Siamo lieti presentare ai nostri Ospiti, questa tavola da disegno tracciata dal carissimo Fratello Piero B. della R:. Loggia di Antica Tradizione "Azelio Dini" 694 all'Oriente di Torino.

Il Fratello, con estrema acutezza e chiarezza esamina le quattro ragioni che caratterizzano i due "tempi" dei nostri Lavori. Una Occulta, una Astrologica, una Astronomica, una Alchemica, per quanto, scrive il Fratello, esse non fanno altro che compenetrarsi vicendevolmente, essendo manifestazioni della medesima realtà su piani differenti.

© Piero B.

 

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D. - Dove vi siete dapprima preparato ad essere ricevuto massone?
R. - Nel mio cuore.
D. - Che cosa volete dire?
R. - Che la preparazione interiore è Condizione necessaria di quella esteriore.
D. - A quali prove siete poi stato sottoposto?
R. - Mi furon fatti fare tre viaggi, simbolo delle prove che il candidato doveva sostenere negli Antichi Misteri, e compiere le offerte rituali della terra, dell'acqua e del fuoco.
D. - Dove foste ricevuto?
R.. - In una Loggia giusta, perfetta e regolare.
(Da un Catechismo Massonico).

 

 


Il Sole è allo Zenit.

Nel Tempio augusto e solenne si aprono i Lavori della Loggia Azzurra dei Liberi Muratori.
É mezzogiorno: la maturità dell'uomo, l'ora in cui più splendono l'intelligenza e la ragione.
Nulla può più ostacolare l'inizio dei Lavori che procederanno poi sotto lo sforzo coordinato delle tre Luci.

Quindi il I Sorvegliante apre il Libro della Legge, vi sovrappone compasso e squadra: infine alza la sua colonnina ed il II Sorvegliante abbatte la propria; la ricreazione a cui presiede il II Sorvegliante è finita, e si lavora sotto la direzione del Maestro Venerabile e l'assistenza immediata del I Sorvegliante.

I Fratelli qui convenuti appartengono alle più svariate categorie sociali: vi sono operai, artigiani, impiegati, insegnanti, studenti, professionisti; e potrebbe dirsi che vi sono rappresentate tutte le tendenze politiche.
Ma ciò non pregiudica l'armonia tra i Fratelli, che alla porta del Tempio si sono spogliati di ogni umana passione e distinzione sociale, di agni metallo e di ogni segno di vanità, per essere e sentirsi tutti eguali dinanzi al Grande Architetto dell'Universo, di cui vedono il simbolo all'Oriente nel Delta fiammeggiante.

Tutti uniti nel rituale, non sempre i Fratelli sono però coscienti della dignità e dell'importanza del compito che sono chiamati a svolgere, come pure molte volte ignorano le fonti da cui scaturisce la Simbologia, creando spessissimo confusione o errate deduzioni.

Per rimanere nell'ambito del nostro specifico discorso, possiamo considerare che, grosso modo, le ragioni per cui i Lavori vengono iniziati a mezzogiorno e si chiudono a mezzanotte sono di quattro nature:

 

Una ragione Occulta,

Una ragione Analogica,

Una ragione Astronomica

Una ragione Alchemica.

In effetti esse non fanno altro che compenetrarsi vicendevolmente, essendo manifestazioni della medesima realtà su piani differenti.

Dallo svolgersi naturale del discorso, pensiamo che dovrebbe apparire chiaro il motivo per cui è stata operata questa distinzione.
Allegoricamente i Lavori Massonici (Massoneria Azzurra) cominciano a mezzogiorno per terminare a mezzanotte.
Ciò può alludere al fatto che l'uomo raggiunge la metà della sua "carriera", il mezzogiorno della sua vita, prima di poter essere utile ai propri simili, ma che da tale momento, sino alla sua ultima ora egli deve lavorare senza posa al benessere comune.
Secondo la tradizione, Zoroastro, uno dei fondatori dei Misteri dell'antichità, riceveva i suoi discepoli a mezzogiorno e li congedava a mezzanotte, dopo l'agape fraterna che terminava i lavori. Da tutti gli antichi è stata attribuita grande importanza all'ora dell'inizio di dati lavori e sempre fissata al mezzogiorno, momento di maggiore luminosità; tale tradizione, mantenuta dai Teutoni, lo fu anche dalle corporazioni muratorie medioevali per cura delle quali la posa della prima pietra di un edificio veniva effettuata in giorni ritenuti propizievoli, e sempre a mezzogiorno.

Cominceremo ad esaminare brevemente dal punto di vista occulto il problema, ma prima ci è indispensabile fornire qualche cenno sul concetto esoterico della "Catena".

Quando più individui si riuniscono in una comunità di intenti, in una armonia di interessi, in una comunione di obiettivi da raggiungere, ecco che si è costituita una catena magica.
In questo senso le catene esistenti sono innumerevoli, da quelle di individui associati per imprese commerciali, artistiche o con particolari ideologie miranti al raggiungimento di certi fini politici o sociali. Noi riserviamo tuttavia l'attributo ed il nome di catena magica a quelle che, come la Massoneria ed altre istituzioni a sfondo rituale, sono vitalizzate da una precisa e ritmica azione basata su conoscenze esoteriche derivanti dalla più antica Tradizione.
Ciascun gruppo di Fratelli, ciascuna Loggia, costituisce una catena magica che si ingrana in una catena più vasta, formante l'Eggregoro centrale a cui siamo collegati. Di questa catena ogni Fratello è un anello, una pila.
Noi, insieme di più pile, formiamo una batteria, un generatore di corrente. La potenza di questa corrente é in proporzione al numero ed alla qualità delle pile. Da ciò la necessità che i membri componenti siano prerarati affinché l'efficacia della catena sia notevole.
Ora, quando più pile umane si riuniscono per formare una catena con finalità stabilite, si genera una corrente di pensiero satura della forza psichica che i membri della catena forniscono con i loro atti mentali.
Tale corrente psichica deve essere considerata una Entità Vivente, l'Anima Collettiva del gruppo dotata di attività e di intelligenza propria, di volontà e di potere; essa rappresenta altresì una barriera di protezione verso influenze contrarie che eventualmente minacciassero i membri, ed un potente strumento di realizzazione.
Noi, che scaviamo oscure e profonde prigioni al vizio e lavoriamo al bene ed al progresso dell'Umanità, usiamo i Rituali che i Maestri Passati ci tramandarono nella più profonda Tradizione, allo scopo di fornire energie occulte (oltre che ideologiche, pratiche e filantropiche) all'Umanità la quale, in quel preciso frangente, può aver bisogno più che mai di una linfa vitale per superare le sue crisi.

Astronomicamente, a mezzogiorno in punto, infatti, la maturità della piena luce comincia la fase ciclica discendente, ed é questo il momento di maggior tensione, il momento in cui i pensieri devono essere rivolti a sostenere la lotta della luce contro le tenebre, e la forza scatenata dal lavoro occulto può influire positivamente e sorreggere il travaglio interiore che tutte le anime sensibili provano in questo momento. "Era già l'ora che volge il disìo ai naviganti e intenerisce il core, lo dì che han detto ai dolci amici addio!" recita padre Dante, e ben più profondo e consistente é il suo dire, anziché una superficiale melanconia emotiva, come potrebbe apparire.

I Lavori chiudono a mezzanotte, poiché le tenebre hanno ormai invaso il mondo, e gli operai che costruiscono il Mistico Tempio di Salomone hanno terminato il loro Compito.
I Maestri Architetti congedano i Compagni d'Arte e gli Apprendisti, concedendosi essi stessi un meritato riposo, paghi del lavoro compiuto.
La notte, la tenebra, rappresenta la putrefazione e la rigenerazione Alchemica, quindi l'origine del giorno e della vita. Cessare i Lavori a Mezzanotte, il punto culminante della Tenebra che prelude alla fase ascendente del ciclo Solare, é un ribadire la Vita, non già un arrendersi alla Morte: é una mistica attesa ed una muta preghiera che gli eredi dei Templari, dei Cavalieri del Santo Graal, degli Scalpellini e dei Maestri Costruttori delle Cattedrali, elevano al G:. A:.D:.U:. sperando di poter costruire un mondo migliore.

Non é detto che il giorno sia soltanto da intendersi in senso fisico: esso può anche rappresentare un periodo molto più ampio come una stagione, un ciclo, un ritmo scandito con matematica regolarità nelle fasi della Natura.
Possiamo dimostrare che tutte le storie che si riferiscono alle divinità indù, egiziane, greche, romane e perfino il Cristo degli Gnostici non erano che raffigurazioni del cammino del Sole.
Ciò é vero a condizione di non considerarlo esclusivamente in senso astronomico, e il metodo della Ricerca Tradizionale, l'Analogia, ci rischiara totalmente su ciò.

Se é vero che una stessa Legge governa tutti i fenomeni della Natura, esporne uno vale quanto esporre tutti gli altri. Ecco la base dell'Analogia.
Prendiamo tre esempi per spiegarlo: l'evoluzione del chicco di grano, il cammino del sole, la fabbricazione della pietra filosofale, e vediamo se questi tre fatti non sono governati dalla stessa legge.
Il chicco di grano é destinato a produrre una spiga intera. Appena lo si semina, una lotta violenta s'ingaggia tra il germe che esso contiene e gli elementi esterni. Ad un certo momento tutto si imputridisce, il chicco di grano sembra morto per sempre; ed é proprio allora che esso é più vivo che mai.
Dal seno di questa putredine, da questo caos si innalza il nuovo essere che si dirige verso la luce; ecco fatto, il chicco di grano si rende immortale nei numerosi germogli che produce.
Il Sole é destinato a dare la vita a tutti gli esseri planetari che gli gravitano intorno, come a ciò che li ricopre. Appena inizia la sua corsa fecondante, una lotta violenta s'ingaggia sulla terra fra le sue buone influenze e le brine. L'inverno trionfa fra poco.
Manca il benefico sole: é forse morto per sempre? Nondimeno proprio quando la morte par che trionfi, la vita attinge la sua più grande forza. L'inverno, fiero della sua crudeltà, crede di essere il padrone assoluto; ma l'immortale che covava sotto il sudario trionfa, e l'inverno fugge stupito innanzi alla radiosa primavera che si leva, rivivificando dappertutto i germi procreativi.

La pietra filosofale é destinata a produrre la Grande Opera dell'Uomo. Allorquando gli elementi che la costituiscono si troveranno in presenza nell'Athanor, una lotta violenta s'impegnerà.
I bei colori scompaiono e la massa par che s'imputridisca per sempre, tutto diventa nero come un corvo. É questo il momento in cui l'ignorante si désola ed il saggio si consola.
Dal seno di questo caos ad un certo tempo esce, in una meravigliosa bianchezza, l'indizio di vita; i colori riappaiono progressivamente, e gli elementi della pietra si rendono immortali nelle trasformazioni che producono.

Non é difficile riscontrare in questi tre fenomeni una stessa legge, quella della lotta fra la vita e la morte di cui possiamo così enunciare le fasi.

Prima fase: la lotta si stabilisce fra la vita e la morte. La vita é più debole e cede alla morte. Materializzazione progressiva. - Il chicco di grano imputridisce; L'autunno si mostra coi suoi nevischi; i colori dell'Opera si alterano.

Seconda fase: la morte pare che trionfi. É allora che la vita lotta con maggior forza. Equilibrio fra la materializzazione e la spiritualizzazione. - Il germe cova sotto la putredine; l'inverno ripara i boccioli della primavera; colori smaglianti escono dalla oscurità.

Terza fase: la vita trionfa a sua volta. La morte è nuovamente vinta. Spiritualizzazione progressiva. - La spiga appare; la primavera si manifesta; i bei colori della pietra compaiono.

Si narra miticamente di questa meravigliosa legge nella storia di un uomo saggio, forte e virtuoso ucciso dalla scelleratezza di alcuni; della resurrezione Trionfale del buono e della punizione dei colpevoli.
Bisogna saper Morire per rivivere immortali.
Nelle antiche iniziazioni egizie, quando il velo che nascondeva il Santuario si abbassava innanzi ai profani, l'iniziando assisteva ad una scena strana. Il Gran Sacerdote gli raccontava di nuovo la storia dell'assassinio di Osiride, che ogni egiziano conosceva fin dall'infanzia; ma il futuro iniziato scopriva in questa nuova maniera di esporre la leggenda, un lato misterioso, inosservato fino a quel momento.
Ben presto le prove dell'iniziazione psichica lo illuminavano sempre più.
Scrive il Fr:. Ragon a pag. 101 della sua "Orthodoxie Maçonnique", che in Egitto il grado della suprema Iniziazione era detto "Porta della Morte". La bara di Osiride, che, a causa del suo assassinio supposto recente, aveva ancora delle tracce di sangue, troneggiava nel mezzo della sala dei morti, dove si compiva una parte della cerimonia.. Si domandava al postulante se avesse preso parte all'assassinio di Osiride; in seguito ad altre prove e malgrado i suoi dinieghi, lo si colpiva o si fingeva di colpirlo con una scure alla testa; era lungo disteso, coperto di bende come le mummie; si piangeva, lampi brillavano; il supposto morto era circondato di fuoco, e poi reso alla vita.

Sempre a proposito del Sole, ci dice il Porciatti: "Il Sole, l'astro luminoso biblicamente creato al principio perché presiedesse al giorno, é il simbolo dell'origine del principio attivo, della ragione che dissipa le tenebre ed illumina le intelligenze. Signore impassibile, fisso ed altero che impera sulla natura schiava e sottomessa, il Sole rappresenta la logica dissolvente e distruttiva di tutto ciò che non é solidamente fondato. Base del culto di tutti i popoli primitivi, culto specialmente fiorente nell'India, nell'Egitto, nell'Elide, in Argo ed a Rodi, dove al dio era consacrata la statua colossale conosciuta col nome di Colosso di Rodi, al corso apparente del sole fanno allusione i gradi simbolici; in essi il periodo da apprendista corre fra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera, quello da Compagno va sino all'Equinozio d'autunno da cui prende inizio il periodo da Maestro; ed al corso del sole allude pure la leggenda del terzo grado.

Secondo Dreyer, studioso di antichità germaniche, l'assemblea degli antichi popoli teutonici veniva aperta dopo uno scambio di domande relative all'ora, poiché solo quando il sole aveva raggiunto il meridiano, cioè a mezzogiorno in punto, il capo, spada alla mano, invitava i presenti a mettersi all'ordine e dava inizio alle discussioni. La riunione si scioglieva a mezzanotte dopo un'agape, a base di carne delle vittime sacrificate, e l'agape era seguita da libagioni".

Questo parallelismo con la Massoneria fa credere che le confraternite operative del medio evo perpetuassero, più o meno coscientemente, degli antichi riti pagani.
L'inizio dei lavori Muratori, quindi, deve aver luogo a metà della giornata (intendi pure fase o ciclo), poiché solo tra la fase di distruzione e quella di rigenerazione ha la sua migliore sede il Lavoro Massonico; una Loggia massonica é composta di Fratelli, ma l'insieme delle Logge forma la Grande Massoneria Universale.
Una Loggia inizia i Lavori a mezzogiorno e li termina a mezzanotte; la Massoneria Universale lavora fra ciclo e ciclo della evoluzione della umanità, preparando per sé e per i propri adepti quella luce immortale che non conoscerà più tenebra.
Gli operai hanno compiuta la loro fatica, ed ogni fatica merita il più legittimo premio: oltre il salario, viene concesso il riposo, onde temprare il fisico e la mente con nuove energie. Ma oltre a ciò é giunta la mezzanotte, cioè la luce si é allontanata e si è trasformata in tenebre, sicché ogni lavoro é impossibile.
Il Libro della Legge é chiuso dal I Sorvegliante che chiude anche la Loggia, mentre il II Sorvegliante, disciplinatore della ricreazione, fissa la data per la prossima tornata.
Il M:.V:. invoca su tutti la Pace: nello spirito e nelle opere.

Ma la sua migliore invocazione, che può anche suonare monito, sia quella del Fr:. Ragon: "Massoni d'élite e studiosi tutti, rinunciate alle futilità, dedicate i vostri ingegni alle ricerche sapienti, applicatevi alle meditazioni cui si dedicavano gli antichi saggi, istruendovi per illuminare i vostri Fratelli; che lo studio serio delle scienze utili divenga lo scopo delle vostre sedute filosofiche; svelate gli antichi misteri, di cui sarete i gloriosi interpreti. Io ho osato tracciarvi la via: DIVENITE INIZIATI!".

BIBLIOGRAFIA
J. M. Ragon: Massoneria Occulta ed Iniziazione Ermetica
J.M. Ragon: Orthodoxie Maçonnique
Papus : Ciò che deve sapere un Maestro Massone.
Porciatti: Simbologia M:. (Massoneria Azzurra)
Spartacus : Il segreto della Massoneria
Farina : Istruzione per l'Apprendista Libero Muratore
I Rituali

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