La sesta chiave insegna la moltiplicazione della pietra per mezzo della reiterazione della stessa operazione che non consiste che aprire e chiudere, dissolvere e coagulare, imbevere e disseccare; per mezzo delle quali, le virtù della pietra si aumentano all'infinito. Il mio scopo non è quello di descrivere interamente la pratica delle tre medicine, ma solamente di istruirvi delle operazioni più importanti che toccano la preparazione del Mercurio che i Filosofi passano ordinariamente sotto silenzio per nascondere ai profani, dei misteri che non sono che per i Saggi. Io non mi fermerò molto su questo punto e non vi dirò nulla di ciò che riguarda la proiezione della medicina perché il successo che voi attendete non dipende da ciò.
Io vi ho dato delle istruzioni amplissime sulla terza chiave perché ella comprende un lungo seguito di operazioni le quali, benché semplici e naturali, non lasciano di richiedere una grande intelligenza delle leggi. della natura e delle qualità della nostra materia, così bene come una perfetta conoscenza della chimica e dei differenti gradi di calore che convengono a queste operazioni.
Vi ho condotti per la dritta via senza alcun nascondiglio e se voi avete ben preso nota della via che vi ho tracciato, sono certo che andrete diritto allo scopo senza smarrirvi. Sappiate che la mia intenzione è stata quella di risparmiarvi mille pene che io stesso ho sofferto in questo penoso viaggio per mancanza di un soccorso simile a quello che io vi dono in queste lettere, soccorso che parte da un cuore sincero e da una tenera attenzione per tutti voi figli della scienza. Io vi compiangerei molto se, come me, dopo aver conosciuto la vera materia dovrete passare quindici anni interamente nel lavoro, nello studio, e nella meditazione, senza poter estrarre dalla pietra il succo prezioso che essa tiene nel suo seno, senza conoscere il «Fuoco segreto» dei Saggi che fa colare da questa pianta secca e arida in apparenza, un'acqua che non bagna le mani e che per l'unione magica dell'acqua secca del mare dei saggi, si risolve in un'acqua vischiosa, in un liquore mercuriale che é il principio, il fondamento e la chiave della nostra arte: convertite, separate e purificate gli elementi come io vi ho insegnato e possederete il vero Mercurio dei Filosofi che vi dirà lo zolfo fisso e la medicina universale. Ma io vi avverto: dopo che sarete pervenuto alla conoscenza del «Fuoco segreto dei saggi», voi non sarete che al principio della prima tappa. Io ho sbagliato molti anni nel cammino che resta ancora a fare per giungere alla fonte misteriosa dove il Re si bagna, si ringiovanisce e riprende una nuova via esente da tutte le sorti di infermità; è necessario che voi sappiate oltre a ciò, purificare, scaldare e animare questo bagno reale; e per darvi la mano in questa via segreta che io mi sono esteso sulla terza chiave dove tutte queste operazioni sono dedotte. Io auguro di tutto il mio cuore che le istruzioni che vi ho dato vi faranno andare diritto allo scopo; ma ricordatevi, figli della scienza, che la conoscenza del nostro Magistero viene piuttosto dall'ispirazione del Cielo che dalle luci che possiamo acquistare da noi stessi. Questa verità è riconosciuta da tutti i Filosofi: perchè non vale lavorare abbastanza; pregate assiduamente, leggete i buoni libri e meditate notte e giorno sulle operazioni della natura e su quello che essa può essere capace di fare quando é aiutata dal soccorso della nostra arte e con questo mezzo voi riuscirete senza dubbio nella vostra intrapresa.
É questo, ciò che io vi voglio dire in questa lettera; non vi ho voluto fare un discorso molto esteso, tal quale la materia sembra domandarlo, ma vi ho detto tutto ciò che è d'essenziale alla nostra arte di modo che se voi conoscete la, nostra pietra, che é la sola materia della nostra pietra e se conoscerete il nostro fuoco che è segreto e naturale insieme, voi avrete le chiavi dell'arte e potrete calcinare la nostra pietra, non per mezzo della calcinazione ordinaria che la si fa per mezzo della violenza del fuoco, ma per mezzo di una calcinazione Filosofica che è puramente naturale.
Notate ancora con la maggiore luce Filosofica che vi è questa differenza tra la calcinazione ordinaria che si fa a forza di fuoco e la calcinazione naturale: la prima distrugge i corpi e consuma la più grande parte della sua umidità radicale; la seconda non solo conserva l'umidità del corpo calcinandolo, ma l'aumenta considerevolmente.
L'esperienza vi farà conoscere nella pratica questa grande verità poiché voi troverete in effetti che questa calcinazione Filosofica che sublima e distilla la pietra calcinandola, ne aumenta molto l'umidità; la ragione è che lo spirito igneo del fuoco naturale si incorpora nelle sostanze che gli sono analoghe.
La nostra pietra è un fuoco astrale che simpatizza col fuoco naturale e che, come una vera salamandra, nasce, si nutre e cresce nel fuoco Elementare che gli è geometricamente proporzionato.