Lavatura o purificazione.

Qui la rugiada cade dal cielo,

e lava il corpo nero nel sepolcro.

 

Senior nella sua Epistola del Sole e della Luna: Ma l’acqua di cui ho parlato è una cosa che discende dal cielo e la terra la riceve con la sua umidità, e l’acqua del cielo è ritenuta e conservata con l’acqua della terra, e l’acqua della terra per ragione del suo legame lo onora, e l’acqua è raccolta insieme nell’acqua, e l’acqua ritiene l’acqua, e Albira è resa bianca con Astuna [1].

Hermes: Lo spirito non entra nei corpi, fino a che i corpi non sono puri.

Alphidius: Prendi il biancore e lascia la nerezza sola.

Democritus: Purifica la Latta con il lavaggio più raffinato, ed estrai da esso la nerezza, ed anche la sua scurezza, e quindi apparirà il suo splendore.

Sorin: Dissolvilo con fuoco bianco fino a che esso sembri come una spada snudata e sbiancalo, ovvero fa che il corpo diventi bianco.

Rasis: L’acqua quando è unita al rame deve sbiancarlo segretamente. Questo sbiancamento è chiamato da alcuni uomini, fecondazione, poiché la terra è sbiancata, e l’acqua che governa la terra si accresce e si moltiplica, e l’aumento di una nuova discendenza è pertanto generata.

Alphidius: Allora comincia a lavare la terra nera e a renderla bianca senza fuoco.

Hali: Prendi ciò che discende al fondo del vaso, e lavalo con fuoco vivo, fino a che la nerezza di questo sarà portata via, e che il suo spessore svanisca, e fai in modo che il composto delle umidità voli via da esso, fino a che arrivi una calce molto bianca, nella quale non vi saranno tracce né macchie, perché allora la terra sarà in grado di preparare e ricevere l’anima.

Morienus: Questa terra con la sua acqua è putrefatta e purificata. E quando è purificata, l’intero magistero sarà effettivo per l’aiuto di Dio.

Hermes: l’Azoto ed il fuoco lavano il Laton [2] e prendono da esso la nerezza.

Il Filosofo: Rendi bianco il Laton [3] e rompi il libri, che il tuo cuore non sia rotto, poiché questa è la composizione di tutti gli uomini saggi e anche la terza parte dell’intera opera.

Unisci pertanto, come detto nella Turba, asciutto e umido, ovvero terra nera con la sua acqua, e cuocila fino a che sarà resa bianca, così tu avrai acqua e terra per se stessa, e terra sbiancata con acqua, la cui bianchezza è detta aria.

Salomone nel Settimo libro della Sapienza, ha definito questa scienza per la luce e soprattutto bellezza e salute. In paragone a questa preziosa pietra, egli non l’ha comparata, perché tutto l’oro è come fosse sabbia fina, e l’argento è considerato come sporco alla vista di ciò, perché il prodotto di quest’opera è superiore all’oro ed argento più puri, ed il frutto è più prezioso di tutte le ricchezze di questo mondo, e tutte le cose che sono desiderate nel mondo non possono essere paragonate a questo. La lunghezza dei giorni e la salute sono nella sua mano destra, ma la gloria e le ricchezze infinite sono nella sua mano sinistra, i suoi modi sono giusti e le sue operazioni lodevoli, e i suoi legami sono moderanti e non frettolosi ma con gli esempi del lavoro quotidiano. Il Legno della Vita è in quelli che lo apprendono, ed una luce mai si spegnerà, benedetti siano coloro che la possiedono perché la conoscenza di Dio non perirà mai, come Alphidius ha testimoniato dicendo, colui che troverà la sua scienza o conoscenza, la sua carne sarà giusta ed imperitura.

Aristotele: O, quanto miracolosa è quella cosa che ha tutte le cose in sé, che noi cerchiamo, alla quale non possiamo aggiungere niente, né togliere niente, ma rimuoverla solo nella preparazione superflua.

Arnoldus: La prima materia dei metalli è una certa sostanza fumosa, contenente in se stessa un’umidità untuosa o vapore umido, dalla quale sostanza l’operatore separa l’umidità filosofica che è idonea per il tuo lavoro, che sarà pura come resina, nella quale dimora la quinta essenza metallica, e che è un metallo gentile, e in esso è il mezzo delle tinture congiungenti, poiché esso ha la natura dello Zolfo e la natura dell’Argento vivo.

Geber: O quanto profittevole è quella cosa, poiché noi usiamo questa medicina umida, che dopo decotta e digerita è il più grande veleno tra tutti i veleni.

Gratianus: Nell’Alchimia vi è un certo corpo nobile che è trasmesso da maestro a maestro, all’inizio del quale la miseria sarà con Aceto, ma alla fine la gioia con allegria.

Astanus nella Turba: Prendi lo spirito nero che non brucia, e con esso dissolvi e dividi i corpi. Esso è tutto fiammeggiante e si dissolve in ragione del suo calore, dividendo tutti i corpi con i suoi simili.

Rosarius: Chiunque entrerà nel nostro Rosario e vedrà e avrà rose sia bianche che rosse, senza la cosa di base con la quale i nostri lucchetti sono sigillati, è simile ad un uomo che è desideroso di andare, ma non ha i piedi, poiché in quella cosa di base vi è una chiave per mezzo della quale i sette cancelli metallici sono aperti, e senza quella cosa di base, l’opera preziosa non può mai essere perfezionata. La lavatura è la fine della nerezza, o purificazione di esso, fino a che il bianco sia reso perfettamente bianco, e rosso assolutamente rosso, perché l’Azoto ed il fuoco portano via l’oscurità del fuoco.

La mortificazione è una separazione della durezza dal corpo, poiché l’anima è infine morta, ma il corpo è vivo in ragione del calore del corpo e della sua asciuttezza. Perché ogni cosa che ha calore ha vita, e per questa causa si dice che la calce dell’Alchimia ha vita, perché i Filosofi hanno studiato per uccidere la loro vita imperfetta e ripristinare una vita perpetua.

Rivivono in ragione del nutrimento, che è come dire, un recupero dei loro perfetti umori e umidità rettificata per l’impresa di quest’umidità imperfetta.

 

Tratto da un certo scritto strappato

Ora io ti rendo manifesto per la conoscenza naturale la Pietra Segreta dei Filosofi che è rivestita di un ornamento triplo, la Pietra delle Ricchezze, la Pietra di Carità  e la Pietra che Cura tutti i Mali. Ed in essa è contenuto ogni Segreto, ed è chiamato il Divino Mistero dato da Dio, e nel mondo non vi è una cosa più grande, dopo un’anima razionale. Devi notare diligentemente, ti ho detto che la nostra Pietra è stata rivestita di un abito triplo, che significa diviso in tre parti, in un corpo, un’anima ed uno spirito, per cui il corpo morto che vuole uno spirito è scuro e umido. 

Se tu vorrai, Figlio mio, che il corpo riviva, allora poni nuovamente l’anima in esso, e vivrà ancora.

O Maestro, non lo comprendo.

Figlio mio, te lo dirò più semplicemente. Una Pietra o una cosa sola, poiché il corpo è ridotto alla sua natura, che è nella sua acqua, che è nella sua prima materia, poiché la prima materia dei corpi è un’acqua untuosa e leggera. Allora essa è innanzitutto chiamata in un modo quando la sostanza del corpo e l’acqua dell’Unione sono uniti in modo inseparabile per la minima parte, e la Pietra Filosofica, della quale infiniti rami sono moltiplicati, ed è chiamata la Pietra conosciuta nei libri dei Filosofi. Pertanto, Figlio mio, da questa pietra è estratta la sua stessa acqua, e nello spirito per modo di separazione. La sublimazione che noi usiamo è un’elevazione di parti non fissate ma le parti non fissate sono elevate dal fumo e dal vento.

Ma noi vorremo che queste due siano fissate insieme e conducano ad una gentile fusione o amalgama, e così comprendi la nostra vera e certa sublimazione, e la pietra che nessun uomo potrà toccare con la sua lingua. Hermes dice: “Dividi il sottile dal grosso”. Lascia che la terra sia calcinata e l’acqua sublimata. La terra resta verso il basso, e l’acqua ascende verso l’alto. La terra è purgata per calcinazione, l’acqua per sublimazione, ed entrambe per putrefazione. L’acqua difende la terra perché essa non bruci, l’acqua è legata per la terra affinché essa non voli, ed esse essendo state entrambe sufficientemente purgate sono rese una cosa inseparabile, perché non si può avere una senza l’altra. Una parte pertanto essendo distribuita su un centinaio di parti di Argento vivo, deve tingerlo in vero argento, e essa sarà una tale tintura, una parte di essa essendo mutata in rosso, deve tingere tante parti in vero oro, del quale l’oro qui potrà non essere trovato meglio, e questa è la natura nascosta e avuta per il calore del fuoco.

Nota, lo spirito del Signore è stato portato sulle acque prima della creazione del cielo e della terra. Genesi, primo capitolo.

Possiamo vedere pertanto che tutte le cose sono create d’acqua. Dio ha diviso quest’acqua quando ha parlato, e comandato parte di quest’acqua affinché andasse nella terra asciutta, e l’ha chiamata terra. Ed Egli ha preservato la terra non convertita perché la terra sia rugiadosa ed umida, perché la terra asciutta non porta molto frutto, a meno che sia spesse volte inumidita con pioggia, e senza pioggia essa raramente o mai porta frutto.

 

Del Trionfo o Rinascita o Sublimazione dell’Anima.

Qui l’acqua discende dall’alto

E fa rivivere il corpo putrefatto.

 

Ora segui la quarta parola ovvero l’acqua, che sarà ispessita e coagulata con la terra, possa ascendere per sublimazione. Così avrai terra, acqua e aria. E questo è ciò del quale il Filosofo dicono rendilo bianco e sublimalo rapidamente con il fuoco, fino a che lo spirito non uscirà da esso, che tu troverai al suo interno, ed è chiamato Avis o Ceneri di Hermes.

Morienus: Non fare un piccolo racconto delle Ceneri, perché è il gioiello della tua Arte.

Turba: Aumenta il regime del fuoco, poiché il fuoco, dopo la bianchezza arriva ad incenerirsi, ed è chiamato terra calcinata, che è di natura rovente.

Morienus: La terra calcinata rimane sul fondo, ed è di natura rovente, e così tu hai quattro elementi nelle predette proporzioni – acqua disciolta, terra sbiancata, aria sublimata e fuoco calcinato.

Di questi quattro elementi, Aristotele parla nel suo libro del regime dei principi, “quando tu hai acqua di aria, e aria di fuoco, e fuoco di terra, allora tu avrai l’arte completa della filosofia” e questa è la fine della prima composizione, come ha riferito Morienus, pazienza e tempo sono necessari nel nostro magistero, sicuramente la fretta fa le parti del Diavolo in questo magistero.

Hermes: Una cosa morta sarà fatta rivivere ed una cosa malata sarà guarita. Ti consiglio di unire il corpo e l’anima insieme per contrizione nel Sole.

Hermes: Semina il tuo oro in terra fogliata bianca.

Senior: Lascia che il fumo dal di sopra discenda al basso, e il fumo generi dal fumo. L’acqua divina è un Re che discende dal cielo. E’ la riduzione dell’anima nel suo corpo, che rivive dopo la sua morte, e la vita è per mezzo di essa e dopo la morte non sarà.

Rosinus: Perché il corpo trionfa quando l’anima entra in esso, ma il corpo possiede l’anima e colui che ha scoperto l’anima la può facilmente possedere, e nota questo, che l’anima è punita con il corpo ed è imprigionate in esso, e per esso è mutata in corpo.

Hermes: Lo spirito è l’estrattore ed il riduttore dell’anima ed il riformatore dell’intero lavoro, e tutte le cose che abbiamo cercato, sono in esso. Niente più serve in vista che esso, e niente di più prezioso di esso vi è in natura, e Dio non ha ordinato che esso sia venduto per un prezzo.

Hermes: Esso ci ammonisce, affinché abbiamo la conoscenza dell’inizio tanto delle cose naturali quanto di quelle artificiali, perché colui che non conosce l’inizio non può arrivare ad una fine buona e perfetta. Questo segreto è la vita di tutte le cose ed è un’acqua, e l’acqua prende nelle mani il nutrimento di un uomo e di altre cose, e nell’acqua è il più grande segreto. Ma perché tu non abbia a sbagliare, è conveniente per te sapere che la nostra sublimazione è nient’altro che per esaltare i corpi, ovvero per portarli nello spirito, il che non è fatto se non con fuoco gentile. Perché noi diciamo così, egli è sublimato in un Vescovo, cioè esaltato. E pertanto, la comune sublimazione, che è il solo effetto, è come dire, che il corpo ora per essere sublimato è reso così spirituale, che esso possa essere sublimato. Niente appartiene al nostro lavoro, né è più richiesto dopo la preparazione della prima pietra, poiché una tale sublimazione non rende spirituale, ma mostra solo l’effetto della spiritualità.

Geber: Nell’opera del nostro magistero non ci serve che un vaso, una fornace ed una disposizione. Questo tu devi comprendere dopo la preparazione della prima pietra.

Genesis: Tutte le cose sono fatte d’acqua e lo spirito del Signore è stato portato sull’acqua, e l’inizio della generazione dell’uomo è d’acqua.

Hermes: O forte natura, superi le nature e fai sì che le nature trionfino.

Geber: E’ conveniente non essere ignoranti dei principi cardine e delle radici di quest’Arte, che sono l’essenza del lavoro.

Basius: Il nostro zolfo è più forte di ogni fuoco.

Alanus: Vi è una cosa che deve essere scelta tra tutte le cose, che è di un colore nero e blu, dotato di forma liquida e metallica. Ed è una cosa calda e umida, bagnata e rovente, ed è un olio vivente, ed una tintura vivente, una pietra minerale ed un’acqua della vita di meravigliosa efficacia.

Aristotele: Nessun veleno tingente è generato senza Sole e la sua ombra, che è sua moglie.

La sublimazione è di due tipi. La prima è il rivivere della superfluità, che le parti pure possano rimanere separate dalle feci elementali, così che essi possano avere la virtù della quinta essenza, e questa sublimazione è la riduzione dei corpi in uno spirito, come quando lo spessore del corpo passa nella finezza dello spirito.

La seconda sublimazione è estrazione, perché è in essa, della natura della quintessenza separata dalle feci elementali. Ma io chiamo la quintessenza uno spirito che tinge per il quale è necessaria la lavatura, affinché l’untuosità dell’Arsenico, o la natura untuosa della più pura untuosità, che è legata dalle sue feci, possa essere estratta per mezzo di esso, le quali feci soffrano esso per non essere sublimate.

 

Vincentius della Pietra dell’Elisir.

Vincentius nella naturale sembianza del vetro nel suo primo libro: Gli alchimisti hanno tentato di riprodurre in breve tempo nei corpi minerali, ciò che la natura compie in 1000 anni. Pertanto essi hanno insegnato come fare una certa cosa, che trasmuta questi corpi sui quali si posa, ed essi lo chiamano Elisir. Ed è chiamato una Pietra e nessuna pietra. Una pietra poiché è macinata. Nessuna pietra poiché è fusa e corre senza evaporazione come l’oro. Niente è qui di ogni altra cosa con la quale questa proprietà può corrispondere. 

Avicenna: Pertanto l’Elisir è una cosa che è proiettata su un corpo più grande e cambia la cosa dalla sua natura in un’altra natura, ma è fatta quando il corpo minor e lo spirito e gli elementi ed il fermento vengono mischiati, e vi è una confezione fatta di tutti loro. E L’Elisir è una parola greca che suona [simile] a grande tesoro, il migliore dei tesori. E realmente l’Elisir, che mischia se stesso con il corpo, è come Tuzia con il Rame, ma il Rame è innervato o cresce dalla Tuzia, la ragione per il quale la Tuzia è una cosa terrena, ma l’Elisir è una cosa spirituale, e per la natura del suo tipo, ritorna ad un altro tipo.

L’Alchimista: L’Elisir è fatto in due modi, il modo fuori dagli spiriti minerali ed i corpi puliti preparati. Un altro modo fuori di certe cose che provengono dalle cose animate, come fuori dai capelli, un uovo, o sangue.

Nel primo modo, così, gli spiriti sono mortificati e sublimati, fino a che siano resi puliti. Dopo di questo, uno dei corpi generati per mezzo della natura, è bruciato affinché esso possa essere macinato, quindi è calcinato affinché possa essere pulito dopo al modo di una calce.

Ma sul lungo termine gli spiriti e i corpi così preparati sono macinati e imbevuti con l’acqua acre e distillata. Dopo esso sono così a lungo inumiditi, affinché essi possano essere mutati in acqua chiara, quindi vengono coagulati, alla fine sono posti a lungo nel fuoco, fino a che siano resi fissi.

 

Del Complemento dell’Elisir.

Avicenna nella sua epistola a Rases: L’Elisir pertanto tinge con la sua tintura, è sommerso con il suo olio, e fissato con la sua calce, ed il bianco è completato con tre cose, nelle quali non vi è fuoco, ma il Citrino o Giallo è completato con quattro cose intere.

La Glossa: E’ vero che il Bianco Elisir non vuole che tre cose, ovvero, Olio, Tintura e Calce, ma il Rosso ne vuole quattro, che sarebbero Olio, Calce, Tintura e ancora Tintura che è chiamata fuoco, e pertanto Avicenna aggiunge, : “nel quale non vi è fuoco”.

 

Del Fuoco multiforme.

Ma il fuoco è multiforme e la qualità di esso differisce, ed è distinta per certi gradi, per alcuni il fuoco è caldo nel primo grado e umido nel secondo, ovvero nel letame di cavallo, la proprietà del quale è che esso non deve distruggere l’olio, ma accrescerlo in ragione della sua umidità, fino a che sia il fuoco materiale del corpo di un uomo sano. Ma il fuoco del Sole è caldo nello stesso grado, ma è asciutto. Questo è quello che addomestica la cosa, ed è fatta di una cosa animata, ed è nutrita come un bambino al quale il latte è dato dall’inizio, per cui il bambino è nutrito e cresce dal caldo e dall’umido. Così il fuoco del letame di cavallo accresce l’olio con la sua umidità, ma esso affretta la pietra essendo il suo calore temperato.

Vi è un altro fuoco tra questi due che è caldo e asciutto nel secondo grado, come il fuoco di una fornace dopo che viene tolto il pane. Questo si scioglie gentilmente e non brucia, poiché non vi è fiamma in esso né la forza del calore, perché il calore in declinare a poco a poco decresce. Ma se esso dovesse stare esso fisserebbe lo spirito nel corpo, o senza il corpo. Ma il fuoco di questo concime di cavallo, né si scioglie né brucia, ma si addolcisce ed accresce l’umidità.

Vi è un quarto fuoco della fornace della fissazione, esso scioglie e fissa, ma non brucia poiché non è infiammabile, né differisce dal precedente, a meno che in quello vi sia un calore continuo, come non accade nel precedente.

Il quinto fuoco è fiammeggiante, ed è caldo e asciutto nel terzo grado. Questo solo calcina e non scioglie, cioè, nel fare l’oro e l’argento, e degli altri corpi, nello stesso grado o ulteriore. E questo è un fuoco nella fornace della calcinazione.

Il sesto è caldo e asciutto nel quarto grado, ed esso si scioglie e si fissa fortemente ingentilendo il corpo dolcemente. Né esso li separa o li disperde. Questo è il fuoco della fornace di scioglimento nello stesso grado.

Il settimo fuoco è un fuoco di foglie che dissipa e disperde e scioglie i corpi.

L’ottavo è quello che scioglie e calcina, ed è fiammeggiante poiché la fiamma sola ha la sua operazione in esso. Il carbone e le fiamme sono la sostanza del fuoco, e in questa fiamma solo di legno. Questo è anche nello stesso grado con i fuochi detti prima.

Il nono si trova nello stesso grado, ovvero il maestro di tutti gli altri, come il fuoco di servizio, che è del procedimento. Esso scioglie e brucia, e dissipa e disperde quel che è male, e salva e rettifica ciò che è bene, come fosse un giudice che discerne il buono dal cattivo.

 

Il Fuoco di Ginepro.

Il fuoco Artificiale Continuo dura in qualsiasi grado lo avrai, per lo spazio di uno, due o tre mesi, fino a che saranno procurati i carboni, allora dovrai sempre tenerlo coperto, e potrai aumentare o diminuire il tuo calore secondo al tuo piacere, e questo è secondo l’addizione di carboni più o meno caldi.

Primo, provvedi di avere una sufficiente scorta di ceneri, fatte solo del legno di Ginepro, quindi avrai una grande recipiente di terra, e nel mezzo pertanto, fai che ci sia un altro vaso o crogiuolo, sistemalo sulle ceneri e poni anche il recipiente più grande sopra il calore del fuoco, affinché le ceneri si facciano calde e circondino il recipiente più piccolo, e poni il carbone fatto di solo legno del sopramenzionato Ginepro, su queste ceneri, e otterrai ceneri più calde dello stesso legno, che dovrai spargere sul sopramenzionato carbone, e coprirlo con le ceneri rese molto calde, e fai che la materia sia posta nel vaso o recipiente più piccolo, e poni una copertura sul recipiente più grande e posalo su una pietra sotto una panca o su una panca ma sempre sopra una pietra, perché non si abbia a verificare qualche caso sfortunato. Per mezzo di tale pratica potrai preparare molti fuochi simili. Potrai similmente porre acqua calda nel vaso più piccolo, o l’umida pancia del cavallo, e in esso il recipiente della materia.

Farai il sopradetto carbone in questo modo. Taglia legna di Ginepro in piccoli pezzi dello spessore di due dita o più, ponili in un grande recipiente ben fermato e cementato su ogni lato, e riempilo al massimo. Poni questo vaso, per lo spazio di un giorno intero, su un forte fuoco di fornace di fuoco o fiamme di legno, e lascia che si raffreddi da sé. Quindi apri il vaso, e allora avrai ciò che desideri, ma tu devi bruciare le ceneri dopo l’ordine comune. Questo fuoco può essere del primo o del secondo grado di fissazione degli spiriti.

 

Qui è nata una nobile e ricca Regina

Che il saggio ama come una figlia

Lei si accresce e porta avanti infiniti figli

Che è immortale pura e senza macchia

La Regina odia morte e povertà

Adora Argento e Oro e pietre preziose

E tutte le medicine sia preziose che umili

Non vi è niente in questo mondo simile a lei

Per la quale rendiamo grazie al Dio Immortale

 

 

(1)  Termine mantenuto inalterato per la difficoltà di una traduzione adeguata.

(2)  Termine mantenuto inalterato per la difficoltà di una traduzione adeguata. Potrebbe in effetti riferirsi al termine inglese Latten, che indica un tipo di Ottone lavorato in lamine.

(3)  Id.