Francesco F. da Verona ci scrive: Sono Francesco F. Oratore della Loggia..... Oriente di Verona obbedienza GOI. Fratelli! che dire... il sito è bellissimo, la grafica pure, e i contenuti poi... lasciano a bocca aperta. Avevo sentito parlare, nel mio Oriente, della Montesion, ma non credevo foste così... impegnati!
Una domanda: leggevo nella traduzione da voi effettuata dello Zohar, del demone Lilith, qualche notizia più... in?

 

 

Carissimo Fratello,

grazie, a nome della Loggia, per i tuoi apprezzamenti. La tua richiesta è "intrigante", giacché Lilith è una figura di demone composita, e il suo modello varia da cultura a cultura, e a volte, tanto per rendere più chiare le idee, conviene a più demoni assieme; e più si torna a ritroso nel tempo, più il garbuglio aumenta.

Non che la Montesion abbia eseguito uno studio approfondito su tale demone, che si incontra non soltanto nello Zohar, ma anche nel Talmud e nella stessa Bibbia, per altro con esposizioni diverse, le notizie che quindi posso darti, carissimo Francesco, sono frutto di una ricerca personale, ed ogni errore è imputabile esclusivamente al sottoscritto.

Andiamo per ordine:

Una Lilith, figlia della dea Mehitabel, appare, per la prima volta, nell’area Mesopotamica dove era considerata la "mano sinistra" della gran Dea Unnini (forse Ishtar). Essa l'assisteva per accompagnare gli uomini verso i tempi della dea, dove era venerata e si praticavano riti orgiastici. Da qui forse deriva, con sufficiente attendibilità, quello che nella sua storia è divenuto il ruolo fondamentale del demone: ossia quello di seduttrice d'uomini e meretrice. Sembrerebbe tutto chiaro e semplice, ma in verità, non è così come sembra, perché la figura del demone presso i Sumeri fu presentata triplice, rimescolando la conoscenza originale, e presso di loro, prendeva, a volte, il nome di Lilu, altre di Lilith, altre volte ancora di Ardat Lilith . Sembrerebbe, in ogni caso, il secondo demone, descritto come una "vergine senza latte", una femmina che si accoppia senza poter avere figli, che provoca nell'uomo la lussuria ma senza mai però soddisfarlo, quello che nella posteriore tradizione ebraica medievale assumerà il ruolo di "prima moglie di Adamo". Da dove ha origine questa tradizione? Sembrerebbe attinta da uno scritto che gli studiosi collocano tra il XV e il XVI secolo, "Alephbeth" di David Ben Zimra," noto talmudista e cabalista egiziano (nella sezione "Alfabeto ebraico" trovi alcuni brani tradotti da questo testo) e sostiene che dopo la creazione del primo uomo, quando Dio decise di creare un compagnia femminile per Adamo, creò la prima donna con la "stessa terra" con cui aveva creato il primo uomo. In questo caso, allora, essa sarebbe l'originale prima donna, una vergine indipendente bella e libera, al punto tale da non sottomettersi all’autorità di Adamo. Questa tradizione sembra concordare soltanto in parte con il racconto della Bibbia (Genesi V,2: "maschio e femmina li creò") e con il Sepher ha-Zohar dove la creazione primordiale dell’uomo è raccontata "schiena contro schiena".

Ti rimando al passo tradotto del Sepher ha-Zohar

Maschio e femmina li creò

In ogni caso, la tradizione, che non è estranea al Talmud, continua riferendo che Lilith, proprio per questa sua innata indipendenza, fuggì da Adamo e dall’Eden. In risposta alla richiesta di Adamo di riportarla presso di se, Dio ordinò a tre angeli (Senoh, Sanhe-Noi, e Shamman-Gloph) di riportarla nell’Eden o, nel caso avesse rifiutato, di ucciderla nelle acque del mar Rosso dove, nel frattempo, si era rifugiata. Ma i tre angeli, ottenuto il suo rifiuto a tornare, ne ebbero pietà e la risparmiarono facendosi però promettere che non avrebbe fatto del male ai neonati, là dove vedeva scritti i loro tre nomi. (Dio aveva statuito che i suoi figli sarebbero morti uno al giorno e Lilith per vendetta, aveva fatto voto di nuocere ai neonati maschi fino all’ottavo giorno e a quelli femmina fino al ventesimo).

Lilith fu sostituita, allora con un'altra donna, Eva, meno libera e meno uguale, una donna "fatta" non dalla Terra ma da una costola di Adamo.

Questa la tradizione, che come dicevo sopra, concorda soltanto in parte con la Bibbia, dove per altro l’unico riferimento a Lilith è in Isaia 34,14, ed è descritta come un demone del deserto, ma l’attribuzione non è concorde, giacché alcuni sostengono che la parola ebraica Lilith derivando dal termine ebraico "Laylah" che significa notte, andrebbe corretta secondo il senso del versetto: "Si incontreranno le bestie del deserto con gli sciacalli ed il caprone chiamerà il suo compagno e lo sosterrà lo [spettro] animale notturno".

Il Sepher ha-Zohar, invece, non disconosce la possibilità che Adamo abbia avuto rapporti sessuali con Lilith, anzi li racconta avvenuti per cento trenta anni, rapporti che diedero origine agli angeli-demoni Aza e Azaël dai quali discesero le cinque categorie di esseri: i Nephilim (i Caduti, Numeri XIII,34); i Ghiborim ( i Potenti, Genesi VI,4); gli Anaquim (gli Alti, Deuteronomio II,10 e 11); i Rephaim (i Giganti, Isaia XXVI,14); gli Amalequim (gli Amaleciti, Esodo XVIII,8 e 16 ed ancora Deuteronomio XX,17 e 19).

Per lo Zohar, Eva, era già stata creata e in questi trecento anni non è che rimase "casta", anche lei ebbe rapporti con demoni maschili. Il Sepher ha-Zohar infatti racconta che quando Adamo sentì di nuovo il desiderio per Eva e la "conobbe" essa era insudiciata dal rapporto avuto con il "serpente", per questo partorì Caino che apparteneva "all’altro lato". Dopo la nascita di Caino Adamo, ritornò alla sua antica abitudine, ed ebbe rapporti con un demone femminile di grande bellezza Naàmâ, al quale lo Zohar trasferisce tutti i poteri della Lilith mesopotamica e della tradizione medievale ebraica (confondendoci ancora un po’ le idee).

Dopo il pentimento di Adamo e di Eva e la loro purificazione, lo Zohar racconta la nascita di Abele che collega al lato "giusto". Questo passo si trova tradotto nella sezione Berechith del Sepher ha-Zohar, a cui ti rimando con un "segnalibro".

Caino Uccide Abele

Questo è, caro Francesco, in breve quanto posso dirti su Lilith, ma accettalo con il beneficio di inventario.

Se qualche ospite, più dotto, vorrà correggere queste note, ne saremo entrambi grati (non è così Francesco?)

WebMaestro

 

 

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