessenziale alla nostra intenzione.
Tra questi due contrari in qualità è generato un mezzo meraviglioso che è il nostro Mercurio e Mestruo untuoso, il nostro Zolfo segreto che opera invisibilmente e brucia i Corpi con più violenza del fuoco finché essi si saranno dissolti in acqua minerale: ciò noi lo chiamiamo Notte a causa delle tenebre del Settentrione.
Ma è possibile che tu non comprenda ancora perfettamente, come penso, il vero Segreto della Dissoluzione dei Filosofi. Per questo ti prego di concepire saggiamente le mie parole perché ti dirò qual'è. La nostra Soluzione è causa della nostra Congelazione: perché la dissoluzione di una parte corporea è causa della congelazione dell'altra parte che è spirituale.
Noi dissolviamo in Acqua che non bagna le mani perché quando la Terra è interamente ridotta in ceneri allora l'Acqua è congelata; perché gli Elementi sono talmente concatenati che quando il corpo è alterato dalla sua prima forma, immediatamente vi si introduce un'altra nuova perché in Natura non c'è niente [che sia] vuoto di forma.
Ti voglio qui mostrare un Segreto che è il fondamento di tutti i Segreti, se Io ignori non farai che perdere tempo, fatica e spesa: esso è che tanta maggiore quantità di Terra e minore di Acqua avrai, tanto meglio e più presto vedrai la Soluzione. Fai attenzione a come il ghiaccio si scioglie in acqua, perché prima era acqua; per lo stesso motivo la nostra Terra è di nuovo ridotta in Acqua e l'acqua per mezzo della Terra è congelata, per sempre, perché secondo i Filosofi ogni corpo metallico è stato altre volte Acqua minerale. E perciò che con l'Acqua essi sono ridotti in acqua, nella quale naturalmente vi sono qualità che ripugnano per diversità. Bisogna dunque sapere che la sostanza si converte in sostanza e una qualità nell'altra fino a che la contrarietà sia ridotta in unità perfetta. Perché la Scrittura ci testimonia che quando la Terra sarà turbata, le montagne saranno gettate nel più profondo del mare! Così alla fine i nostri Corpi saranno convertiti in acqua.
Perché i nostri Corpi che hanno preso il loro nome dai Pianeti non sono mal paragonati alle montagne; perché tu non venga a patire danno, getta i nostri Corpi nel più profondo del Mercurio, allora vedrai un bello spettacolo perché tutto si convertirà in polvere impalpabile.
Allora i Corpi hanno perduto la loro prima forma, ma un'altra immediatamente è introdotta in loro; puoi pensare di non aver perso il tuo tempo come hanno fatto molti, benché Dotti, non sapendo affatto il Segreto della nostra Filosofia.
Dirò ancora soltanto una parola: che ogni corpo ha tre dimensioni, cioè altezza, larghezza e profondità, per mezzo delle quali la nostra ruota è girata
continuamente. Sappi che le entrate sono in Occidente, proseguendo più oltre a Settentrione. Se sei saggio, là i nostri Luminari perderanno interamente la loro chiarezza, perché devono rimanere 90 notti senza chiarezza nelle tenebre del purgatorio.
Prendi subito il tuo corso verso l'Oriente passando prima attraverso diversi colori; in tal modo l'inverno e la primavera sono passati. Cerca allora di salire in Oriente dove il Sole si alza con Luce chiara, ciò avverrà con gran diletto, perché là la tua Opera s'imbianca di splendore molto brillante.
Poi da Oriente sali a Mezzogiorno, là dove esso riposa nella sua sedia ignea, perché là è la messe; cioè la fine dell'opera che è compiuta secondo il
tuo desiderio; perché dopo l'eclisse il Sole riluce con rossore nel suo emisfero, trionfando nella sua gloria come Re e Imperatore, sul Mercurio e sui Metalli.
Tutto ciò deve farsi in un sol vaso di vetro, di forma simile a un uovo e ben chiuso col sigillo di Hermes.
Dopo devi sapere la misura del fuoco, ignorata la quale si perde tutta la tua opera; perciò fai in modo che il tuo Vetro non sia mai più caldo di quanto tu possa tenerlo in mano, quanto a lungo tu vorrai, e ciò durante la Dissoluzione. Guardati dall'aprirlo mai e dal muoverlo dopo l'inizio fino alla fine. Se fai diversamente, la tua opera non si farà mai. Perciò custodisci bene questa dottrina. Andiamo ora alla Terza Porta, visto che questa è compiuta.