Istruzione di Lunedì 27 febbraio 1774

© Federico Pignatelli

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Il discorso tenuto davanti al Fratello Orsel al suo ritorno. 

Compendio di ciò che è stato detto nelle due precedenti istruzioni, sul valore ed i rapporti dei tre gradi blu e del grado di Eletto, del doppio triangolo e ricettacolo. 

I tre primi gradi fanno allusione alla creazione universale, sia nella divisione del generale terrestre, del particolare e dell'universale, sia nella divisione di terrestre celeste e sopraceleste, ed ancora alle tre essenze spirituali nel loro primo stato di indifferenza che ha prodotto tutte le forme corporali contenute nella creazione universale, cosa che costituisce già tre punti di vista differenti.

Essi fanno ancora allusione:

  • alla corporizzazione del primo uomo nella sua forma gloriosa, emancipato per dirigere e comandare la creazione universale, con la contrapposizione degli spiriti perversi e servire loro da intelletto buono, secondo la volontà e la misericordia del Creatore, se non avessero così aggravato il loro stato, la loro privazione, seducendo questo uomo;

  • alle tre potenze spirituali di cui fu rivestito, rappresentate dai tre toccamenti simbolici che sono eseguiti sulla persona del recipiendario e completati dalla linea perpendicolare che rappresenta il centro di unità di dove emana ogni potere, virtù, facoltà, proprietà, rappresentata anche dai 4 rami misteriosi riprodotti intorno alle circonferenze.

In virtù dei suoi tre poteri e fin tanto che rimase unito, tramite la perpendicolare, al centro, esso ebbe la forza di comando sul generale, sul particolare e sull'universale. Posto al centro della creazione universale, raffigurata dalle sei circonferenze del tracciato, esso aveva, con le sue tre potenti facoltà, autorità sul terrestre, sul celeste e sul sopraceleste che corrispondono al centro dell'immensità divina

 

Si fa anche allusione alla sua prevaricazione rappresentata dalle cinque circonferenze, attraverso i caratteri in nero che gli fa tracciare il tentatore; alla sua espulsione dal giardino dell'Eden, paradiso terrestre raffigurato con il centro delle sei circonferenze, ed infine alla sua corporizzazione in un corpo di materia, che prende  per ordine del Creatore nel seno della terra dove fu precipitato per punizione. 

 

Questa forma materiale nella quale è stato assoggettato per punizione del suo crimine, per tutto il tempo della sua espiazione, deve essere considerata sotto due punti di vista molto differenti, poiché da un lato serve come mezzo agli spiriti perversi che si impossessano dei sensi corporali dell'uomo per attaccare l'Essere spirituale minore che vi è rinchiuso, quando esso si lascia dominare dai sensi; e dell'altro serve come mezzo allo spirito buono incaricato dal Creatore, in virtù della condotta del minore che vi è incorporato, di comunicare con lui mediante il suo intelletto buono, il quale si fortifica e lo aiuta a respingere gli attacchi continui del Perverso. Così questa forma è contemporaneamente sia la punizione dell'uomo sia lo strumento che la misericordia del Creatore gli ha risparmiato per difendersi dagli attacchi del suo nemico, se sa fare un buon uso della sua volontà e della sua libertà.

 

É quindi di grandissima importanza, per l'uomo, iniziare, prima di ogni cosa, a purificare la sua forma, a preservarla da ogni sozzura, a preservarla da tutti gli eccessi dei sensi materiali che facilitano verso di lui la comunicazione dell'intelletto demoniaco: dal momento che una forma così preparata, purificata di tutte le impurità della materia, è più adatta a ricevere comunicazione dell'intelletto buono ed a conservarne l’influenza. In questo modo, riunendo la sua forza a quella del suo protettore, esso diviene superiore agli attacchi del suo nemico; ed ne è anche meno esposto, perché l'abitudine che contrae col Bene è un contrasto continua con lo spirito cattivo che si scoraggia nei suoi attacchi per dirigerli con più successo contro i minori che si difendono meno. Ad ogni pensiero cattivo che lo spirito perverso manda all'uomo tramite i suoi agenti, e che gli servono d’intelletto, noi possiamo rappresentarci l'uso che l'uomo ne farà. Se la sua volontà vi aderisce, esso si sforza di impossessarsi di questa volontà vacillante dell'uomo e di tutte le sue facoltà spirituali per dirigerlo interamente al male, e a causa di questa abitudine del male riesce a farne un vero intelletto demoniaco simile alla schiera dei suoi agenti servitori, utilizzati per sedurre gli uomini suoi simili, dimostrando ciò nella loro condotta giornaliera. È grazie all'attrattiva dei piaceri dei sensi che lo spirito perverso cerca di sedurre l'uomo che è esposto a questo genere di seduzione. Finché è assoggettato a questi stessi sensi materiali, la sua vita è un combattimento continuo. È là la sua punizione. La prima caduta dell'uomo; se egli trascura di servirsi della sua forza e dei mezzi che gli sono stati dati per rialzarsi, subito se ne presenta un'altro, e l'abitudine di cadere lo getta nell'abbrutimento, nell'oblio totale dei suoi doveri e della sua esistenza spirituale.

 

L'uomo, al contrario, che è vigile su se stesso e sulle pratiche insidiose del suo nemico, o che avendo avuto la disgrazia di cadere si sforza prontamente di rialzarsi, contrae un'abitudine felice di dominarsi. Il buono uso che fa delle sue forze, della sua volontà lo rende degno dei soccorsi del suo compagno, del suo protettore; le loro volontà si uniscono, ed esso si eleva al disopra dei suoi sensi e diviene più proprio alle cose celesti.

 

Il primo uomo corporificato nella materia dopo la prevaricazione, meritò con il suo pentimento la sua riconciliazione, di rientrare in possesso di una parte dei diritti da cui era decaduto per il suo crimine. Tutta la sua posterità può, quindi, pretendere le stesse cose adoperando lo stesso mezzo. Ma la Riconciliazione dell'uomo, fin quando è nel suo corpo materiale, deve essere in generale considerata non come una vera e propria Riconciliazione, ma come un inizio, una preparazione alla sua perfetta riconciliazione che può essere operata soltanto dopo la distruzione e la reintegrazione della sua forma, e dopo che avrà finito il suo corso nei tre passaggi che noi chiamiamo Cerchio Sensibile, Visuale, e Razionale; tuttavia, questo inizio di Riconciliazione che è nel suo potere di eseguire per il buon uso della sua libertà e della sua volontà durante il suo percorso elementare, può metterlo in stato di godere fin da questa vita di una parte dei suoi diritti, in virtù delle sue tre facoltà potenti che sono rimaste innate in lui. Ne è stato investito con un decreto immutabile del Creatore, che non ha potuto ritirare senza snaturare la sua essenza di essere spirituale minore; gliene ha sospeso il godimento perché se ne è reso indegno per la sua prevaricazione; ma la misericordia del Creatore restituisce, a suo piacere, fin da questa vita una parte di questo godimento, a quelli che se ne rendono veramente degni. 

 

Questa restituzione di potere è raffigurata all'Ovest al Nord ed al Sud per…. [frase incompiuta]. 

 

Il grado di Eletto, per la sua collocazione quaternaria nei gradi dell'Ordine, rivela l'emanazione spirituale del minore e la sua incorporazione in un corpo di materia composta dalle tre essenze o principi corporali di cui ne costituisce il centro. Gli anatomisti riconoscono che il corpo dell'animale ha una vita attiva, nel seno della madre, al termine di quaranta giorni, e questo viene a sostegno di questo numero quaternario di emanazione. 

Noi non possiamo notare due allusioni differenti in questo grado. L'essere corporale (o il minore) e l'essere spirituale. Possiamo guardare questi tre primi gradi come designanti le tre essenze spirituali nel loro stato di indifferenziazione nel matraccio filosofico prima della sua esplosione, ed il grado di Eletto come rappresentante il veicolo principale di vita passiva inserita in queste tre essenze a formarne il centro, da cui l'azione è sviluppata dallo Spirito maggiore la cui presenza nel caos imprime l’ordine e movimento a tutte le parti che vi erano contenute. 

Nella seconda allusione, ci rappresenta l'essere spirituale minore occupante il centro delle sue tre facoltà potenti unite in lui e rappresentate dalle sue tre facoltà intellettuali: il Pensiero, la Volontà, l'Azione.

 

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