Il Cuore del Maestro

                   ▪ La Visione

                   ▪ La Voce

                   ▪ Il Tempio della Verità

 

                     ▪ Parte Prima

  Commento  ▪ Parte Seconda

                     ▪ Parte Terza

 
 

Il commento è di Fra.'. BDF R< BY} L} Cavaliere di Baphomet

O.T.O.

Parte Seconda

 

Il "Maestro", descritto nell'allegoria di questo racconto, oramai lo si sarà capito, è il Promulgatore della Legge di Thelema, l'Iniziatore (dell'Umanità intera) della Corrente 93 del Nuovo Eone1, e Khaled Khan è uno, se non l'unico (per ora) degli Eletti che sono stati scelti per divenire il suo profeta, l'unico, in quel momento di distruzione e sfacelo, tra gli esseri umani, a "cercare la Luce" della Verità, per il suo personale Progresso e per quello dell'umanità intera, tramite lui.

Il "Mestro" in questione, può venire identificato con AIWASS o AIWAZ, uno dei Capi Segreti dell'A.'.A.'., il Ministro di Hoor-paar-Kraat che, per assolvere la sua funzione all'inizio del Nuovo Eone (quello attuale), dettò nel 1904 e.v. all'uomo Aleister Crowley, la Legge di Thelema, che dovrebbe regolare i comportamenti umani in questa epoca attuale. Il suo "Cuore", che tanti misteri racchiude al non iniziato, di conseguenza, è l'Universo stesso (Thipheret) o Anhatta Chakra.

Il Segreto del Santuario del Cuore del Maestro, che rappresenta esteriormente il meccanismo occulto e la struttura universale mutata, anche se non radicalmente, è ovviamente oggettivabile, quasi come ogni cosa relativa alla Qabalah: esso viene infatti cantato apertamente nelle "Dieci Gioie Segrete del Maestro". Ma logicamente, l'approfondimento più o meno efficace di tali Gioie, è estremamente soggettivo e dipende dalle qualità intrinseche di chi è atto a riceverlo, dalla sua "purezza" interiore e dalla "vibrazione" mistica con cui ci si accosta. Includiamo nel presente Commentario, a beneficio del Lettore meno esperto di questioni cabalistiche, il seguente schema elaborato su note originali di Fra. 137.

0  (AIN): Il NULLA; NUIT, Infinito Spazio di Infinite Stelle (I.S.I.S.). Nulla è tutto.

00 (AIN SVPH): L'Illimitato.

000 (AIN SVPH AVR): La Luce Infinita. Somma. Silenzio.

1 - (Kether, Corona): Tu stesso, l'Essenza del Silenzio tenue ma già sufficientemente denso.

2 - (H'cmâ, Saggezza): Il tuo Nome; Volontà, Esistenza, Cambiamento, Tuono.

3 - (Binâ, Comprensione): La Comprensione di Te; Musica.

4 - (H'esed, Grazia): La tua Correttezza; Maestà; Voce.

5 - (Guebourâ, Severità): La tua Energia; Compimento; Fuoco; Musica Marziale.

6 - (Thiphereth, Bellezza): La tua Esatsi di Bellezza; Sinfonia.

7 - (Netzâ, Vittoria): La tua Immaginazione; rapidi brividi.

8 - (Hod, Splendore): La tua Ingenuità; Magnificenza.

9 - (Yesod, Fondamento): La tua Verità; il Barrire degli Elefanti.

10 - (Malcouth, Il Regno): Il tuo Ideale di Passione; la Voce di una giovane donna vergine.

Nell'allegoria del racconto, tanto le "Dieci Gioie Segrete del Maestro", quanto "Le Ventidue Istruzioni Segrete", forniscono la chiave completa alla struttura Macro-Microcosmica, tramite simbologie musicali. Ancora una volta, viene sottolineato il fatto che, per godere appieno della percezione della struttura cabalistica del Creato, la disponibilità verso il proprio "Maestro"; disponibilità e simbiosi totale, espressa, nuovamente, tramite l'espressione "offrire il sangue al Cuore del Maestro".

É da notare, comunque, che ogni rivelazione dei "Misteri Minori", è preceduta e seguita dal Silenzio.

Le "Gioie" rappresentano, ovviamente, le Sephiroth, mentre le "Istruzioni Segrete" sono le ventidue vie che le collegano. La differenza di "percezione" da parte di Khaled Khan, sta nel fatto che gli Arcani Maggiori dei Tarocchi, nonostante la loro enorme importanza, sopratutto cabalistica, emettono una qualità luminosa leggermente più "tenue", anche se non per questo meno "forte".

Il Silenzio più totale (Aïn, "Nulla"), come suddetto, circonda le "Dieci Gioie", è ciò dovrebbe far riflettere approfonditamente lo studente che si accosti alla comprensione totale, all'assimilazione, del testo. Dopo la conoscenza delle "Luci", l'Iniziando (Khaled Khan, ma chiunque si giovi del rituale abbozzato in questo racconto) si spinge ancora più a fondo nel "Santuario", non più con un semplice atto d'amore (sotto il dominio della Volontà, naturalmente) e d'adorazione (non supplica, ma riconoscimento dell'Immensità di ciò che il "Maestro" rappresenta), ma addirittura vivendo la sua vita nella vita del Maestro, offrendo il sangue suo al cuore del Maestro, affinché se ne giovi, ed entrando quindi, materialmente, nella Corrente Universale ed assimilandosi ad essa. Con questo ulteriore atto di "dedizione" (realmente rivolto all'interno di sé), al di là delle dieci Luci sfolgoranti, Khaled Khan, come già accennato, comincia a percepire una struttura meno evidente, all'apparenza, ma più fitta e di tessuto multicolore: fonti di luce soffusa ed articolata; le ventidue Vie che collegano le dieci Sephiroth principali, e che esprimono le componenti elementali, astrologiche e planetarie del Creato.

Con la percezione/conoscenza dell'intera struttura Macro-Microcosmica, le ultime ombre di ignoranza, ormai invero pallide, ed abbandono a se stesso e al proprio gramo destino di cecità sono definitivamente fugate: il processo iniziatico non è ancora terminato, ma d'ora in poi vi sarà solo Bellezza, Luce e Beatitudine nell'apprendere, nel crescere e nella contemplazione della Verità.

Le Quattro Virtù del Cuore del Maestro sono le quattro componenti ideologiche basilari della Massoneria Universale, al di là delle "etichette", dei Riti, e delle divisioni artificiali operate dagli uomini. Queste quattro virtù, origine della vita organizzata e della Società, intesa quale consesso degli Umani, sono coordinate ed incorporate nella Legge di Thelema che, al pari di ogni fattore coesivo, ne amalgama e potenzia i singoli elementi costitutivi.

Tali quattro componenti fondamentali, amalgamate dalla Legge, sono:

LA LUCE: descritta come trovantesi nel Cuore del Maestro (Thiphereth), ed è l'elemento che trascende le dimensioni di Tempo e Spazio, pure invenzioni/convenzioni umane. Questa Luce è la Verità, e la sua contraddizione in termini umani, dà origine alla Falsità cui si accenna nella prima parte del testo.

LA VITA: anch'essa è nel Cuore del Maestro, ma anziché esservi semplicemente posta, essa vi dimora, ed in ciò è riposta una differenza sostanziale, poiché la vibrazione di Realtà conferita dalla Vita permette di bandire (quasi) definitivamente tutti quei fantasmi immaginari che inibiscono l'ordinaria facoltà umana di giudizio sugli avvenimenti e la capacità di discernere il Fenomeno dal Noumeno.

LA LIBERTA': essa, addirittura, salta nel Cuore del Maestro, una tendenza naturale dell'Uomo, verso cui ogni essere vivente si sente spinto ed anela. La privazione di questo elemento trasforma l'essere umano in un semplice oggetto, al di sotto persino del mondo vegetale. Ogni individuo/stella possiede una sua orbita ben determinata da cui, per il Libero Arbitrio, può deviare quando e come vuole. Ma le conseguenze di tale "deviazione" sono disastrose: nessuna sua realizzazione, indipendentemente dalle sue capacità, potrà essere portata a termine; egli procede contro se stesso e contro la sua natura, anche se, consciamente, non se ne rende conto.

L'AMORE: questa componente brucia nel Cuore del Maestro, e la sua Fiamma Bianca purificatrice permette la realizzazione di ogni desiderio, incluso l'antico e sempiterno sogno della "Fratellanza Universale". Inoltre, la "Colomba", permette all'Iniziato di divenire consapevole della presenza di Dio in ogni componente del Creato.

Il quadro schematico della porzione del racconto che narra della "Siringa e PAN" e del Settuplice Carme, narrativamente alquanto esplicito, è il seguente, riferito all'Albero della Vita cabalistico:

SATURNO (7): Saggezza che forma la Materia, lo Spazio ed il Tempo; corrisponde all'Esperienza.

GIOVE (6): Virtù che fa evolvere la Sua Vita, e corrisponde alla Pietà.

MARTE (5): Energia che tutto sconvolge, corrispondente al Cambiamento.

SOLE (4): Ordine, che raccoglie ed organizza i Mondi della Luce, e corrisponde alla Bellezza.

VENERE (3): Amore che distrugge per poi creare nuovamente, corrispondente al Fato.

MERCURIO (2): La Ragione che governa la Meraviglia, e corrisponde al Cambiamento.

LUNA (1): Purezza che assolve la Sua Volontà e Lo preserva dal Male.

 


 


NOTE

1. Vale a dire il Subconscio unito al Superconscio, portato al livello dell'ordinaria facoltà di coscienza. [Torna al Testo]

2. Ciò non significa, come sottolineato più avanti nel testo, che, per ogni Eone, vi è uno ed uno solo tra i Profeta maggiori: ciascun individuo, uniformandosi alla Corrente 93 (l'attuale corrente magica del Novo eone), incarna egli stesso quella Corrente, e, a seconda delle sue caratteristiche personali, e della sua attitudine, può divenire un "profeta" dell'Eone. [Torna al Testo]

3. La numerazione cabalistica di AIWASS, a seconda della grafia, è "93" o "418": Thelema (Volontà) e Agapè (Amore), oppure, la Chiave dei Rituali (Cfr. il III Capitolo del Libro della Legge). [Torna al Testo]

4. Il Signore del Silenzio, l'Antimateria, il gemello di Ra-Hoor-Khuit (con cui forma, appunto Heru-ra-ha, il Figlio Coronato e Conquistatore), la traslitterazione egizia di Arpocrate. [Torna al Testo]

5. L'8, il 9 ed il 10 Aprile, da mezzogiorno alle tredici. [Torna al Testo]

6. Il Liber AL vel Legis, in realtà è molto di più: esso, oltre a contenere profezie riguardanti ogni lettore, ed oltre ad essere un valido strumenti di realizzazione della propria "Volontà Vera", è la descrizione metaforica degli Eoni passati, contenente le chiavi attuali di ogni realizzazione magica operata in questo periodo. [Torna al Testo]

7. Il Chakra posto all'alteszza del cuore, centro di ogni attività, non solo emotiva, ma riguardante tutte quelle azioni/emozioni che noi occidentali attribuiamo al cuore, appunto, alla mente, e al "fegato". [Torna al Testo]

8. Molto probabilmente ci si riferisce al "Sovrano Santuario della Gnosi", o IXø OTO. [Torna al Testo]

9. Il cosiddetto "Sintomo dell'Universo". [Torna al Testo]

10. Eppure nelle sue componenti essenziali, tali da invalidare quasi ogni Rito attualmente progettato e realizzato. [Torna al Testo]

11. Questi, e le ventidue vie, sono i cosiddetti "Misteri Minori". [Torna al Testo]

12. Sebbene vi sia anche una parte "oggettiva", di cui quella Macrocosmica ne è solo un'ombra. [Torna al Testo]

13. Così come un individuo di robusta costituzione, naturalmente, frequentando una palestra di Culturismo, in breve tempo e facilmente, riesce ad ottenere risultati apprezzabili, tale è in Magia. Ma, in questo esempio, nulla vieta ad un individuo gracile di costituzione, di raggiungere risultati ancora maggiori, con la costanza, l'impegno e la "fatica". [Torna al Testo]

14. Che dal Nulla si condensò, colando via, ed originando le varie Sephiroth. [Torna al Testo]

15. Che non è solamente l'Iniziatore, il rappresentante "locale" dell'ORDO TEMPLI ORIENTIS ma è, sopratutto, il Genio Superiore tramite cui ogni realizzazione è possibile. [Torna al Testo]

16. Hoor-paar-Kraat. Cfr. l'ultima frase dell'Opera. [Torna al Testo]

17. Nonostante il singolare vezzo di alcuni autori di letteratura occultistica, anche importanti, di attribuire alla parola "Sephiroth" (ebr: libro, numeri, vie, ecc.), il genere femminile, nel presente saggio, noi abbiamo ritenuto impiegare il pronome e gli articoli femminili, come nell'originale ebraico. [Torna al Testo]

18. Cfr. il glifo dell'"Adam Kadmon", e la "Kabbala Denudata" di Knorr Von Rosenroth. [Torna al Testo]

19. "Simbiosi", non a livello parassitario, ma "compenetrazione" totale. [Torna al Testo]

20. La linfa vitale, e non solo per i Testimoni di Geova, o per gli Ebrei, ma l'essenza stessa per ogni cabalista. [Torna al Testo]

21. Nell'ambito delle Iniziazioni OTO, al di la della Cerimonia Massonica e della comunicazione di peculiari segreti iniziatici, parole, passi, ecc., vi è l'apertura, secondo uno schema fisso e tradizionale, dei Chakra costituenti "l'Organismo Magico" di un individuo. Tali centri nervosi fisici, durante il Rito, vengono aperti, dissiggillati, e riempiti di "Corrente 93", affinché l'Iniziato, ed il suo organismo, si trovi a suo agio, compatibile, nell'Universo così com'è ora, dopo la mutazione di Eone. [Torna al Testo]

22. Si confronti la teoria dello Yang/Yin. [Torna al Testo]

23. Per dirla in termini tradizionali, Khaled Khan è arrivato ad essere un Philosophus 4°=7. [Torna al Testo]

24. Originatesi dalla durata della vita e dei suoi cicli, una illusione; e, sopratutto, dal "nascere", "crescere" e "morire" del Sole, nostro Padre, secondo la concezione degli "Dei Morenti" propria del Vecchio Eone (Eone di Osiride): una concezione non più valida, non solo misticamente, ma anche scientificamente. [Torna al Testo]

25. Cfr. AL I:3. [Torna al Testo]

26. Kundalini, e "Amore è la legge, amore sotto la Volontà". Ma c'è amore ed amore, e qui non ci si riferisce solo all'amore sessuale, come i maligni interpretano parlando di OTO: "Vi è la Colomba ed il Serpente: scegliete bene!" [Torna al Testo]

27. Ci riferiamo qui all'Iniziato dell'OTO (Minerva), ma anche ad ogni membro di Ordine equivalente, in cui l'Ajna Chakra ed il Muladhara Chakra soni stati dissiggillati durante la Cerimonia, e tra essi è stato instaurato un legame particolare di tipo energetico. [Torna al Testo]

28. L'assioma thelemico "Non Vi è Altro Dio Che l'Uomo", non contrasta tutto ciò, ma lo conferma e lo esalta. [Torna al Testo]

29. La vera Ragione, risultato della Meditazione approfondita, nella scoperta del Noumeno.

30. In senso di trance buddista. [Torna al Testo]

31. Senza il "Cambiamento", il mondo altro non sarebbe che putrefazione e morte. [Torna al Testo]

32. E perciò preserva ogni essere vivente illuminato. [Torna al Testo]

 

 
 

Indice Aleister Crowley



Musica: "Com'a gran pesar" Cantigas de Santa Maria secolo XIII