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In queste fasi del misticismo giudaico, le descrizioni del Carro e del suo mondo occupano un posto che, nello Gnosticismo non giudaico, è preso dalla teoria degli "eoni", i poteri ed emanazioni di Dio che colmano la pleroma, la "pienezza" divina. Il mondo in cui certe middot, o qualità di Dio, come
sapienza, comprensione, conoscenza, verità, fedeltà, rettitudine, eccetera, divennero gli "eoni" degli gnostici ha un parallelo nella tradizione del ma'aseh bereshit, sebbene questa non compenetrasse le fasi fondamentali del misticismo della Merkabah. Le dieci frasi con cui fu creato il mondo (Avot 5:1) divennero qualità divine secondo Rav (Hag 12a). Vi è anche una tradizione, secondo la quale queste middot "servono dinanzi al "Trono di Gloria" (ARN 37), prendendo così il posto occupato dalle hayyot e dagli angeli ministri nel sistema della Merkabah. Le speculazioni semimitologiche degli gnostici che consideravano le qualità come "eoni" non furono accolte nella
tradizione rabbinica del Talmud o dei Midrashim; tuttavia trovarono un posto nelle sette più o meno eterodosse dei minim o hizzonim. La misura in cui lo sviluppo delle tendenze gnostiche nello stesso Giudaismo precedette la loro evoluzione nel protocristianesimo è a tutt'oggi oggetto di una vivace controversia tra gli studiosi. Peterson, Haenchen e Quispel in particolare, insieme a diversi esperti dei Rotoli del Mar Morto, hanno tentato di provare che forme ebraiche di Gnosi, le quali conservavano la fede nell'unità di Dio e respingevano ogni nozione dualistica, furono poste in essere prima della formazione del Cristianesimo, ed erano incentrate particolarmente intorno all'idea dell'uomo primordiale (seguendo la speculazione su Gen. 1:26; "Adam Kadmon"). L'immagine del Messia, caratteristica degli gnostici cristiani, qui era assente. Questi studiosi hanno interpretato parecchi dei primi documenti della letteratura gnostica come Midrashim gnostici sulla cosmogonia; e in particolare Haenchen ha sostenuto che il loro fondamentale carattere ebraico è chiaramente riconoscibile in un'analisi dell'insegnamento di Simon Mago, apparentemente capo della Gnosi samaritana, un ebraismo eterodosso del I secolo.
Prima ancora, M. Friedlaender aveva ipotizzato che le tendenze gnostiche antinomiche (le quali sminuivano il valore dei Comandamenti) si fossero sviluppate anch'esse nell'ambito del Giudaismo prima della nascita del Cristianesimo. Benché un buon numero di queste idee sia basato su ipotesi
discutibili, vi è tuttavia in esse una considerevole misura di verità.
Esse indicano l'assenza di elementi iranici nelle fonti più antiche della Gnosi, che sono stati esagerati da moltissimi studiosi delle ultime due generazioni, i cui argomenti poggiano su tesi non meno ipotetiche. La teoria dei "due principi" potrebbe essere stata il risultato di un'evoluzione interna, una relazione mitologica nell'ambito dello stesso Giudaismo, oppure, con la stessa facilità, un riflesso dell'influenza iranica. L'apostasia del tanna Elishe b. Avuyah, passato a un dualismo gnostico di questo tipo, è connessa nella tradizione della Merkabah alla visione di Metatron, assiso sul Trono come Dio.
La letteratura mandaica contiene anch'essa filoni di carattere gnostico monoteistico, non cristiano, che molti ritengono avesse avuto origine in una setta ebraica eterodossa della Transgiordania, i cui membri emigrarono in Babilonia nel I o nel II secolo. La cosmogonia di alcuni dei più importanti gruppi gnostici, persino di quelli di carattere antinomico, dipende non soltanto dagli elementi biblici, ma in larga misura anche da elementi ebraici aggadici ed esoterici. I primi strati del Sefer ha-Bahir, provenienti dall'Oriente, provano l'esistenza di idee decisamente gnostiche in un ambiente di ebrei credenti in Babilonia o in Siria, che collegavano la teoria della Merkabah a quella degli "eoni". Queste fonti antiche sono parzialmente connesse con il libro Raza Rabba, conosciuto come opera antica alla fine del periodo geonico; vari frammenti si possono trovare negli scritti dei Hasidei Ashkenaz. I concetti che non avevano avuto origine esclusivamente nel misticismo ebraico, come l'idea della Shekhinah e le ipostasi del giudizio severo e della compassione, potevano essere facilmente interpretati secondo la teoria degli "eoni" e incorporati con idee gnostiche.
L'"esilio della Shekhinah" che originariamente era un idea aggadica, fu assimilato negli ambienti ebraici, in una particolare fase, all'idea gnostica della scintilla divina in esilio nel mondo terrestre, e inoltre con la mistica interpretazione del concetto ebraico della keneset Yisrael ("la comunità di
Israele") come un'entità celeste che rappresenta la comunità storica di Israele. Nell'elaborazione di tali motivi, è possibile che elementi gnostici si aggiungessero alle teorie rabbiniche della Merkabah e alle Idee degli ambienti giudaici che avevano deboli legami con il rabbinismo.

 

 

Indice

La Qabalah La Gnosi Ebraica