Cosa è la Mishnah

 

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Nota è la forma concisa delle leggi formulate nel Pentateuco. Nei tempi remoti i particolari di tali leggi erano commentati e spiegati oralmente e trasmessi di generazione in generazione.

Avvenne che i metodi di interpretazione si resero talmente sottili tanto da trasformare la Torah in una vera e propria scienza.

Come per ogni scienza, dove esistono degli addetti ai lavori, anche la Torah ebbe i propri. A tali addetti ai lavori, a questi "illuminati" soltanto, chiamati Tannaim (maestri), fu riconosciuto il diritto a parlare con autorità.

Il titolo rimase in uso fino al 150, 200 a.c. periodo in cui gli studiosi collocano la conclusione della codificazione della Legge scritta (Torah) nella Mishnah. La parola significa "ripetizione", quindi per estensione "ripetizione della Legge in forma più completa".

Hillel (vedi antecedenti storici) fu il pioniere di tale codificazione, anzi fu il creatore della scuola dei Tannaim. Da "illuminato" quale era, comprese bene che la vita nelle sue polimorfe manifestazioni non poteva essere incapsulata in un codice redatto in maniera rigida e immutabile, scoprì nella libera interpretazione, ammessa dalla Legge orale, uno strumento di valore inestimabile, capace di adattare la Torah alle varie circostanze e secondo questa sua intuizione implementò la sua opera. Questo "adattamento" che segnerà la posizione dei Farisei, era aspramente contestato dall’altra scuola, quella di Schammai, cui invece si ispiravano i Sadducei con tutto il loro integralismo. La legge è Legge, sostenevano, e deve solo essere applicata.

I flussi e riflussi storici, sono una teoria ben nota, per Israele sembrano quasi un assioma. Ancora una volta, siamo nell’anno 70, l’ebraismo, la sua cultura, il suo insegnamento esoterico, e lo stesso Israele sono minacciati di estinzione; Tito ordina la distruzione del Tempio e di Gerusalemme.

In quel tempo, nella scuola fondata da Hillel, esercitava la sua influenza un "illuminato", Jochanam ben Zakkai, il quale prevedendo la sconfitta di Israele, chiese ed ottenne da Vespasiano la città di Jobne in cui trasferì la stessa scuola. Ancora una volta la Torah fu salva.

La distruzione del Tempio segnò la fine del movimento dei Sadducei, il loro giudaismo, infatti, legato indissolubilmente al rituale del tempio non aveva più motivo di esistenza.

Nella scuola rifondata a Jobne, l’attività di studio e di approfondimento della Legge continuò. Si operò una coordinazione dell’immenso patrimonio di sentenze e un certosino lavoro di riferimento ai testi biblici da dove erano state argomentate. Appartengono alla scuola i Midrash (racconti): quello di Mechiltah (misura) raccolto da Ismael ben Elisha, il Siphra d’bé Rav (Libro delle cose del maestro) per opera di Chiya ben Abba e i Siphreh (i libri).

Secondo gli storici e gli studiosi di cose ebraiche, i testi testimoniano l’influenza profonda di Akiba ben Joseph che è considerato l’artefice del piano organico della Mishnah, che in realtà vide la luce soltanto un secolo più tardi. Senza la sua opera il Talmud, probabilmente, non sarebbe mai esistito.

Ciò che Akiba iniziò, Jehudah ha-Nazi completò. Il primo fu, per così dire, l’architetto della Mishnah, il secondo ne fu il costruttore materiale. Quest'ultimo fu l’autore di un monumentale corpus della Legge Ebraica detto Midrash. Il nome deriva da una radice "shanah", che significa ripetere, quindi per estensione "insegnamento orale appreso con la ripetizione". Il suo merito non fu soltanto questo, riuscì anche a far accettare il "codice" da tutte le scuole e accademie, le quali da questo momento avranno un testo omogeneo per lo studio e la discussione.

La Mishnah si divide in sei parti chiamate Sedarim (ordini), a loro volta divise in sessantatrè Massichtoth (trattati) suddivisi in cinquecento ventitré capitoli. Di seguito diamo soltanto i Sedarim, rimandando il Fratello interessato, o il visitato al sito "Chavruta" di Rav Mordechai Goldstein, dove troverà traduzioni avanzate dei Massichtoth.

  • Zerahim (delle sementi)

  • Moèd – (della stagione)

  • Naschim – (delle donne)

  • Nezikin – (dei danni)

  • Kodashin – (delle cose sante)

  • Teharoth – (delle cose pure)

A questi vanno aggiunti altri due ordini la Bràyta (insegnamento rimasto fuori) e Tosseftah (supplemento) di cui parleremo nella sezione dedicata alla Ghemarah.