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Sulla base di un'identificazione con Napoleone, fatta da Ligou in "Canzoni massoniche dei 18 e 19 secoli" (ABI éd., 1972) sul passo seguente: "dell'illustre guida che sfida la guerra ed i fiotti di un coraggio intrepido", si accetta in generale che questo celebre "Cantico alla Santés" sia del periodo dell'impero, poiché lo si trova nel "Codice Ricreativo" di Grenier (1807) mentre non figura nella "Musa massonica" del 1806, raccolta tuttavia molto completa.
Questo non è esatto: l'abbiamo trovata fin dal 1782 nella
"Raccolta di Honoré", di cui costituisce la prima prima canzone in indice - come eccezione al principio di classifica adottata da Honoré che è l'ordine alfabetico degli autori. In una nota molto alambiccata, Honoré giustifica questa eccezione con il fatto che gli è sembrata più idonea di tutte le altre ad aprire la scena.
La canzone è ripresa nell'edizione 1787 della "Raccolta di Cantici del Manuale dei Franco Massoni o la vera Massoneria di adozione".

Honoré cita come autore del testo il carissimo Fratello Le Boux del Bapaumerie. 

 

 

Il Testo

Ritornello

Fratelli allineamoci :
La mano ai Cannoni;
In guardia, andiamo fratelli miei,
Fuoco, radioso fuoco,
Facciamo triplo fuoco,
Questi brindisi ci sono cari.
 

 

1
Mentre vedo la gaiezza
Brillare a questo tavolo,
Fratelli, dare di un brindisi
Il segnale piacevole;

 

nota in basso alla pagina: si ordina qui il primo brindisi di obbligo, quello al Re, alla Regina, alla Famiglia Reale. Vi si agiunge quello per la Regina di Napoli, ecc.

2
Auguriamo vittoria e riposo
Alla nostra illustre guida,
Che sfida la guerra ed i fiotti
Di un coraggio intrepido.
 

nota in basso alla pagina: si ordina qui il secondo brindisi d'obbligo, quello al T S Gr M., quello al Grande Amministratore, al Grande Conservatore e agli altri Ufficiali di onore del Grande Oriente.

3
Non dimentichiamo nei nostri concerti
I maestri venerabili,
Che, delle Logge dell'universo
Rendono i nodi duraturi.

 
nota in basso alla pagina: si ordina qui il terzo brindisi d'obbligo, quello per tutti i Rispettabili Maestri delle Rispettabili Logge

4
Alle luci dell'Occidente
Rendiamo parimenti omaggio;
Il loro zelo, attivo, intelligente
Illumina il nostro lavoro.
 

nota in basso alla pagina: si ordina qui il brindisi per i due Fratelli Sorvegliati

5 (1)
Si dice che la nostra Regina infine,
Colma la nostra speranza,
Che questa sia Principessa o Delfino,
Beviamo alla sua nascita.
 

nota in basso alla pagina: si ordina qui un brindisi che non riveste molta importanza, ma che, per il momento, ci restituisce informazioni preziose sul periodo in cui questo Cantico fu composto, ecc.

6
A celebrare il suo fondatore
La Loggia è obbligata,
É per le sue cure piene di fervore
Che fu eretta.
 

nota in basso alla pagina: si ordina ecc. qui il brindisi per il Fondatore della Loggia

7
Cantiamo i Massoni sparsi
Sui due emisferi,
Rendiamo gli onori che sono dovuti
A questo popolo di fratelli.
 

nota in basso alla pagina: si ordina qui l'ultimo brindisi di obbligo, quello per tutti i Massoni e Massone ecc.

 



1. Questa strofa è stata scritta, dunque, all'epoca quando, per la prima volta e dopo otto anni di un matrimonio che era stato consumato soltanto nell'agosto del 1777, Maria Antonietta si trovava in stato interessante: la bambina, Marie Thérèse Charlotte di Francia, detta Signora Reale, andava a nascere il 19 dicembre 1778, cosa che conferma la data del 1778 per la composizione del cantico.
Nell'ottobre del 1781, un secondo bambino nascerà; questa volta, non sarà più una Principessa ma il Delfino. Ecco probabilmente la spiegazione della nota di Honoré, che aggiungerà in extremis, in fine di raccolta, delle Strofe dedicate a questo fatto.