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Il Libro delle immagini senza parole. Dove tutte le operazioni della filosofia ermetica sono descritte e rappresentate.

Il Mutus Liber apparve nel 1677 a La Rochelle in Francia, pubblicato da Pierre Savouret, la paternità è incerta, alcuni sostengono che l'autore sia Jacob Saulat, signore des Marez, altri, invece affermano essere Tollé celebre medico de La Rochelle.

Con qualche modifica iconografica fu ripubblicato nel 1702 a Ginevra da Jean-Jacques Manget, nella "Bibliotheca Chemica Curiosa".

Di una terza edizione dell’opera, edita in Francia intorno al 1725, non rimangono che tre illustrazioni, conservate in Scozia, presso l’Università di St. Andrews. Ha visto una ristampa circa due secoli dopo nel 1914 ad opera di Marc Haven e nel 1920 a cura di Emil Nourry.
Si suppone che l’autore si celi dietro lo pseudonimo Altus, che compare, come possiamo vedere, nel titolo “Mutus Liber, in quo tamen...” Lo si ritrova, anche, nella quindicesima tavola sotto forma di anagramma: Oculatus Abis (Provvisto di occhi te ne vai), ovvero Jacobus Altus.
Le 15 tavole sono senza commento, com’era consuetudine tra gli alchimisti, che tendevano a considerare le immagini come un linguaggio sufficiente in sé.
 

Le immagini che presentiamo ai nostri ospiti sono in due versioni, quella originale del 1677 e una versione a colori, elaborazione di epoca recente, effettuata sull'edizione del 1702.

In lingua Italiane esistono diverse edizioni ed un ottimo commento a cura di Mino Gabriele

Edizione 1677

Edizione 1702

(elaborata a colori)

Commento di Laplace