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Tentazione di Zarathustra

(Vendîdâd, XIX, 1-35)

 

Di là dal varco di Settentrione,

Di là dai varchi di Settentrione,

Fuor sobbalzò pieno di morte, primo

Dei demoni, Anra Mainyu. Ei così disse,

Pieno di morte Anra Mainyu, lo stolto:

Bàlzati fuori, o Drugia, e morte al pio

Zarathustra inferisci! - E fuor balzava

La Drugia allor, la demoniaca peste,

Buiti, demòne femminil, d'inganni

Pieno. Ma Zarathustra una preghiera

Intender fea, l'Ahuna-vairya (1), e intanto

Le acque adorava, le acque della buona

Creazion, la fé di chi devoto

È ad Aura Mazda professando, e quella

Ingannatrice, demoniaca peste,

Buiti, sgomenta si ritrasse a dietro,

È ad Anra Mainyu voce dié: Non io,

Cruciatore Anra Mainyu, alcun di morte

Modo non veggio in Zarathustra santo.

È pien di gloria il santo Zarathustra!

Intese allora di sua mente e disse

Zarathustra così: Di me la morte

Insiem van congiurando i rei demóni!

Levossi allora Zarathustra. Innanzi

Zarathustra si fe' dai tristi e rei

Consigli non sgomento del malvagio

Spirto (2), e in pugno tenea, grosse d'un kata (3),

Le pietre ch'ebbe già dal Creatore Aura Mazda …

 

... Fe' aperto allora il suo Pensiero Zarathustra ad

Anra Mainyu: Stolto Anra Mainyu, or io le creature

Dei Devi annienterò, quella dai Devi

Nasu creata annienterò, con essa

La Pairika Khnathaiti; e nasca intanto

Vittorioso, dalla plaga uscendo

Oriental, dai varchi d'Oriente,

Il Salvator, dall'acque del Kansava! (4)

E a lui di contro urlò quello di ree

Opre autore Anra Mainyu: Oh! l'opra mia

Creata non disfar, tu Zarathustra,

Santo, chè figlio sei di Pourushaspa,

Detto così nel nascer tuo! Rinnega

La fede pura d'Aura Mazda e t'abbi

Inclita sorte qual già s'ebbe un tempo

Vadaghana signor di regioni! (5)

E Zarathustra pio così rispose:

Non io rinnegherò quella di Mazda

Buona religion, s'anco queste ossa

Schiantassero e la mente io ne perdessi

E l'intelletto! - A lui di contro allora

Urlò Anra Mainyu il tristo: E di chi mai

Annienterai col detto, e di chi mai

Con l'armi annienterai l'opera mia,

Da me Anra Mainyu procreata? - A lui

Così rispose Zarathustra il pio:

I mortai e le tazze e l'haoma (6) e i detti

Che Aura Mazda dicea, le mie migliori

Armi sono! Distruggere con questo

Detto io vo', con quest'armi e con tal voce,

Stolto Anra Mainyu, l'opra tua. Le fea,

Queste armi, il Santo Spirto, ei le creava

Già nell'evo infinito (7), e le crearo,

Saggi, avveduti in lor potèsta, i sette

Santi immortali (8). - Allora, intender fea

Zarathustra la prece Ahuna Vairya.

 


 

1 - La preghiera zoroastriana di cui già si è parlato in altra nota.

2 - Akamanah, uno dei demoni di Anra Mainyu.

3 - Misura di volume o di peso di cui non si conosce il valore.

4 -Il Saosyant che verrà dall'Oriente alla fine del mondo.

5 - Nome d'un personaggio sconosciuto.

6 - Il succo sacrificale.

7 - Cioè ab æterno.

8 - I sette Santi immortali che, a guisa di arcangeli, formano la milizia celeste di Ahura Mazdao.

 

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