Introduzione

La conoscenza deriva in noi da un'elaborazione operata tramite l'analisi e la sintesi in seno agli stati di coscienza. Si rivela come una cosa che non è puramente passiva, ma alla quale partecipa un agente attivo che ci è proprio. Il lavoro di ridistribuzione operata in seno alla coscienza prende per punti di appoggio alcune nozioni fondamentali, tipo di stampi, di campioni, di modelli, senza quali non potrebbe stabilirsi, in seno al turbinio caotico delle impressioni, l'ordine e la precisione necessaria ad ogni conoscenza appena appena chiara.

Il Tempo e lo   Spazio

È vero che le nozioni generali si costruiscono poco a poco al contatto delle cose e di conseguenza per mezzo dei materiali dell'esperienza. Ma ciò non prova che la loro costituzione sia fortuita. L'esperienza non è insignificante, e se queste nozioni si formano in tale modo piuttosto che in tale altro, è perché, tra i dati sperimentali, ci sono dei raggruppamenti molto più stabili, molto più frequenti di altri. Senza questa predominanza di certe forme, nessuna nozione stabile potrebbe formarsi.

Esperienza e fissità dello Spirito

La tesi che vede nelle nozioni generali delle forme proprie del nostro spirito è vera nel fatto che queste forme non sono percepite in un modo sensibile ed immediato negli oggetti, che non si trovano esattamente complete in nessuno oggetto e che lo spirito le trae dal suo proprio fondo dove rimangono nella loro purezza. Ma queste nozioni considerate come immutabili e perfettamente definite sono il risultato di un lavoro anteriore e sperimentale. Diventano poi isolate, distinte dagli oggetti e servendo ad essi di misura.

La Ragione e la Legge

È utile precisare qui il senso di due parole che abbiamo adoperato: Ragione e Legge.
Chiamo ragione la facoltà che possiede lo spirito di collocarsi al di fuori delle sue proprie rappresentazioni e di pensare qualche cosa di cui ogni rappresentazione non è che un'imitazione avvicinata; in una parola, la facoltà di raggiungere i limiti della rappresentazione e di concepire il loro aldilà. È qui la ragione come l'ha concepita Kant, e soprattutto Wronski.

 Molteplicità e Unità

Di fronte alla rappresentazione, della molteplicità e della passività, la nozione, l'unità, l'attività, si presentano dunque come reali, quantunque di una natura completamente eterogenea. Da una parte, rappresentazione, molteplicità e passività; dall'altra parte, nozione unità, attività, sembrano appartenere a due principi opposti e tali che l'uno non può concepirsi senza l'altro. Nell'universo, la forma e l'ordine indicano l'influenza di un potere attivo, razionale ed unificatore; in noi, ogni conoscenza implica in seno alla coscienza un'attività manifestata dall'attenzione o dall'appetizione.

  I Tre Elementi fondamentali  della Realtà

Alla sorgente della nostra conoscenza si manifesta una triplice opposizione che risponde ai tre elementi fondamentali della realtà definita da Wronski.
La radice della conoscenza rappresentativa è l'opposizione di somiglianza e di differenza; essa afferma o nega, distingue il positivo dal negativo di cui la sintesi è fornita dall'equilibrio, la statica, l'uguaglianza, la forma. Questa opposizione si ricollega all'elemento essere ed all'algoritmo ingiunzione. Fa astrazione del se delle cose per considerare solamente la loro forma.

Gli Errori delle  Filosofie

Tutti gli errori dei sistemi filosofici sono consistiti nel conferire ad uno di questi elementi, presi isolatamente, la realtà e l'unità, e con ciò nel volere considerare i due altri come le illusioni, come le apparenze deviate dell'unico ammesso.
Il materialismo ammette solamente l'elemento essere dove la passività domina, l'attività (sapere) essendo velata sotto il termine vago di proprietà.
L'idealismo ammette solamente la conoscenza (attività); e la passività (l'essere diventa rappresentazione; ossia dipendenza pura della conoscenza)


Il documento che presentiamo ai nostri Ospiti, è uno studio inedito, tradotto per la prima volta in lingua dal carissimo Fratello della Montesion Federico Pignatelli, del grande indagatore della Realtà Francis Warrain. Ogni diritto gli è riconosciuto, la libera circolazione sul web è subordinata alla citazione della fonte, completa di Link Attivo, e dell'autore.

© Pignatelli Federico

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delle Costituzioni di Anderson