Gli atti del Corpo dei Pari, furono pubblicati, in maniera incompleta, con una grande quantità di "omissis" soprattutto nella sezione dedicata ai Riti dalla casa editrice Alkaest di Genova nel 1978, e queste note introduttive vi attingono.

A testimonianza della propria opera il Corpo dei Pari, in un ciclo settennale, lasciò ogni anno traccia di sé con l'affissione di un "Foglio"; una sorta di manifesto murale, la cui eco se ne ebbe anche su di un quotidiano genovese, il quale nel gennaio del 1967 così scriveva:

"Sette per dodici/ uno ha segnato quattro!

Potrebbe fare il paio con l'antico detto genovese "tre per venti un franco e venti" ed è invece il primo "verso", chiamiamolo così, di uno stranissimo carme che un privato cittadino ha fatto stampare e affiggere nei giorni scorsi a Genova e nelle Riviere: in particolare a La Spezia ed a Sestri Levante [...]

Dire che è ermetico è dir poco e lo stesso lettore può constatarlo: "Vinti, dispersi, transfughi - prosegue infatti il "carme" - non conoscono la via dei consacrati! Questi conquistata l'investitura, non più Misti ma Adepti, Iniziati al Magistero, dimettono la Maschera e Volti distinti, irrorati di Sole, riflettono nel Grande Specchio!"

É evidente una certa ispirazione confusamente religiosa, mistica, accentuata da una immaginazione del manifesto nitida (anche se aggravata da un  numero eccessivo di maiuscole) su uno sfondo rosso cupo [...]

Giorno verrà che qualcuno il carme-manifesto capirà [da "Il Lavoro" 20 gennaio 1967]."

I documenti che presentiamo ai nostri Ospiti, per studio e consultazione, provengono dal fondo "Aldo Ercoli", carissimo Fratello passato all'Oriente Eterno nell'anno di vera Luce 6003, il quale sosteneva di averli ricevuti da Francesco Brunelli, personaggio assai noto nell'ambiente Martinista. I Riti sono, ovviamente, presentati con tutte le riserve del caso e corre l'obbligo di considerarli cum grano salis.

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