Quinta Prescrizione

 

 

 

Il quinto comandamento si trova compendiato in questo versetto (Genesi I,20): “ Che le acque producano spiriti viventi”. Questo passo contiene tre prescrizioni (Zohar I,46b): la prima è di consacrarsi allo studio della Dottrina, la seconda di praticare le parole divine “Crescete e moltiplicatevi”, l’ultima di eseguire la circoncisione, asportando il prepuzio l’ottavo giorno dopo la nascita del bambino. Il quinto comandamento consiste quindi, nel consacrarsi allo studio della dottrina esoterica, di approfondirla conseguendo giornalmente dei progressi.

 

 

 

 

L’uomo che si consacra allo studio della dottrina esoterica si nobilita grazie all’anima supplementare di cui il cielo lo correda (Zohar I,62a), così com'è riferito (Salmo CIII,20): “Gli spiriti viventi”, vale a dire anime che provengono dalla regione celeste chiamata “vivente” (Hayâ). L’uomo che non pratica la scienza esoterica è mancante della santa anima suppletiva e la santità dell’alto non riposa su di lui. É  la voce dell’uomo che studia la dottrina che provoca la discesa dell’anima vivente che emana dalla regione celeste chiamata “vivente" (Hayâ).

 

 

 

 

Grazie a lei l’uomo diviene simile alle creature celesti, così com'è confermato (Salmi CIII,20): “Benedite il Signore, voi che siete i suoi angeli”, in altre parole gli uomini che studiano la dottrina e che sono chiamati “suoi angeli” sulla terra.

É  questo il motivo per cui la Scrittura aggiunge: “E gli uccelli che volano sulla terra”. Sappiamo, infatti, che gli uomini i quali si dedicano sulla terra allo studio della dottrina, saranno gratificati dal Santo, benedetto egli sia, con delle ali simili a quelle delle aquile, per mezzo delle quali attraverseranno la terra, così com'è scritto (Isaia XL,31): “Chi spera nel Signore, ogni giorno ne trae nuova forza, metterà delle ali e volerà come aquila”.

 

 

 

 

Le parole della Scrittura: “E gli uccelli che volano sulla terra” significano, dunque, che l’uomo consacratosi allo studio della dottrina esoterica, chiamata “Acque”, sarà dotato di una santa anima suppletiva emanante dalla regione celeste chiamata “vivente”. É  per questo motivo che David esclamò (Salmi II,12): “Create in me, o Dio, un cuore puro". In altre parole, aprite il mio cuore, o Dio, allo studio dei vostri misteri, e “Create in me uno spirito sicuro", favoritemi, in altre parole, della santa anima aggiuntiva.