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Definizione

La magia è la scienza altissima che studia la realtà delle cose oltre il velo delle apparenze; che ricerca, raggiunge e domina le cause profonde degli accadimenti; che libera la volontà umana dalle pastoie degli istinti, per agire le forze occulte della natura senza esserne agiti. Ha per ragion d'essere l'evoluzione dell’uomo, per mezzo d'azione la volontà corretta dall'Arte e per fine la potenza.

Ci sembra che, così enunciata, la magia perda quella struttura di soprannaturalità che la rende fantastica e superstiziosa agli occhi dei profani; mentre, sin dal contenuto della sua definizione, si caratterizza scienza "positivissima" degna dell’attenzione di coloro che fino a dianzi l'avevano relegata tra le fantasie dei primitivi e dei selvaggi.

 

L’Uomo

L’uomo è, come tutte le altre cose, una parte del Cosmo, e può considerarsi costituito da due principi coesistenti:

a) un corpo fisico;

b) un elemento spirituale.

II corpo fisico non differisce da qualsiasi altro prodotto della creazione, se non per la forma e per la complessità, distribuzione e disposizione delle sostanze chimiche, sì che ad un'analisi noi ritroveremmo (ed in effetti ritroviamo) nient’altro che un certo numero di elementi e di composti conosciuti.

Dal nostro punto di vista, il corpo fisico è il cadavere dell’uomo.

L’elemento spirituale, invece, è contessuto col corpo fisico e lo anima; ma mantiene con l’esterno le sue relazioni di continuità.

Così stando le cose per noi, non possiamo chiamare uomo solamente il corpo fisico con tutta la sua complessa organizzazione, ma dobbiamo necessariamente riferirci al complesso corpo-spirito, per la determinazione della personalità umana.

Questa prima, elementare nozione, ci induce a considerare l’interdipendenza fra tutte le parti costituenti l’Universo, per cui non v’ha dubbio che queste parti s’influenzino reciprocamente e diano luogo ad azioni e reazioni continue; e che quindi non solo è possibile, ma è certo, che anche la componente "necessità" del destino dell’uomo, dipenda dall’ordine di grandezza, dalla direzione e dalla natura specifica della influenza esterna, e non quella della Terra soltanto, ma anche quella degli altri pianeti e delle stelle.

Parlando d’influenze esterne, per la solita abitudine di riferirci al mondo fisico, siamo subito indotti a pensare che le influenze che possono incidere sulla’esistenza, e quindi sulle vicende della vita dell’uomo, siano precisamente di ordine fisico, come il clima, l'umidità, la secchezza, la pressione, la depressione, etc.; ma se ci fermiamo un momento a considerare che tutte le cose esistenti sono compenetrate da un elemento superfisico, allora ci vien fatto di domandarci se effettivamente questo elemento, contessuto col tutto, non sia soggetto a variazioni di stato ripercuotentisi sul complesso uomo, come su qualsiasi complesso che costituisca una individualità vivente.

A questa domanda, noi rispondiamo: Sì.

 

L’Astrale

La grande massa spirituale che compenetra ed avvolge il nostro mondo, la chiameremo anima del mondo, ovvero astralità del mondo.

Il corpo astrale (o sottile) dell’uomo singolo, influisce sull’anima del mondo e ne é influito; e queste reazioni dell'astralità della TERRA agli impulsi che noi determiniamo in essa, costituiscono la chiave di volta di tutta la magia operante.

Niente di miracoloso, dunque.

L’astralità dell’uomo (cioè il suo corpo astrale) è strettamente connesso con la sua volontà, anzi sembra che la volontà costituisca la parte veramente vitalizzante di questa astralità, di modo che tutto si riduce alla esaltazione della volontà personale, la quale una volta suscitata e messa in azione, dà luogo a scuotimenti del mezzo astrale che pongono in gioco le forze operanti della natura.

Dunque, in fondo alla ricerca del primo mistero magico, vi é una volontà, la quale per operare bisogna che sia potente e libera.

 

La Volontà

Eppure questa semplice espressione: libera azione della volontà, racchiude in sé stessa alcunché di oscuro, perché a tutta prima non si saprebbe penetrare il concetto di una volontà che non si esercitasse liberamente. Se é possibile fare secondo la nostra volontà, sembrerebbe che l'esercizio di essa dipenda esclusivamente dal nostro libero arbitrio. In altri termini, la volontà non potrebbe essere esercitata che liberamente.

Ciò é, forse vero da un punto di vista esteriore e limitato; ma non é certamente esatto dal punto di vista filosofico ed assoluto.

Quando ci determiniamo a compiere un atto qualsiasi, crediamo - é vero - di determinarci liberamente; ma in sostanza ad esso siamo spinti dalle tendenze, dagli istinti e dalle contingenze. Una determinazione dipendente da tanti fattori, non é più libera, a nostro modo di vedere; anzi è schiava di tendenze, passioni e contingenze, in quanto si risolve per la soddisfazione più o meno completa di essi. Una tale volontà non agisce ma é agita dalla parte meno eletta dell’animo umano, ove precisamente hanno sede le passioni, gli istinti, le abitudini, le tendenze.

No. - Non é questo il genere di volontà che ci occorre per padroneggiare la natura; ma una volontà che abbia la radice delle sue cause determinanti in una sede diversa da quella istintiva e fisiologica. Abbiamo bisogno di isolare in noi una specie di sosia esclusivamente volitivo, che Encausse chiamò "l’uomo di volontà" , il quale non risenta e non pieghi alle richieste degli istinti, agli stimoli delle passioni, alle spinte del sentimento.

 

Il Grande Agente Magico

Meditando un poco su ciò che abbiamo detto dell’astralità e su ciò che noi effettivamente siamo, ci accorgiamo subito che ci é necessario, per vivere, difenderci continuamente dagli attacchi demolitori dell'ambiente nel quale ci muoviamo: dall‘aria, per la difesa del corpo fisico e dalla luce astrale, per la difesa del corpo sottile.

Gli antichi chiamavano Azoto Filosofico o Telesma la luce astrale e la simbolizzavano con un drago vomitante fiamme o con un serpente detto Uroboros. Questa luce astrale é il grande agente magico, é il mediatore di tutte le operazioni dell’Arte, é l’oceano nel quale si agitano correnti e vortici, tanto più temibili e pericolosi, per quanto più occulti. Servirsi delle forze immense contenute in questo colossale serbatoio, prendendo con esso contatto cosciente e lucido, é il lavoro del mago.

 

Da questi rapidissimi cenni di magia generale, il lettore può avere un adombramento di quanto vario e vasto sia il campo di applicazione di questa formidabile scienza.

Noi ne daremo un piccolo saggio trattando della sua applicazione all’amore, contenendo le nostre rivelazioni nell’ambito di quanto sia buono, giusto e lecito; perché non vorremmo divulgare conoscenze che nelle mani dei malvagi, potrebbero diventare armi pericolose per gli altri.

Ci piace dedicare questo libretto agli uomini, che nell'amore sono quelli che hanno più bisogno

di essere difesi; agli uomini che incontrando una Circe o un’Armida ne diventano e ne restano trasformati in schiavi passivi e ciechi; agli uomini che - dimentichi della loro regalità - gettano alle ortiche scettro e corona e porgono i polsi tremanti d’amorosa passione alle crudeli e dorate catene di Cupido.

Va, piccolo libro nostro, nelle mani di chi soffre; e se uno solo potrà dirci che mercé tua, ha piegato la più dura e crudele tiranna alla più tenera e dolce amabilità; se uno solo dichiarerà di avere infranto col tuo magico suggerimento, le ferree catene della sua schiavitù amorosa, Tu avrai compiuto l’opera che ti abbiamo comandata e saremo lieti di averti messo al mondo.

 

Indice

Premessa Ariete Toro Gemelli  Cancro Leone Vergine Bilancia

Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci