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Pio IX, al secolo Giovanni Maria Mastai Ferretti, originario di una famiglia della piccola nobiltà marchigiana, fu il maggior protagonista della lotta intrapresa dalla Chiesa cattolica contro gli ‘errori del secolo’. Infatti dopo la prima fase del suo pontificato, svoltosi all’insegna delle riforme (seppur limitate) e di un certo avvicinamento ai liberali democratici, Pio IX tornò a forme di regime assoluto e di totale chiusura nei confronti delle istanze liberali e democratiche. Il Sillabo e la proclamazione del dogma dell’infallibilità papale segnarono in modo ufficiale la dottrina del pontefice. Il Sillabo è il documento che sunteggia in 80 proposizioni i principi e le filosofie considerate come principali errori del tempo. Pubblicato in appendice all’enciclica Quanta Cura del 1864, il Sillabo condannò ogni possibile collaborazione tra la Chiesa, il progresso e l’evoluzione civile, disapprovò la libertà di culto e di coscienza, non riconobbe la sovranità dello Stato laico né la competenza di questo in materia di istruzione dei giovani e di legislazione matrimoniale.
Tutto ciò, naturalmente, tendeva a sottolineare l’intangibilità del potere temporale. L’infallibilità papale, proclamata nel corso del Concilio Vaticano I del 1870, ribadiva la centralizzazione dell’autorità papale e l’imposizione in seno alla Chiesa delle norme disciplinari impartite dal pontefice.


"Il Fischietto", 8 gennaio 1870.