[139a] La Barba di Zauir Anpin (Piccolo Volto) è ornata dalle nove conformazioni (ornamenti, gruppi) che guarniscono la Barba dell’Antico dei Giorni (Authiq Iomin). Nello stesso momento in cui Zauir Anpin (Piccolo Volto) riflette la luce dell’Antico dei Giorni (Authiq Iomin), tredici fonti di olio celeste scorrono sulla Barba, portando così a ventidue il numero delle conformazioni (ornamenti, gruppi), le quali corrispondono alle ventidue lettere dell’alfabeto. La Barba di Zauir Anpin (Piccolo Volto) è ornata dalle nove precedenti conformazioni (ornamenti, gruppi) del Volto Infinitamente Lungo. Rabbi Shimon disse a suo figlio Rabbi Éléazar: «Figlio mio, alzati e spiegaci i misteri della Barba Santa. [139b] Rabbi Éléazar si alzò e iniziò a parlare così [Salmi CXVII,5]: «Ho invocato il Signore (YaH) in mezzo all’afflizione e il Signore (YaH) mi ha esaudito portandomi al largo». A partire da questo versetto, fino a quello che termina con le parole:» Piuttosto che di confidare nell’uomo», si ritrovano le nove conformazioni (ornamenti, gruppi) della Barba. Il re Davide aveva bisogno di queste conformazioni (ornamenti, gruppi), per poter sconfiggere gli altri re e le altre nazioni. In questi versetti troviamo nove volte il Nome YHWH, tanti quanto le nove conformazioni (ornamenti, gruppi), e due volte il Nome YaH, di cui uno indica l’Antico dei Giorni (Authiq Iomin) e l’altro «Zauir Anpin (Piccolo Volto)». Così come abbiamo già detto, le nove conformazioni (ornamenti, gruppi) della Barba di Zauir Anpin (Piccolo Volto) sono il riflesso delle nove conformazioni (ornamenti, gruppi) della Barba dell’Antico dei Giorni (Authiq Iomin). La prima [140a] conformazione (ornamento, gruppo) è quella formata dai peli che crescono a partire dall’altezza dell’orecchio fino all’angolo delle labbra. Abbiamo già detto che i Capelli della Testa sono in parte lisci e morbidi, in parte ispidi. Una linea unisce i due Cervelli di «Arikh Anpin (Grande Volto)» e del «Zauir Anpin (Piccolo Volto)». Poiché il Zauir Anpin (Piccolo Volto) riflette nello stesso tempo i tre Cervelli dell’Antico dei Giorni (Authiq Iomin), ne consegue che Zauir Anpin (Piccolo Volto) possiede quattro Cervelli che corrispondono alle quattro sezioni della Scrittura e alle quattro parti dei filatteri.

[140b] É solo tra i Capelli di Zauir Anpin (Piccolo Volto) che se ne trovano di ispidi, poiché, da questo lato, fuoriescono la Clemenza e il Rigore, mentre i Capelli dell’Antico dei Giorni (Authiq Iomin) sono simili a lana bianchissima e purissima, poiché il Suo Cervello rimane costantemente in quiete, come il buon vino sulle fecce, e non lascia mai spazio al Rigore. Nessuno conosce il Cervello dell’Antico dei Giorni (Authiq Iomin), tranne lui stesso. Quanto alle parole della Scrittura [Giobbe XXVIII,23]: «É Élohïm che comprende qual è la sua via: è Lui che conosce il luogo in cui essa abita», la parola «essa» si riferisce a Zauir Anpin (Piccolo Volto). Rabbi Shimon esclamò: mio figlio è benedetto dal Signore in questo mondo e nel mondo a venire. Le altre otto conformazioni (ornamenti, gruppi) sono simili a quelli dell’Antico dei Giorni (Authiq Iomin), esposti prima.

 

[141a] Rabbi Shimon disse: «Tutte queste conformazioni (ornamenti, gruppi) e tutte le cose dette devono essere rivelate soltanto ai Maestri che sanno pesare sulla bilancia (gli iniziati alla legge esoterica). Ma è proibito di confidarne il significato a coloro che non sono penetrati nella legge misteriosa o a coloro che vi sono penetrati ma non ne sono usciti, ossia a quelli che lo studio della Legge misteriosa ha fatto smarrire. Si deve rivelare questi misteri che soltanto a chi è entrato e che sono anche ne è uscito. Quanto a coloro che vi sono entrati senza poterne uscire, sarebbe stato meglio per loro non essere mai nati. Il principio generale è il seguente: l’Antico dei Giorni (Authiq Iomin) e il Zauir Anpin (Piccolo Volto) sono una sola e medesima cosa: tutto era e tutto sarà. Egli non è suscettibile di trasformazione; non è mai cambiato e mai cambierà; Egli è il centro di ogni perfezione. É l’immagine che include tutte le immagini, l’immagine che comprende tutti i Nomi, [141b] l’Immagine che si vede ovunque e in ogni forma, ma solo come riproduzione e pittura, mentre nessuno l’ha mai visto né può vederne l’immagine reale e autentica. La riproduzione più simile all’originale è l’immagine dell’uomo. Tutti i mondi in Alto e in basso sono racchiusi nell’immagine di Dio. Il Santo Antico e il Zauir Anpin (Piccolo Volto) sono la stessa immagine. Ma, ci si domanderà, qual è differenza tra l’uno e l’altro? Considerate che il tutto è simile ad una bilancia, di cui un piatto sostiene la Clemenza e l’altro il Rigore. Ma che forse i piatti formano due bilance? Niente affatto, dipende egualmente dalle nostre opere far pendere l’uno o l’altro dei due piatti. Questi misteri sono affidati a coloro che coltivano il campo sacro, com’è scritto [Salmi XXV,14]: «Il Signore affida il Suo segreto a coloro che lo temono».

 

La Scrittura dice [Genesi II,7]: «E il Signore formò (iitzar) l’uomo dalla polvere della terra».  La parola iitzar (formò) è scritta con due Yud, per indicarci il mistero del Santo Antico e di Zauir Anpin (Piccolo Volto). A causa della sua composizione maschile e femminile, l’uomo somiglia a YHWH-Élohïm, cioè all’Antico dei Giorni (Authiq Iomin) e al Zauir Anpin (Piccolo Volto). La Scrittura dice che Egli ha formato l’uomo dalla polvere della terra, che significa che Egli plasmò una immagine all’interno dell’altra. La Scrittura aggiunge: «E soffiò dentro di lui Neschamath [61] (un’anima vivente)». è, questo, il sigillo impresso sull’uomo per permettergli di elevarsi fino al più sublime dei misteri, fino al fondo di tutto ciò che è nascosto, perché le anime di tutto ciò che vive in Alto e in basso dipendono dall’anima per eccellenza, attraverso la quale esistono. E colui che eleva il proprio Neschamah verso Dio può arrivare per gradi successivi fino alla sommità dei gradi. Poiché tutte le Neschamath formano una unità con l’Anima per eccellenza, ne consegue che chi toglie questo all’universo fa lo stesso che se togliesse questo Neschamah per mettere al suo posto un altro Neschamah [62]. Pertanto sarà cancellato, da questo mondo, sia lui sia il suo ricordo, per tutta l’eternità.

 

[142a] Abbiamo appreso nel Siphra de Tzeniutah (Il Libro del Mistero Nascosto) che membrum virile divisum est partes in duas quarum unam «H’esed appellant, aliam injicimus in pudenda muliebri. Habet quamdam immaginem litterae Yud in fine ubi semen ejicit [63].

Abbiamo appreso per Barietha [64] che, quando gli ornamenti del Re non erano stati ancora completati, l’Antico degli Antichi (Authiqa De-Authiqin) costruiva mondi che non sopravvivevano e la «Femmina», il Principio del Rigore, non fu calmata se non quando la «Grazia» discese dall’Alto. Allora il Rigore si calmò. Ora la fecondazione della femmina ha luogo cum fine virilis membri. Homines autem terrarum anteriorum non usi sunt coitu [65], così come è scritto [Genesi XXXVI,31]: «Questi sono i Re che regnarono nel paese di Edom, prima che i figli di Israele avessero un Re». Tutti questi Re appartengono al lato del Rigore, eccettuato Saul che è di Rechoboth-Le-Nahar, simbolo di Binah [66], da cui si aprono le cinquanta «Porte dell’Intelligenza» nelle quattro direzioni del mondo. Questi Re, che erano dal lato del Rigore, ebbero pace soltanto quando giunse Hadar.

Chi è Hadar? É la Grazia celeste, tanto che la Scrittura aggiunge: «La sua città si chiamava Paau (che grida forte)», che significa che è tramite la Grazia che l’uomo ottiene lo Spirito Santo. La Scrittura aggiunge ancora: «E sua moglie si chiamava Mehatavel, figlia di Matred, che era figlia di Mezaab». É il primo Re di cui è detto avere una moglie. «Matred» significa il Rigore dominato , mentre «Mezaab» il Rigore mitigato dalla Clemenza.

 

Le braccia [142b] sono composte da tre articolazioni [67]. La Scrittura non impiega il termine di braccia se non quando indica il braccio sinistro, mentre, per indicare quello di destra, si serve del termine «destro», com’è scritto [Esodo XV,6]: «La Tua Destra, Signore, s’è manifestata facendo scaturire la sua forza». Il membro superiore destro è composto da tre articolazioni, così come il membro del lato sinistro. Le tre articolazioni di destra corrispondono ai tre patriarchi, ma, si obbietterà, i tre patriarchi non corrispondono alle tre cavità del Cervello? In effetti questo numero tre si ritrova in tutte le parti del corpo e corrispondo ai tre patriarchi che sono collegati al braccio destro. É per questo motivo che Davide tendeva verso questo lato a cui sono collegati i patriarchi e in cui è il Trono Santo, così come è scritto [Salmi CX,1]: «Il Signore ha detto al mio Signore: siediti alla mia destra». É per la stessa ragione che la Scrittura dice [Salmi CXVIII,22]: «La pietra che i costruttori avevano rigettato è stata posta alla testa d’angolo». É detto anche [Daniele XII,13]: «E la tua parte sarà alla fine della destra [68]», come colui che è amato da Dio. Felice la sorte di quello sul quale il Signore stende la Sua destra e lo prende sotto la Sua protezione! Quattrocentocinquanta [69] volte diecimila signori degli Scudi sono attaccati a ciascun dito.

 

Abbiamo inoltre appreso nel Siphra de Tzeniutah (Il Libro del Mistero Nascosto) che tutti i Rigori che si manifestano dal Principio maschile sono violenti all’inizio e più calmi verso la fine, mentre i Rigori che provengono dal Principio femminile sono moderati all’inizio e violenti alla fine. Pertanto, se questi due principi procedessero insieme, il mondo non potrebbe sopravvivere. Ed è precisamente per mitigare l’uno con l’altro che l’Antico dei Giorni (Authiq Iomin) li separò. Al momento di separarli, l’Antico dei Giorni (Authiq Iomin) produsse nel Zauir Anpin (Piccolo Volto) un grande sonno. Egli ne distaccò il Principio femminile, lo abbigliò di tutti i suoi ornamenti e lo riservò per il suo giorno per presentarlo all’uomo, così come è scritto [Genesi II,21]: «E il Signore indusse un sonno profondo in Adam e, quando fu addormentato, ne stacco uno dei suoi lati e mise della carne al suo posto». Egli staccò il lato che è l’immagine del Rigore e lo sostituì con della carne, immagine della Clemenza, com’è scritto [Ezechiele XXXVI,26]: «Rimuoverò il vostro cuore di pietra e vi darò un cuore di carne». Nel momento in cui lo Shabbat stava per iniziare, Egli («Il Volto Infinitamente Lungo») creò gli spiriti e i demoni maligni e gli autori del disordine ma, prima di averli terminati, la Madre con tutte le sue conformazioni (ornamenti, gruppi) venne a sedersi davanti a Lui. Allora abbandonò l’opera iniziata e non la completò più.

 

 


 

[61] Neschamath può essere il plurale di Neschamah, scritto in modo difettivo, oppure mostra che Neschamah è in regime di Chiim, ed evidentemente significa le anime di Adam ed Eva riunite in un corpo. Per la spiegazione di Neschamah consultare in questa stessa sezione «L’anima secondo la Qabalah».

[62] Evidente questo passo mira a combattere l’ateismo e a mostrare che è logicamente assurdo negare l’esistenza di uno Spirito di Dio che opera sull’universo; in quanto che, se lo neghiamo, in ogni caso deve esservi sostituito qualche cosa di analogo nelle sue proprietà generali.

[63] Il membro virile è diviso in due parti delle quali una chiamano «H’esed», l’altra inseriamo nelle parti sessuali della donna. Alla fine dove fuoriesce il seme, si ha una certa immagine della lettera Yud  y.

[64] Consulta nota 13.

[65] Con l’estremità del membro virile. D’altra parte gli uomini dei mondi primordiali non erano usi/abituati al coito (non facevano sesso).

[66] Non è chiaro a prima vista perché Rechoboth-Le-Nahar sia considerato eccezione alla simbolizzazione del Rigore. Ma se esaminiamo per Ghematria la parola RChVBVTh twbwhr troveremo la ragione.  t=400  w=6  b=2  w=6  j=8  r=200 totale 622 = BRKTh tkrb Benedizioni, e anche «fonti d’acqua», che è anche «Rechoboth delle acque». E le acque sono Binâ, la terza Sephirâ.

[67] Perché nel braccio vi sono tre divisioni naturali, dalla spalla al gomito, dal gomito al polso e dal polso all’estremità delle dita. La parola QShRIN nyrcq che qui abbiamo tradotto con «articolazioni» significa letteralmente «zone».

[68] Questo è generalmente tradotto «alla fine dei giorni». La traduzione presentata «alla fine della destra» è dovuto alla differente punteggiatura nel testo dello Zohar, infatti le due parole hanno la stessa ortografia: IMIN nymy.

[69] 450= Than ThN nt è la radice della parola Serpente o Drago. La radice di Leviathan è costituita con questa radice.

Indice

Introduzione Foglio 127b - 130b Foglio 131a - 134b Foglio 135a - 138b

Foglio 139a - 142b Foglio 143a - 145b