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Urbano Rattazzi, figura eminente di oltre un ventennio di storia pre e post-unitaria, fu un personaggio molto discusso, sia dai contemporanei, come la vignetta sottolinea, sia dalla storiografia successiva. Uomo della Sinistra fino alla fine degli anni Quaranta si avvicinò gradualmente ma altrettanto risolutamente a Cavour, al punto di poter essere considerato uno dei creatori del famoso connubio.
Ricoprì numerose cariche: ministro di Grazia e Giustizia nel 1853, dell’Interno nel 1855, fu presidente della Camera nel 1859. Primo ministro nel 1862, detenne nello stesso lasso di tempo il ministero degli Interni e degli Esteri.
Proprio a questo periodo si riferisce la satira, al momento cioè in cui Rattazzi, dopo i fatti dell’Aspromonte (la tentata rivolta garibaldina atta a conquistare Roma e il conseguente leggendario ferimento di Garibaldi), decadde dalle cariche politiche per essere sostituito da Farini, qui raffigurato come il cane che lenisce le ferite del San Rocco piemontese.
Rattazzi, infatti, aveva condotto, imitando malamente Cavour, con estrema ambiguità la questione romana, ambiguità che gli sarebbe costata nuovamente e in analoghe circostanze la ‘testa’, nel 1867.


"La Caricatura", Torino, 8 febbraio 1866