Di Gustavo Raffi

G... M...  del Grande Oriente d'Italia

 

Il Gran Maestro alle celebrazioni dell'Equinozio di Autunno 2002: "Siamo orgogliosi di essere Massoni" L'outing dei Fratelli del Grande Oriente d'Italia ha dato i suoi effetti. Ai festeggiamenti erano presenti i premi Nobel Rigoberta Menchu' e Rita Levi Montalcini

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(…) Noi Massoni vogliamo essere costruttori di armonia, perché l'umanità deve trovare in sé le forze migliori e chiamarle all'impegno. In quest'ottica, il compito degli uomini di buona volontà è quello di educare gli altri ad essere solidali e ad elevarsi. Quando si muore di fame, si pensa alla sopravvivenza, non c'è l'altro, non esiste l'altro, lo si può vessare, sfruttare, eliminare. Abbiamo affrontato più volte il tema: questa globalizzazione che corre, queste merci che transitano, questo denaro che circola - ed è giusto che ciò avvenga - ci impongono di riaffermare la centralità dell'Uomo e di far viaggiare contemporaneamente anche i diritti umani. Non ci può essere una supremazia di certe logiche di espansione di fronte al destino degli uomini e allora inseriamo un'anima in questo mercato, perché ci sia posto per tutti! E aiutiamo, altresì, gli uomini ad essere cittadini, ad avere quel senso religioso della vita, a professare quella religione civile che non è in concorrenza con le chiese, ma che vuole che il cittadino, al di là di quello che è il suo credo religioso, sia solidale con gli altri, che non si divida dagli altri perché ha dentro di sé questo valore. Siamo tutti fratelli e allora ricerchiamo il rispetto, quel senso di riguardo che conduce all'amore per l'alterità, per la diversità, che spinge a capire che l'altro uomo - quello che è diverso da te per cultura, per religione - ti può arricchire nel confronto e far comprendere che civiltà che stavano scomparendo - di cui noi avevamo notizia soltanto dai libri e sono diventate ricordo di gioventù - sono invece culture che vivono, che palpitano ancora, che possono dare ancora. E allora quel luogo di incontro e formazione che è la "scuola" diventa fondamentale. Sono anni che noi ribadiamo certi concetti e abbiamo capito che la scuola pubblica è uno strumento, è il contenitore per far sì che realtà familiari, culturali, religiose diverse possano coesistere per evitare che si creino i fenomeni del razzismo, della xenofobia, che sono gravi manifestazioni dettate dall'ignoranza, dal rifiuto di conoscere e comprendere l'altro. Ritenere che il proprio modo di pensare sia l'unico possibile è oggi inaccettabile, va contro il corso della storia: bisogna imparare ad estendere il proprio sguardo oltre i limitati confini che il nostro quotidiano troppo spesso ci impone. (…) Stamane abbiamo ascoltato con attenzione profonda i vari relatori e abbiamo riscontrato che nel corso del dibattito sono emerse tutte le tematiche che abbiamo dibattuto in questi anni. Interroghiamoci? Sarebbe stato possibile questo, se fossimo rimasti ancorati ai vecchi modelli, quando non comunicavamo, quando venivamo additati come paria della società e non facevamo sforzi per farci comprendere? Rispondo che non sarebbe stato possibile, perché non basta rievocare i grandi nomi dei Massoni del passato, occorre scendere in campo come quei grandi uomini che hanno fatto la storia, vivendo il loro presente ed avendo nel cuore e nella mente il futuro di tutti. Abbiamo pagato cari i nostri errori! Quando sento qualcuno affermare: "chiudiamoci di nuovo, siamo troppo proiettati all'esterno", rispondo che indietro non si torna. Lo stesso ho detto ad un giornalista di un quotidiano nazionale prestigioso, quando mi ha opposto che così facendo la Massoneria perde "quell'alone di mistero". Cari Fratelli, abbiamo sofferto troppo per questo nostro atteggiamento, pagando sulla nostra pelle l'accusa di essere complici del crimine, del lato oscuro di tutto ciò che è brutto nella società ed è per questo che è impensabile tornare a nascondersi nell'ombra. Noi siamo ottimi cittadini, siamo capaci, siamo gli amici dell'Umanità che soffre, delle belle intelligenze che oggi possono venire qui, perché non siamo più la lebbra, non siamo più i portatori di Aids. Ed allora andiamo avanti. Se poi c'è qualcuno che vuole rimanere rintanato, perché gli piace molto, ma che lo faccia! Lo faccia tranquillamente. Noi possiamo esporci al sole perché non abbiamo pendenze con la giustizia, non abbiamo pendenze con gli altri uomini, siamo orgogliosi di essere Massoni!

 

 

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