TRATTATO DI S. TOMMASO D'AQUINO

Dell'ordine dei Frati predicatori
su
LA PIETRA FILOSOFALE


DELLA NATURA E DELLA PRODUZIONE DI
UN NUOVO SOLE E DI UNA NUOVA LUNA IN VIRTU'
DELLO ZOLFO ESTRATTO DALLA PIETRA MINERALE

Capitolo quinto


Esiste un modo più perfetto di trasmutazione che consiste nel cambiamento del mercurio in oro o in argento per mezzo dello zolfo rosso o bianco, chiaro, semplice, incombustibile, come insegna Aristotile, in secretis secretorum con un metodo molto vago e confuso, poiché questo, é un SEGRETO DEI SAGGI (absconditum sapientibus); egli dice dunque ad Alessandro: La divina Provvidenza ti consiglia di nascondere il tuo disegno, e di compiere il mistero che io ti esporrò oscuramente, nominando qualcuna delle cose da cui si può ricavare questo principio veramente potente e nobile.
Questi libri non sono pubblicati per il volgo, ma per gli iniziati (propter profectos).
Se qualcuno, presumendo delle sue forze, cominciasse l'opera, io l'esorto a non farlo a meno che egli non sia molto esperto ed abile nella conoscenza dei principi naturali e che sappia impiegare con discernimento i modi di distillazione, di dissoluzione, di congelazione e soprattutto le diverse specie e gradi del fuoco.
Inoltre, l'uomo che vuol realizzare l'opera con avarizia non vi riuscirà affatto, ma vi arriverà solo colui che lavora con saggezza e discernimento.
La pietra minerale di cui ci si serve per produrre quest'effetto é precisamente lo zolfo bianco o rosso chiaro, che non brucia e che si ottiene con la separazione, la depurazione e la congiunzione dei quattro elementi.


Enumerazione delle Opere minerali

Prendi dunque, in nome di Dio, una libra di zolfo; trituralo minutamente su del marmo e imbevilo con una libra e mezza d'olio d'uliva purissimo di cui si servono i filosofi; ridotto il tutto in una pasta, la metterai in un padellino (sartagine physica) e la farai dissolvere al fuoco. Allorché vedrai salire una schiuma rossa ritirerai la materia dal fuoco e lascerai discendere la schiuma senza cessare di mescolare cori una spatola di ferro, poi metterai di nuovo sul fuoco e ripeterai questa operazione sino a che tu non la consistenza del miele. Rimetti in seguito la materia sul marmo ove si congelerà tosto assumendo l'aspetto della carne o del fegato cotto; la taglierai, poi, in più pezzetti della grandezza e della forma di un'unghia e con un peso uguale di quintessenza d'olio di tartaro, la rimetterai al fuoco per circa due ore. Chiudi poi il ricavato in un'anfora di vetro ben lutato con il luto di sapienza che lascerai su fuoco lento per tre giorni e tre notti. Metterai in seguito l'anfora e la medicina nell'acqua fredda per altri tre giorni, poi taglierai di nuovo la sostanza in pezzetti della grandezza della tua unghia e la metterai in una cucurbita di vetro sopra l'alambicco.

Distillerai così un'acqua bianca simile al latte che è il vero latte della vergine; allorché quest'acqua sarà distillata, aumenterai il fuoco e la travaserai in una altra anfora. Prendi intanto dell'aria che sia simile all'aria più pura e più perfetta perchè é quella che contiene del fuoco. Calcina nel forno di calcinazione quella terra nera che resta nel fondo della cucurbita, sino a che non sia divenuta bianca come neve, rimettila nell'acqua distillata sette volte, fino a che una lamina di rame infuocato, spenta per tre volte, divenga perfettamente bianca. Ciò che si dice per l'acqua valga anche per l'aria; alla terza distillazione troverai l'olio e tutta la tintura simile a fuoco, in fondo alla cucurbita. Ricomincerai allora una seconda e una terza volta e raccoglierai l'olio; in seguito prenderai il fuoco che è nel fondo della cucurbita e ciò che é simile a sangue nero e molle; lo conserverai per distillarlo e provarlo con la lamina di rame come hai fatto per l'acqua; ed ecco intanto che tu possiedi la maniera di separare i quattro elementi. Ma il mezzo per unirli (modum conjungendi) e ignorato da tutti.

Prendi dunque la terra e triturala sopra un tavolo di vetro o di marmo molto pulito; imbevila d'un peso uguale d'acqua fino a che non formi una pasta; collocala in un alambicco e distillala col suo fuoco; imbevi di nuovo ciò che ti resterà nel fondo della cucurbita con l'acqua che avrai distillato sino a che non sia completamente assorbita. In seguito imbevila d'una ugual quantità d'aria servendoti di questa come ti sei servito dell'acqua e otterrai una pietra cristallizzata, la quale, gettata in piccola quantità su molto mercurio converte questo in vero argento, e tale é la virtù dello zolfo bianco incombustibile, formato di tre elementi: la terra, l'acqua e l'aria.

Se intanto tu prendi una diciassettesima parte del fuoco e la mescoli coi tre elementi di cui sopra, come si è detto, otterrai una pietra rossa, chiara, semplice, incombustibile cui una piccola parte, sarà convertita in oro provato, purissimo. Questo è il metodo per fare la pietra minerale.