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Il giudizio dei trapassati

[Parla il defunto:] Fra me e me pensavo: "Chi sa se davvero l'inferno esista come dicono? Del resto, chi è mai tornato dall'inferno per raccontarlo?". Così rispondevo a tutti: "Chi è mai ritornato dall'inferno? E dov'è l'inferno? Qui sotto c'è terra e pietra, non l'inferno. E sopra c'è il vuoto spazio, non Buddha. Finché vivo, è giusto che io uccida per mangiare: quando sarò morto porteranno al cimitero il mio corpo, e uccelli e animali da preda mangeranno me. Il mio pensiero svanirà: chi potrà allora andare all'inferno?" Ridevo così. "Poi", pensavo, "se anche l'inferno esiste avrò da vivere una prossima vita: l'importante è che io ora abbia cibo buono e abiti, poi succeda quel che deve succedere." Io né comprendo né conosco: sono uno sciocco che ha peccato. Non sapevo che il karma [L'originale dice: "Il re della Legge"] esiste davvero: l'avessi saputo e creduto, non avrei peccato così. Invece mi hanno guidato la non-comprensione e l'ignoranza. Ora prego tutti voi di non punirmi. Lasciatemi piuttosto ancora nel mondo degli uomini: non commetterò più peccati ["Azioni peccaminose e nere, che si praticano con il corpo (uccidere e rubare), con la parola (mentire, non mantenere le promesse, ferire qualcuno a parole) e con il pensiero (nutrire pensieri cattivi).", op.cit.], ma solo azioni positive.

A questo punto, la divinità delle azioni positive (che con noi nasce), chiederà: "Signore della Legge, quest'intoccabile di infima casta non ha conosciuto né bene né male, e ciò a causa dell'annebbiamento dell'ignoranza. Ha dunque commesso numerosi peccati: non sapeva e non capiva, dunque non pronunciare a suo carico un penoso giudizio."

Interviene però il demone nero: "Quanto a te, sei stato un macellaio, ed eccoti qui. Uccidendo provavi gioia; poi, mangiando le vittime, ti compiacevi. Ti compiaci anche ora? Questi sassolini più grandi indicano che hai dato alle fiamme alcuni templi [Il peggiore dei peccati, per chiunque, è la consapevole mancanza di rispetto per ciò che è sacro.]; questi più piccoli, che hai ucciso alcune cimici. Osserva quanti sassi!"

Il re della Legge sentenzia: "Quanto sgomento! Avuta la fortuna di nascere uomo, è cosa di massima importanza compiere azioni positive, giacché si possono così evitare le malaugurate specie di esistenza avviandosi lungo la via della salvezza. Se questo avviene, mai più si sarà privi di bene o di felicità. Tu avevi avuto in sorte un corpo umano, ma rinunciando alle azioni positive sei andato verso quelle peccaminose. Hai dunque sciupato una cosa di grande valore e difficile da ottenere, quale è il corpo umano. Tutto hai fatto di vano, e ora rechi il peso del tuo peccato. Nemmeno la potenza di mille Buddha può proteggerti dai frutti delle tue azioni: io non posso fare nulla. Quand'eri padrone di te stesso hai sbagliato, e quando il frutto della mala azione matura nessuno può soccorrerti - e, per quanto tu pianga, nessuno avrà compassione: ora, neanche io posso soccorrerti. Questo specchio del karma riflette quanto è accaduto nel mondo e mostra con chiarezza il bene e il peccato. Puoi allora dire, tu, peccatore, di non avere fatto nulla di negativo mentre eri in vita? La divinità e il demone nati con te contano con i sassolini le azioni bianche e quelle nere: gli uomini che hanno accumulato azioni positive si rallegrano; quelli che come te hanno accumulato peccati, molto si dispiacciono. Il peccato accompagna l'uomo come l'ombra il corpo: io scelgo ciò che è stato fatto di positivo, e punisco ciò che è stato fatto di negativo; io vedo con giustizia dove pende la bilancia, e chiaramente distinguo il bene dal male. Se anche ti penti, non posso fare nulla per te. Adesso tu sarai condotto via: purifica rapidamente le macchie del peccato, e alla fine possa anche tu diventare Buddha."

Chi invece praticò la Legge, per suo proprio merito ottiene la beatitudine: dopo il giudizio, viene immesso sulla strada bianca dicendogli di pregare così la sua divinità protettrice, il Signore Misericordioso: "Mi sia permesso di ricevere la grazia che consiste nell'avere l'intuizione del piano essenziale.". Poi ricorra al riconoscimento utile per ostruire la porta della matrice, poi al riconoscimento utile per andare nel paradiso puro dei Buddha. "Che le creature rinuncino dunque alla trasmigrazione nei tre piani dell'esistenza {materiale, stato dell'esistenza intermedia, spirituale} e ne siano libere: ponendo termine all'esistenza infernale, facciano in modo che resti vuota."

 Indice

I segni premonitori Il libro della salvezza Dopo il 14° giorno

Per impedire la rinascita La scelta della matrice Conclusioni

     ● Il giudizio dei trapassati