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 Italiane del XVIII e XIX Secolo

 

Brindisi

Questo è il bicchier di Bromio,

E della libertà! Beviam:

ritorni all'animo
La sua felicità.


La vita è breve, e rapida,

Qual onda, al mar sen va,

Se non si beve, è misera,

Pace e piacer non ha.


De' giorni miei nel termine

A me che resterà?

Quell'ombra, e quella polvere,

Che nulla alfin si fa.

Rinascerò nel vortice.
Della Necessità.
Ma qual nell'altro secolo

La mia vita mia sarà?

Cura mordace e barbara
Della futura età,
Vanne, e nel fondo immergiti Dell'alta eternità.

Quel nappo, e quella cetere

Se il buon Lieo mi dà:

A Giove non invidio

La sua tranquillità.

La mano all'armi mistiche.

È questo il mio cannon.

Voi non sapete, o barbari,

Pugnar con la ragion.

 

Pugniam, vinciam quel perfido

Che i nostri dì turbò.

Già cadde estinto, e all'animo

La pace sua tornò.

 

Seguiam del Re Bassareo

Il segno vincitor.

Riporti la vittoria.

Il saggio bevitor.

 

Risorga il giusto imperio

Della vetusta età.

Campione eccelso e indomito,

È tua la maestà.

Via su, si spieghi il nobile

Vessillo imperial.

Già va l'invitto Bromio

Sul carro trionfal.

Già nasce il Sol. Di tenebre

Più cinto il Ciel non è.

Già siam felici e liberi.

Già Bacco è il nostro Re:

Antonio Jerocades 1738 - 1805