E furono delle Luci

 

 

 

 

È scritto (Genesi I,14), ed Élohïm disse, siano luci… La parola Meoroth (luci) è scritta in maniera incompleta (1), dato che la causa dell’epilessia nei bambini fu creata in questo giorno (Talmud tr.Taanith 27b).

Quando la luce primitiva fu occultata, un guscio si formò intorno al cervello (Minhath Yehouda, foglio 90b e Sepher Yetzira, cap.XVII), e sviluppatosi ne produsse un secondo che si avvicinò fino alla Piccola Figura. Osservandola maturò il desiderio di attaccarvisi e lasciare la propria impronta e di non separarsene più. Il Santo, baruk ha-shem, invece lo allontanò rigettandolo in basso. Quando Dio creò l’uomo con il proposito di preparare l’avvento della Piccola Figura in questo mondo, il guscio vedendo Eva affezionarsi all’uomo, la cui bella figura è l’immagine di quella in alto, si ricordò di quella perfetta che aveva contemplato una volta. Si involò allora dalla terra tentando nuovamente di attaccarsi alla Piccola Figura, ma i custodi delle porte dell’alto non lo lasciarono entrare. Il Santo, baruk ha-shem, lo respinse allora risolutamente gettandolo in fondo all’abisso oceanico. Qui rimase fino il giorno in cui Adamo e la sua donna peccarono, dopo di che il Santo, baruk ha-shem, lo trasse dal fondo dell’abisso e gli diede potere sui bambini i quali, avendo delle piccole figure, sono punibili in conseguenza ai peccati dei loro ascendenti. Esso percorre il mondo a volo, si avvicina alle porte del paradiso terrestre e, vedendo i Cheroubim che ne custodiscono le porte, si siede accanto alla spada scintillante (Zohar III,19b), giacché è da una scintilla di questa spada che ha avuto nascita. Quando vede la spada roteare, si allontana, si lancia in volo sul mondo e trovandovi bambini punibili, li uccide. Tutto ciò accade durante la decrescenza della luna (Zohar II,248b). Ecco perché la parola Meoroth è scritta in maniera incompleta.

Fino alla nascita di Caino, il guscio non riuscì ad attaccarsi a Adamo; ma più tardi lo conobbe e partorì dei cattivi spiriti e dei demoni alati. Per trecento anni, Adamo (Talmud Eroubin,18b) ebbe commercio con demoni femminili, fino il giorno in cui giunse Naàmâ, la cui la bellezza sedusse anche gli angeli Aza e Azaël, spiriti chiamati dalla Scrittura (Genesi VI,2), bambini di Dio. Partorì dalle loro opere e generò i cattivi spiriti e i demoni che pullulano nel mondo (Talmud tr. Sabbath, 151). Naàmâ, durante la notte, vaga nel mondo (2); si rende più bella eccitando gli uomini e provocando loro delle perdite seminali. Ovunque un uomo dorme solo in casa, essa si attacca a lui; i desideri licenziosi rappresentano per lei la materia fecondante. Si attacca agli uomini anche durante la malattia. Tutto questo avviene durante il periodo della luna calante. Ma non appena questo astro cresce, la parola Meoroth si cambia in Imrath (il Verbo), come è scritto (Salmi XVIII,31), il Verbo di Dio è puro come l’oro carato nel fuoco; egli è lo scudo per chi in lui si rifugia, in altre parole è il protettore di tutti quelli che si uniscono nella fede del Santo, baruk ha-shem, contro tutti questi cattivi spiriti e questi demoni che si muovono nel mondo durante la decrescenza della luna.

Quando il re Salomone scese nel giardino dei noci, come è scritto (Cantico VI,11), nel giardino dei noci sono sceso, raccolse un guscio, lo esaminò e vi intuì il processo (Zohar II,140b e Tiqouné Zohar XXIV e XXVI) con cui i demoni modellano una specie di involucro a tutto ciò che è santo. Comprese, inoltre, che tutti questi gusci sono generati esclusivamente dai piaceri, perché è soltanto grazie a loro che possono attaccarsi agli uomini insudiciandoli, come è scritto (Qoelet II,18), e i piaceri degli uomini procedono dai demoni maschi e femmine, poiché è proprio il piacere che gli uomini provano quando dormono, a dare nascita ai demoni maschili e femminili. Fu necessario che il Santo, baruk ha-shem, li creasse nel mondo e ne facesse il complemento del mondo.

Riepilogando, il cervello è al centro e diversi gusci lo avvolgono (Minhath Yehouda foglio 135b). Il mondo intero è creato secondo questo modello, in alto come in basso. Ad iniziare dal misterioso Neqouda hada (Punto supremo) fino all'infimo grado della creazione, tutto [20a] serve da veste a qualcos’altro, e questo altro serve da involucro ad una cosa superiore e così di seguito. Il cervello, quindi, racchiuso da un guscio serve lui stesso da involucro ad uno superiore; tutto è perciò cervello a quanto gli è inferiore e guscio a quanto gli è superiore.

Ora il Neqouda hada (Punto supremo) diffondeva una luce misteriosa e purissima, di una tale trasparenza e delicatezza al di fuori di ogni comprensione. Diffondendosi ovunque diede forma intorno a questo Punto ad una specie di hecal (palazzo) che gli fu come un vestito.

La luce del Neqouda hada (Punto supremo) era, come detto, purissima trasparente e finissima, mentre quella dell’hecal (palazzo) che gli era inferiore, originò per contrasto una specie di cerchio scuro. La luce di questo hecal (palazzo), però, quantunque più modesta di quella del Neqouda hada (Punto supremo), era però sempre di un splendore altissimo, per cui finì con il formare intorno a questo hecal (palazzo) un altro, che gli servì in qualche modo da veste (involucro); e così di seguito.

Ad iniziare dal Neqouda hada (Punto supremo), quindi, tutte le scale della creazione sono soltanto dei gusci gli uni agli altri, quello della scala superiore diventa il cervello per quella che segue. Questo modello dell’alto è stato ripreso anche per questo mondo, come è scritto: e Élohïm creò l’uomo al sua immagine. L’uomo, infatti, è costituito di cervello e di meningi, di spirito e di corpo e tutto questo è necessario all’ordine del mondo.

Fino a quando la luna fu uguale al sole, brillò della sua stessa luce; ma appena vi si separò e fu assegnata alla sua funzione, si ridusse e con lei la sua luce. Come tutti gli involucri sono modellati a beneficio del cervello, ugualmente quelli intorno alla luna lo sono nell’interesse della stessa terra. Ecco perché la Scrittura dice, siano luci; la parola Meoroth, infatti, essendo scritta in modo incompleto, allude ai gusci; e aggiungendo subito dopo, per illuminare la terra, lascia intendere che questi ultimi sono utili alla stessa terra (Minhath Yehouda foglio 102b e Pardes sezione jryh fyuym).

 


 

(1) Vale a ricordare che nel Pentateuco, questa parola è scritta senza la vav, lettera che rappresenta la vocale O. Simili tagli di vocali sono indicate nella lingua ebraica con il termine d\j. [Torna al Testo]

(2) Secondo una variante, che è presentata tra parentesi in tutte le edizioni, bisogna leggere tylylb invece di aylylb, per cui, il passo, non sarebbe da intuirsi, durante la notte, ma, in compagnia di Lilith, altro capo dei demoni. Vedere anche il foglio 14b. [Torna al Testo]