Federico Pignatelli

 

Introduzione allo

Zohar

 

Edizioni Tipheret

 


È questo il primo volume introduttivo di sette in corso di pubblicazione.  Scrive l'autore:
Una introduzione necessaria poiché i documenti, che fanno parte di un più ampio proggetto, tutti estratti dal Sepher ha-Zohar, fanno riferimento ad elementi propri della Qabalah di cui il testo dà per scontata la conoscenza. Se è vero che molti lettori hanno loro stessi la capacità di istruirci, e ai quali presentiamo anticipatamente le nostre scuse per eventuali mancanze e ripetizioni, è anche vero che molti si troverebbero però in seria difficoltà nella comprensione di molti passaggi.

Il titolo «Sepher ha-Zohar» è tradotto nella nostra lingua con «Libro dello Splendore», anche se proprio di un libro non sembrerebbe trattarsi, giacché non è un testo unitario, ma piuttosto una raccolta di scritti, ognuno dei quali presenta caratteristiche diverse per linguaggio e stile, è una giustapposizione, un aggregato di elementi eterogenei, che ha soltanto in apparenza l’aspetto di un edificio, trattandosi piuttosto di una raccolta di pietre nel quale si ritrovano ancora blocchi grezzi gettati là a caso.
In questo ammasso confuso si distinguono dei frammenti che costituiscono dei piccoli trattati indipendenti, chiamati dagli addetti ai lavori, «Capitoli parassiti» o «Capitoli sciolti».
Il compilatore, seguendo in ciò l’esempio dei redattori ebraici di tutti i tempi, li inserisce semplicemente in differenti luoghi della trama dello Zohar senza praticarne la necessaria sutura, permettendo così di separarli senza pregiudizio dal contesto. È su questi «Capitoli» che si sviluppa l'intera opera (in corso di stampa).


Fino ad oggi sono apparse traduzioni di brevi passi significativi o notevoli, dal punto di vista dei contenuti, ma la caratteristica di questo lavoro è quella di presentare porzioni dello Zohar di una certa ampiezza, non tutto certamente, ma una buona parte sì!


Il corpo principale del Sepher ha-Zohar è costituito da:
Commentari sui cinque libri della Torah Shebiktav (btkbc hrwt Legge scritta), Indicando con ciò i primi cinque libri del Tanakh, conosciuti anche come Pentateuco, disposti secondo le porzioni settimanali della Torah.
Alcune parti dei Midrašim.
Dei riferimenti frequenti al libro dei Salmi.
Delle citazioni rielaborate del Cantico dei Cantici.
A questi vanno aggiunti i diciassette capitoli parassiti (sciolti) disseminati nei vari volumi, così contraddistinti dagli studiosi, perché non hanno nessun nesso con il soggetto che precede o segue, a volte essi stessi si interrompono improvvisamente per riprendere in qualche altra parte dello Zohar.
Di seguito l'elenco di questi capitoli, in corso di stampa:

1) Ra’aya Mehemna - Il Pastore Fedele. 2) Il Siphra de-Ẓeni’uta- Il Libro del Mistero Nascosto. 3) Raza de-Razin - Il Segreto dei Segreti. 4) Sava de-Mishpatim - Il Discorso del Vecchio. 5) Idra de-Vei Mashkena - Assemblea del Santuario. 6) Yanuka – Il Giovane. 7) Rab Methibtha - Il Capo dell’Accademia. 8) Midraš ha-Ne’lam - Midraš Occulto. 9) Sithré Torah - I Segreti della Legge. 10) Sepher ha-Bahir - Il Libro della chiarezza. 11) Idra Rabba Qadusha - Maggiore Santa Assemblea. 12) Idra Zuta Qadusha - Minore Santa Assemblea. 13) Le Heikháloth - I Palazzi. 14) ‘Æsch Mezareph - Fuoco Purificatore. 15) Deta’in khamri - Il Conduttore di asini. 16) Mathnitin e Haschmatoth - Ripetizioni e Omissioni. 17) Tossefta - Aggiunte
 

  

 

 
 
 

Indice Testi


Musica: "Fuga XLVIII ° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687