Posto paradossalmente al di fuori della successione cronologica usuale, l’effetto dell’imitazione dello zelo appassionato di Elia ci è mostrato mediante il caso del sacerdote Phinekhas, figlio di Eleazaro, che (Ecclesiaste 45,23-24)  mostrò dello zelo nel temere il Signore, nella caduta del popolo egli restò fermo nel nobile coraggio della sua anima ed espiò per Israele. Perciò fu conclusa con lui un’alleanza di pace, ciò che lo rese capo dei sacerdoti del suo popolo, affinché a lui e ai suoi discendenti appartenesse per sempre l’augusta dignità del sacerdozio.

Secondo il Libro dei Numeri, la virtù di Phinekhas si mostra quando gli israeliti sono accampati a Shitim e anche i migliori tra di loro cominciano ad abbandonarsi a dissolutezze con le figlie di Moab. Il popolo gozzoviglia e si prostituisce davanti agli idoli. Dio ordina a Mosè di mettere a morte tutti coloro che compiono tali cose. Il capo del popolo trasmette quest’ordine ai principi delle tribù ed è allora che uno

Israelita, davanti agli occhi dello stesso Mosè e di tutta l’assemblea di Israele, trascina una moabita nella sua tenda. Phinekhas afferra la sua lancia e li insegue dietro la tenda. Con il ferro della sua lancia egli li trapassa entrambi nel basso ventre. Questo gesto di Phinekhas arresta la piaga della peste che era sul punto di devastare tutto il popolo. In ragione di questa azione, Dio esalta la virtù di Phinekhas, poiché il suo zelo appassionato per la causa divina aveva risparmiato alla collera divina il dovere di distruggere il popolo. Come ricompensa, Dio accorda a Phinekhas la sua “alleanza di pace ".

È interessante rileggere i versetti di Nb25,10-13 secondo la parafrasi del Targum di Gerusalemme Primo:

“YHWH parlò  a Mosè dicendo: Phinekhas, figlio di Eleazaro, figlio di Aronne, il grande sacerdote, ha sviato il mio sdegno dai figli di Israele, poiché egli è stato animato dalla zelante passione per me in mezzo ad essi, ed io non ho sterminato i figli di Israele nella mia ira. Io lo giuro, dico ciò: Ecco, gli do la mia alleanza di pace ed essa sarà per lui come per la sua discendenza, un’alleanza che gli assicurerà per sempre il sacerdozio, per essersi mostrato zelante per il Nome del suo Dio e aver fatto espiazione per i figli di Israele".

 

All’interno del sacerdozio dei figli di Aronne legato al servizio del Tabernacolo del deserto nasce dunque un sacerdozio perpetuo grazie a questa “alleanza di pace” fatta con Phinekhas. Poiché la morte non domina colui che è infiammato dallo zelo appassionato della causa divina. Su questo punto noi abbiamo un eccellente riassunto della tradizione nelle Antichità bibliche dello pseudo-Filone:

“Phinekhas si coricò per morire, ma il Signore gli disse: Tu hai appena varcato i cento venti anni che io ho fissato ad ogni uomo. E adesso alzati, parti da qui, abita a Danaben, sulla montagna; abitaci per un buon numero di anni; io darò un ordine alla mia aquila ed essa ti nutrirà sul luogo: tu non ritornerai presso gli uomini finché non arriverà il tempo stabilito per la tua prova. Allora tu fermerai il cielo; poi alla parola della tua bocca, esso si aprirà. In seguito tu sarai innalzato nel luogo in cui sono stati innalzati i tuoi antenati; tu vi resterai finché io non mi sarò ricordato del mondo. Allora io vi farò morire, e voi gusterete la morte”.

 

Il targumista conosce quest’aspetto della missione di Phinekhas-Elia. In Esodo 4,13, prima di accettare la missione di liberare i figli di Israele dalla schiavitù d’Egitto, Mosè dice a Dio: Ah Signore, inviami un tuo messaggio per mezzo di chiunque tu vorrai! Il targumista precisa: “Mosè dice a Dio: Ti prego YHWH! Inviami un tuo messaggio (non per mio tramite ma) per mano di Phinekhas al quale spetta di essere inviato alla fine dei tempi”. Questa missione è evocata anche nella profezia di Malachia (2 5,7): La mia alleanza con lui fu la vita e la pace, ed io glieli detti … egli mi temette e tremò davanti al mio Nome … la Torah della verità era nella sua bocca …. Poiché le labbra del sacerdote custodiscono la scienza, e dalla sua bocca si richiede l’insegnamento, poiché egli è l’angelo di YHWH degli eserciti.