Nathan Gelb

 

Il Quadro Dei Delitti

 

 

 

Sperling & Kupfer Editori

«Il diavolo stesso non saprebbe compiere nulla di tanto diabolico!» Così da Roma Papa Benedetto XIV commenta l'orribile catena di delitti che insanguina la cittadina di Clisson in Bretagna. Omicidi raccapriccianti, a metà strada fra alchimia e satanismo. Ma a tirare in ballo il demonio, nel 1753, occorre sempre cautela. Per questo il pontefice, aggirando Inquisizione e polizia, affida in segreto l'indagine al celebre alchimista napoletano Raimondo de Sangro Principe di Sansevero. Piccoletto ma di elevato ingegno, intuito folgorante e lingua tagliente, dai mille imprevedibili artifizi, l'improvvisato detector s'imbatte in maniaci adoratori di reliquie, irrequieti «fantasmi», cacciatori di pietre filosofali. Affronta poi un serial killer che smembra le proprie vittime, marchiandole con oscuri geroglifici, e possiede una singolare qualità... A complicare le cose, il mistero di due ampolline vecchie duemila anni, provenienti dal tesoro dei Templari. Ma cosa lega un'abbazia benedettina al castello del più sinistro pedofilo omicida finito sul rogo tre secoli prima? E perché mai su tutto incombe un famoso quadro di Bosch, che causò la morte del pittore e continua a scatenare follia, delitti, maledizioni? Audace intrico di passioni, ambizioni e crimini, sorretto da uno stile vigoroso e diabolicamente coinvolgente, Il quadro dei delitti è un originalissimo noir sull'alchimia. Arte ambigua che scatena l'ambivalenza insita nell'uomo; ponte seducente sospeso fra corpo e spirito, maschile e femminile, passato e presente. Ma quando i colpi di scena si saranno esauriti, il lettore sgomento si troverà di fronte a una realtà che supera ogni fantasia. Una verità che è il tassello mancante al Codice da Vinci. Una verità che Dan Brown non poteva conoscere, perché direttamente recuperata dal passato.

Nato a Chicago nel 1962 da un'antica famiglia ashkenazita di Dresda, Nathan Gelb vive a Boston. Ultimo erede d'una prestigiosa dinastia di librai antiquari, laureato ad Harvard con una tesi sui simboli nell'Ordine dei Templari, divide il suo tempo fra studi storici e viaggi. Conosce quattro lingue e ama speleologia e arte. Il quadro dei delitti, concepito durante un soggiorno in Bretagna, è il suo primo noir.
Potete contattarlo al suo indirizzo e mail: nathan.gelb@yahoo.com

L'autore ha anche un sito personale che vi invitiamo a visitare:

http://www.nathangelb.com

Il F:. Natham Gelb ci ha inviato una lettera che volentieri riproduciamo:

Amatissimi Fratelli della R:.le Loggia Montesion,
sono qui in piedi e all'ordine, dinanzi a voi, e vi saluto tutti.
Sto imparando a conoscervi, giorno dopo giorno, collegandomi quasi quotidianamente con il vostro straordinario sito. Apprendo di voi e con voi, attraverso quanto scrivete e meditate: la selezione degli argomenti, la scelta delle musiche, la ricerca delle immagini...

Nel mondo ctonio della Libera Muratoria universale, siete preziose pepite di saggezza, luminose pietre auree, pietre di paragone palpitanti contenute all'interno della montagna. Monte sacro e simbolico denominato Sion: parola santa, giaculatoria ermetica, mito e meta di noi tutti che aspiriamo alla Grande Opera.
Sion, nome suggestivo, che l'acuto ermetista dom Pernety associa alla pianta Veronica Beccabunga, per la presenza evanescente (sulle corolle appena sbocciate) di un volto d'uomo. L'associazione col Cristo-lapis-pietra filosofale è, per noi, logica e naturale. Perciò, RR:. FF:. della Montesion, investigatori dell'Arte Regia, mi sento nel vostro spirito.

E in questa meravigliosa unione spirituale, carissimi FF:., mentre assaporo i vostri scritti, sempre mi sovviene il pensiero di un misconosciuto alchimista arabo: «l'interno della Montagna è materia prima, e contiene in sé le innumerevoli cose non ancora create. Ogni forma di conoscenza incontrata a questo mondo vi è racchiusa: intelligenza e sogno, pensiero e talento, comprensione e riflessione, filosofia e geometria...; ogni virtù eroica e meritevole vi è inglobata: potenza e coraggio, soddisfazione e pazienza, disciplina e bellezza, inventiva e prudenza, ortodossia e immaginativa, capacità di comando e precisione, espansione e autorità, ricchezza, dignità, accortezza...».

Il tesoro nascosto della Montagna, dunque, è la materia prima, FF:. miei. E se la materia prima è sostanza e fondamento dell'universo, se è sostanza e fondamento dell'anima, allora la vostra Loggia speculativa è il Monte che degnamente la contiene in sé.
Su di voi impetro la benedizione del G:.A:.D:.U:., e a voi dedico questo mio libro con affetto e gratitudine. Esso racconta l'alchimia e il suo contrario, investigando il mistero del doppio, anzi del duplice che – come dinamico caduceo – racchiude gli opposti e prende nome di Rebis.
The he and the she and the is of it!
Nathan Gelb

 

  

 

 

 
 
 

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Musica: "Fuga XLVII ° di Atalanta Fugiens" di Michaël Maier 1687