Nell’illustrazione 4, il Re e la Regina, mantenendo la mutua gestualità di unire le forze mediante il sostegno dello spirito, discendono nella vasca dell’acqua. Questo è il reame dell’inconscio, l’interno, sempre scorrente, Mercurio dell’anima, che noi incontriamo nella prima xilografia della Fontana Mercuriale. Le più alte forze archetipe all’interno dell’anima, sono entrate nel vasto mare oscuro del reame dell’inconscio della vita dell’anima interiore. Questa vasca è qui raffigurata esagonale, dal momento che la triplicità dello Spirito, del Sole e della Luna sta ancora lavorando all’interno di queste esperienze.

 

 

Nella seguente illustrazione, la numero 5, possiamo vedere la prima Congiunzione, il Coito o unione interiore delle forze maschili e femminili dell’anima. Esse sono assorbite dal loro contatto sessuale, l’uomo sopra la donna. Nel primo ciclo di trasformazione, le forze maschili sono spiritualmente attive lavorando sulle passive forze femminili, in ogni modo, come vedremo in seguito, l’opposto avverrà nel caso della seconda trasformazione. Questo punto non era sottolineato da Jung nel suo commentario. Le forze solari- mascoline - e lunari - femminine - nell’anima sono ora unite insieme nel modo più intimo possibile.

 Da questa unione sarà generato un essere ermafrodita, come nella prossima figura, la numero 6, dove le forze dell’anima mascoline e femminili sono fuse in un unico corpo con due teste. Dopo questa primaria fusione e scambio di energie all’interno degli archetipi dell’anima, viene creata un’oscurità interiore, nigredo o putrefazione. Essa prende la forma di una discesa del complesso di energie maschili e femminili interconnesse nella sfera oscura e inconscia dell’anima. Notiamo qui che questa unione delle energie maschili e femminili produce l’ermafrodita, e non dà luogo al concepimento e nascita di un “figlio dell’anima” separato e distinto come in molte altre versioni del processo alchemico. Nel Rosarium, l’unione di queste due energie è interamente contenuta all’interno dell’essere dell’operatore, e non produce un “figlio dell’anima” indipendente.

 Nell’illustrazione successiva - Estrazione o Impregnazione dell’Anima - un elemento maschile dell’anima si separa dall’ermafrodite morente, e si leva in alto verso il reame dello Spirito, come indicato dalle nuvole sovrastanti. Attraverso questa penetrazione attiva dell’interiore femminino da parte della polarità maschile dell’anima, questo aspetto della vita interiore ha ottenuto una certa abilità di ascendere all’interno del mondo interiore al reame dello Spirito. Il corpoermafrodita lasciato al di sotto come nell’involucro dell’unione di correnti maschili e femminili, abbandonato dalle forze dell’anima maschili, è ora, in essenza, il veicolo per le nude forze femminili dell’anima in una forma passiva completamente inconscia. Questo è il punto di svolta di questo ciclo settuplo di trasformazione.

Nell’illustrazione numero 8, una rugiada discende dalle nuvole spirituali al di sopra del corpo inerte delle forze femminili. Questo sfocia in una spiritualizzazione dell’elemento femminino lunare dell’anima, attraverso un lavaggio o purificazione di questo aspetto delle forze dell’anima, che giace nella inconsapevolezza. L’ermafrodita necessita di essere purificato sia dall’acqua del mare dell’inconscio che dalla pioggia spirituale del più elevato mondo conscio. Questa è l’Abluzione o Purificazione.

 

Quando questo stadio ha avuto luogo, il lato maschile dell’anima ritorna dal suo soggiorno nelle più alte sfere e si riunisce con l’involucro ermafrodita. Questo processo è anche riprodotto alla fase della vasca, ove noi vediamo un uccello sul pavimento, che si incontra con un uccello seppellito in terra. Questo è l’“Ortus”, il levarsi o sorgere di una nuova consapevolezza, la Giubilazione o Sublimazione delle forze dell’anima. Nuova vita ritorna all’elemento lunare femminino dell’anima, che essendo passato attraverso questo processo di morte interiore, questo discesa nell’oscurità primaria dell’inconscio, ha raggiunto una sorta di vittoria sulle forze del male lavorando nelle forze non strutturate dell’anima.

 Così l’anima raggiunge un magistero sopra l’elemento lunare all’interno del suo essere. Questa è la tentativo interiore della Pietra Bianca, l’interna fondazione nell’anima per la consapevolezza delle ipotesi che operano in questo elemento lunare femminile che giace all’interno di tutti noi, ed è ritratto nell’ultima illustrazione di questo sviluppo settuplo, numero 10, che ci mostra l’ermafrodita dell’anima ora rinato dalla sua tomba, alato (indicando il suo sviluppo spirituale), e che si trova sul lato crescente della Luna (significante magistero delle forze lunari) che è ulteriormente enfatizzato dall’apparizione dell’Albero della Luna.