Altra disposizione sull'arte della Geometria

 

Si decise, per correggere eventualmente i difetti dell'arte, che un'assemblea si sarebbe tenuta una volta l'anno nel regno, in un luogo da decidere. Ogni tre anni o tutti gli anni, si terrà un'assemblea nel luogo che si vorrà; la data ed il posto saranno fissati per comunicare dove ci si incontrerà.
Le persone dell'arte ed i grandi signori devono assistere, per correggere eventuali errori che vi si segnaleranno.
Là, tutti quelli che hanno la conoscenza dell'arte presteranno il giuramento di rispettare i regolamenti fissati da Athelstan: "Questi statuti registrati qui, si applicheranno a tutto il mio regno, per il bene della mia corona che detengo per il mio ufficio".
Alle assemblee che terrete, chiedete udienza pubblica al sovrano per sollecitare la sua alta grazia ad essere con voi sempre, al fine di confermare quanto Athelstan ha stabilito per questa arte.

 

L'arte dei Quattro Coronati


Preghiamo Dio, re onnipotente, e sua madre immacolata Maria che custodiremo questi regolamenti e questi punti, sull'esempio dei quattro famosi martiri che furono buoni muratori, scultori e iconografi.
Poiché erano dei fini operai, piacquero all'imperatore. Questo comandò di riprodurre la sua immagine per farla adorare; era suo costume riprodurre tali idoli per impedire di essere cristiani. Ma essi rimasero fedeli a Cristo, ed al loro mestiere, senza compromessi; adoravano Dio ed i suoi comandamenti e lealmente restarono al suo servizio. Essi vivevano santamente nella legge di Dio; non volevano fabbricare degli idoli né adorarli, qualunque ne fosse stato il profitto. Rifiutarono di rinnegare la loro fede per abbracciare quella dell'imperatore, subendone la collera. L'imperatore li fece allora catturare e gettare in una segreta; più soffrivano nella loro prigionia, più si rallegravano in Cristo. Non vedendo alcuna possibilità di convincerli, l'imperatore ordinò allora di ucciderli. Se vuoi sapere di più sulla loro vita, potrai trovare i nomi dei quattro coronati nel libro della leggenda dei santi. Sono festeggiati l'ottavo giorno dopo Ognissanti. Ascoltate ora quanto ho letto: molto tempo dopo il castigo del Diluvio Universale, si costruì la torre di Babele, solido lavoro di pietra e di calce come mai si era visto prima. Era così lunga e così larga che l'ombra a mezzogiorno raggiungeva le sette miglia. Fu Nabucodonosor a farla edificare, per proteggere gli uomini nell'eventualità di un nuovo diluvio.
Il loro orgoglio e la loro millanteria furono però le cause del fallimento dell'impresa. Le loro lingue furono confuse e non si compresero più.
Molto più tardi, il nobile Euclide insegnò l'arte della geometria, ed egli insegnò anche, in quei tempi, diverse arti e mestieri; grazie al favore del Cristo dei cieli fu il fondatore delle nostre sette scienze:


la Grammatica è indubbiamente la prima;

la Dialettica, mi piace dirlo, la seconda;

la Retorica è, non è possibile negarlo, la terza;

la Musica, ve lo dico, è la quarta;

l'Astronomia è, per la mia barba, la quinta;

l'Aritmetica, senza alcun dubbio, la sesta;

la Geometria, completa la lista essendo nel contempo umile e nobile.

 

La Grammatica è certamente la radice, infatti ci si istruisce con la lettura; ma l'abilità è superiore, così come il frutto dell'albero vale più della radice.
La Retorica è la bellezza del ritmo, e la Musica un canto soave; l'Astronomia censisce e l'Aritmetica stabilisce l'arte delle prove; la Geometria è la settima scienza che permette di riconoscere il vero dal falso. Queste le sette scienze il cui uso conduce al cielo.
Cari figli, siate di buonsenso; io vi ordino, ovunque andiate, di non essere invidiosi, di applicarvi a ben giudicare e a ben comportarvi.
Vi prego di essere molto attenti, giacché è necessario che conosciate queste regole ed altre che non sono qui riportate.
Se il buonsenso ti manca, prega Dio di fatene dono perché è il Cristo che ce l'insegna: la santa chiesa è la casa di Dio, è costruita soltanto per pregare, come è detto; è là che il popolo deve riunirsi per pregare e piangere sui propri peccati.
Bada, mentre vai in chiesa, di non essere in ritardo a causa di scherzi lungo la via, pensa in ogni istante,con tutto il tuo cuore e tutta la tua forza, di adorare giorno e notte Dio.
Arrivando alla porta della chiesa, prenderai dell'acqua benedetta, perché ogni goccia che ti bagna cancella un peccato veniale.
Ma prima, per l'amore di Dio che è morto sulla croce, devi abbassare il tuo cappuccio.
All'interno della chiesa, volgi subito il tuo cuore a Cristo e solleva gli occhi verso la croce; inginocchiati bene sulle due ginocchia; prega affinché tu possa lavorare secondo la legge della santa Chiesa, osserva i dieci comandamenti che Dio diede a tutti gli uomini; e pregalo ancora, con una dolce voce, di preservarti, fin tanto che vivrai, dai sette peccati, affinché tu sia al riparo dagli arrovellamenti e delle liti; chiedigli la grazia di accoglierti in paradiso.
Nella santa chiesa non pronunciare parole sciocche od osceni, abbandona ogni pensiero frivolo, recita un Paternostro o una Ave; non fare rumore, ma resta in preghiera; e se non vuoi pregare, non impedire che altri lo facciano.
Non stare né seduto né in piedi, ma inginocchiato a terra, e quando si leggerà il vangelo, sollevati senza appoggiarti al muro e segnati, se sai farlo; quando inizia il gloria e il vangelo è terminato, puoi inginocchiarti di nuovo per l'amore di Dio che ci salvò.
Quando senti suonare la campana che annuncia il santo mistero, inginocchiatevi tutti, giovani e vecchi e sollevate al cielo le vostre mani e proferite, a bassa voce senza brusio: "Signore Gesù, sii il benvenuto sotto l'aspetto del pane, per il tuo santo nome proteggimi dal peccato accordami l'assoluzione dei miei peccati prima che vada alla comunione, affinché sia in pace col Signore. Tu che sei nato da una vergine, fa' che non mi perda mai, e quando verrò a te, accordami la felicità eterna; Amen! Amen! Così sia! E voi, dolce Signora intercedete".
Ecco ciò che puoi dire, quando ti inginocchi davanti al santo mistero.
Se vuoi ben fare, non risparmiare niente per adorare Quello che ha creato tutto; chilo h veduto anche una sola volta è felice, e nessuno può dirne il valore; questa vista fa molto bene, come lo dice Santo Agostino: il giorno in cui vedi il corpo del Cristo, avrai sufficientemente da mangiare e da bere, nessuno colpo ti farà male, Dio ti perdonerà i cattivi giudizi e le parole vane; non avrai a temere, in quel giorno, la morte improvvisa, i tuoi occhi non perderanno la vista; ed ogni passo che muoverai per andare a vedere la santa visione sarà contato in tuo favore. Quando ne avrai bisogno, Gabriele il messaggero, ne terrà conto.


Dopo quanto ho detto, potrei dirti di altre virtù dovute alla messa; vieni dunque, se puoi, in chiesa ogni giorno ad ascoltarla; se non puoi assistere, a causa del tuo lavoro, quando senti suonare la messa, prega nel tuo cuore Dio, di unirti al servizio celebrato in chiesa.
Vi darei ancora altri consigli per insegnare ai compagni. Incontrando un signore in un locale o a tavola, devi toglierti cappuccio o il cappello prima di essere in sua presenza; devi inclinarti davanti a questo signore due o tre volte, piegando il ginocchio destro è così che ti farai stimare.
Non rimettere il cappello o il cappuccio fin quando non ti sarà detto.
Per tempo in cui gli parli, mantieni un viso gentile, e guardalo con garbo.


Tieni tranquilli i tuoi piedi e le mani, aspetta di essere solo per soffiarti il naso o sputare, e se sei abile e saggio, sentirai la necessità di bene condurti.
Quando entri nella grande sala, tra i nobili, non sederti e non appoggiarti, non dare troppa importanza a te stesso, alla tua nascita, alle tue conoscenze, non sarebbe bene. Non ostentare il tuo patrimonio, le belle maniere faranno intuire la buona condizione. Qualunque sia il padre e la madre, bello è il bambino che si comporta bene; in sala o in camera o ovunque tu sia, ricorda che sono le buone maniere che fanno l'uomo.
Fa' attenzione a salutare in ordine di importanza; non salutare alla voce a meno che tu li conosca bene.
Quando sei a tavola, mangia con compostezza; devi avere le mani pulite, un coltello tagliente e molto affilato; e non prendere pane più di quanto tu ne possa inghiottire.
Se il tuo vicino è un uomo di un rango superiore al tuo, lascia che si serva prima di te.
Non sbocconcellare il pezzo migliore, anche se lo desideri; evita di sporcarti le mani per non insudiciare il tuo tovagliolo; non usarlo per soffiarti il naso, e non pulirti i denti a tavola.
Non bere avidamente, questo ti farebbe lacrimare e sarebbe sconveniente.
Non avere la bocca piena quando bevi o parli e se vedi un uomo che beve del vino o della birra mentre ti ascolta, smetti di parlare.
Attento, se vuoi essere rispettato, a non offendere o a sparlare di qualcuno, per la ragione che potresti pronunciare delle parole che ti metterebbero a disagio, trattieni il tuo pugno nella tua mano chiusa per non avere a dire... se avessi saputo!
In privato con le belle signore, trattieni la tua lingua e guarda; non sorridere agli scandali, sii decente e non riferire quanto ascolti; non vantarti per delle facezie perché questo può aiutarti ma anche screditarti.


Quando incontri un uomo di bene, togli il cappello o il cappuccio; in chiesa, al mercato o in strada, salutalo secondo il suo rango.
Se cammini con un uomo superiore al tuo rango, resta indietro di una spalla, è l'uso; taci quando parla; fallo quando ha terminato; sii abile nei tuoi propositi e fa' molto attenzione a ciò che dici; se beve del vino o della birra, non interromperti nel tuo discorso.
Che il Cristo nella sua bontà, vi dia lo spirito ed il tempo necessario per leggere e meditare questo, e meritare il cielo.

Amen! Amen! Così sia!

 

Indice

Introduzione Gli Statuti dell'Arte I Quindici Articoli

I Quindici Punti L'Arte della Geometria