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Fonte: http://www.chiesaviva.com

 

 

Se studiamo l’azione della giudeo-massoneria dall’epoca in cui fu lanciata dall’Inghilterra sul “mercato” cristiano, dopo che Oliver Cromwell permise l’invasione ebraica delle isole britanniche, in seguito alla convenzione da lui firmata con l’ebreo Manasseh ben Israel di Amsterdam (L’Olanda era l’unico paese che aveva accordato libertà gli ebrei, i quali in seguito la tradirono a favore degli inglesi), vediamo come senza eccezione la massoneria ha tradito tutti i paesi che le hanno permesso di agire.

Il tradimento è una tradizione della sètta.

La massoneria ha tradito sempre un paese a favore di un altro, ha lavorato per affondare dall’interno i popoli scatenando rivoluzioni, provocando molestie politiche, sociali ed economiche, paralizzando il funzionamento dell’apparato statale nei momenti cruciali. Questa azione traditrice cerca sempre di recare beneficio agli interessi locali o internazionali dell’ebraismo, arma segreta e motrice della sètta massonica. Quando i piani dell’ebraismo esigevano che all’interno di un paese cristiano un gruppo di forze locali si scontrasse con un altro, oppure col Governo, allora la massoneria operava per conto dei giudei creando e provocando disordini. In tali casi, l’ebreo ha operato sempre dietro le quinte, fingendo amicizia con entrambe le parti in lotta fino a ottenere, per mezzo della massoneria, il trionfo in forma visibile.

Quando l’ebraismo era bisognoso del conflitto di due o più gruppi dei paesi cristiani, allora la sètta massonica riceveva l’incarico di preparare e scatenare i conflitti, lavorando nello stesso tempo a tale scopo nei due campi. Tali macchinazioni sotterranee dell’ebraismo, tramite la massoneria, sono state la vera causa di quasi tutte le guerre che insanguinarono l’Europa cristiana negli ultimi due secoli.
Per provocare le guerre, la massoneria si avvaleva delle gelosie tra le famiglie regnanti, dei sentimenti nazionali e razziali (germanesimo, slavismo, latinità); delle mire espansionistiche dell’una o dell’altra parte; e quando la guerra portava la morte e la distruzione dei popoli cristiani, la massoneria, eseguendo gli ordini dei suoi capi segreti, tradiva sempre il paese o il gruppo di paesi cristiani che nei piani ebrei dovevano essere vinti e umiliati. Queste guerre fratricide tra popoli europei cristiani, li ha debilitati tutti, a poco a poco, fomentando al tempo stesso abissi di odio reciproco, come tra tedeschi e inglesi, senza che esista una causa valida per tale stato di cose, salvo il permanente intrigo e l’istigazione della giudeo-massoneria. Oggi, che l’ebraismo si è creato una nuova forza per mezzo della quale spera di ottenere il dominio del mondo intero, ossia la forza comunista, il ruolo principale che è stato affidato alla massoneria internazionale è di tradire l’intero mondo cristiano, tutto l’Occidente e tutto il mondo libero a favore dell’imperialismo comunista. Questa è una realtà incontestabile; realtà che dev’essere conosciuta, perché solo conoscendo i traditori e paralizzando la loro azione possiamo porre il mondo libero nella condizione di difendersi e di sconfiggere la nuova barbarie comunista. La massoneria tradisce l’Occidente, lo tradisce paralizzando la sua lotta contro il comunismo, paralizzando le forze nazionali dei paesi, creando conflitti artificiosi tra i paesi liberi, sollevando i popoli afro-asiatici contro gli europei, e tradisce pure gli stessi popoli di colore, spingendoli verso il comunismo.
La massoneria tradisce, perché il tradimento le è essenziale.
 

Tradita L’Inghilterra
Riassumendo l’azione massonica degli ultimi duecento anni scopriamo che la prima nazione tradita è stata l’Inghilterra. La massoneria entrò nel Nordamerica come in tutte le colonie britanniche, diffusa dagli ebrei in gran parte provenienti dalla Grande Loggia d’Inghilterra. Gli ebrei erano spinti dal desiderio di crearsi delle basi dove la loro attività non incontrasse resistenza. La loro influenza politica aumentò enormemente in Inghilterra dopo che Cromwell aprì loro la porta, finché giunse a impadronirsi segretamente del Governo del paese. Tuttavia il giudeo rimaneva isolato nella massa del popolo inglese che gli era estraneo per istinto o per motivi religiosi. Il giudeo non poteva svolgere liberamente la sua attività perché urtava contro la tradizione, i costumi e l’antipatia del popolo inglese. Ciò che l’ebreo richiedeva per svilupparsi rapidamente era un paese nuovo, senza storia, senza tradizioni, senza radicati costumi cristiani, senza popolazione omogenea e non solidale quando si trattava di respingere la penetrazione del giudeo nelle attività umane. E questo nuovo paese, questa nuova Cana di tutte le ricchezze e libertà, dove gli ebrei potevano agire con molta maggior presa , erano le colonie inglesi d’America. Ebbene, essi seppero approfittare delle condizioni di indipendenza. Le vittime furono prima l’Inghilterra, poi gli stessi nordamericani che, in meno di cento anni, giunsero ad essere “liberi schiavi” del monopolio politico ed economico che l’ebraismo creò negli Stati Uniti e che dura sino al giorno d’oggi. Dopo l’emancipazione dell’America, le sezioni francese, inglese e nordamericana della giudeo-massoneria si diedero la mano.


Traditi gli americani
Tra i capi più in vista del movimento, e il più capace come politico, fu Beniamino Franklin. Benché massone, ebbe il merito di introdurre nella Costituzione alcune clausole rivolte a impedire la penetrazione degli ebrei, dato che si rese conto di ciò che, in realtà, stava al fondo del movimento stesso. Beniamino Franklin era il più vecchio, il più colto e il più cristiano tra i colleghi che, ufficialmente, praticavano pure la religione cristiana, dato che, in quel tempo, la massoneria cercava di salvare le apparenze e si faceva passare come “associazione cristiana”. D’altra parte non avrebbe potuto prosperare all’interno di una società eminentemente cristiana. Convinto del pericolo giudaico, che minacciava la nuova nazione, Franklin tentò di escludere gli ebrei dalla società americana e, durante i dibattiti preliminari della Costituzione, pronunciò un discorso in cui disse:«In qualsiasi paese dove gli ebrei si sono stabiliti in gran numero, vi hanno abbassato il livello morale. . . hanno fatto sètta a parte. . . hanno ridicolizzato la religione cristiana. . . hanno costruito uno Stato dentro lo Stato e, quando si è opposto loro resistenza, hanno tentato di strangolare il paese che li ospitava. . . Se, in questa Costituzione, voi non li escludete dagli Stati Uniti, in meno di duecento anni, essi brulicheranno in una quantità tale che domineranno la nostra Patria, e cambieranno la forma di governo. Io viavverto signori: se non escludiamo gli ebrei dalla nostra comunità, i nostri figli ci malediranno nelle nostre tombe. . . ». Le previsioni di Franklin si sono avverate matematicamente; in meno di duecento anni, l’America del Nord si è trasformata in una vera colonia dell’ebraismo. Gli ebrei dominano nel Governo e in tutta la vita del paese, in modo che la massa del popolo americano non si rende conto dell’operato dell’ebraismo, il quale ha sempre sostenuto efficacemente la massoneria. Ora, questo grande popolo sta cominciando ad accorgersi di quanto è avvenuto. Le richieste di Franklin, a suo tempo, furono eluse da quanti servivano la giudeo-massoneria. Oggi, che gli ebrei dominano gli Stati Uniti, sono essi che paralizzano l’azione contro il comunismo, mediante l’azione dei Governi giudeo-massonici di Washington che si sono succeduti. L’Inghilterra, tradita dalla sètta, procedeva però nel suo corso, così la sètta si dovette espandere in altri sensi, poiché in tal modo, comunque, con essi avanzavano rispettivamente il giudaismo e la massoneria. Questa situazione continuò fino a quando l’ebraismo ebbe una nuova base di azione: la Russia, catturata con la rivoluzione comunista. Da allora, e ogni volta con maggior forza, soprattutto dopo la Seconda Guerra mondiale, l’attività della giudeo-massoneria è tesa a distruggere l’Inghilterra come potenza mondiale, distruggendo in primo luogo il suo impero coloniale; scopo già quasi raggiunto con l’aggravante che le direttive di azione partono proprio da Londra, sede centrale del giudaismo e della massoneria.


Tradita la Francia
La massoneria si sviluppò in Francia fino a tenere, come Gran Maestro del Grande Oriente, un membro della famiglia reale nella persona del duca Filippo di Orleans. Mentre la massoneria francese fingeva di aver scelto la monarchia e teneva relazioni “eccellenti” con la famiglia reale, contemporaneamente preparava il tradimento e la sua distruzione mediante la cosiddetta “Rivoluzione francese” del 1789, che fu totalmente opera della giudeo-massoneria. Il re, la famiglia reale, compreso il Gran Maestro Filippo d’Orleans, non solo furono traditi, ma assassinati con la ghigliottina. Lo stesso gioco fece la sètta con Napoleone Bonaparte. Finché questi difendeva la rivoluzione e le sue realizzazioni, la massoneria lo sostenne. Quando Napoleone cominciò a ricostruire lo Stato, proclamandosi imperatore e liquidando il caos e l’anarchia introdotti dalla rivoluzione massonica, la sètta si rivoltò contro di lui. In collaborazione con la massoneria inglese, svedese ed europea in genere, e aiutata dai monarchi cristiani incoscienti (Lo zar della Russia ortodossa, e gli imperatori della cattolica Austro-Ungheria), la giudeo-massoneria tradì e abbatté Napoleone e, praticamente, lo assassinò deportandolo nell’insalubre isola di Sant’Elena. Tuttavia, mentre la sètta complottava la fine di Napoleone, questa non cessò di manifestargli amicizia, e il fratello di Napoleone, Giuseppe Bonaparte, nel 1804 fu proclamato Gran Maestro del Grande Oriente, e molti marescialli e ministri dell’imperatore furono membri noti delle Logge che pure Napoleone visitava. Tutto questo avveniva mentre la massoneria scavava la tomba del gran Corso e del suo impero. Durante l’ottocento, la giudeo-massoneria giunse ad essere la forza dirigente della Francia e, in tale posizione, si mantiene fino ad oggi portando il paese di rivoluzione in rivoluzione, di guerra in guerra, di crisi in crisi, fino allo stato caotico in cui non c’è più forza alcuna capace di ristabilire l’ordine e l’autorità dello Stato. Dopo la rivoluzione comunista in Russia, e più ancora alla fine della Seconda Guerra mondiale, la giudeo-massoneria persegue per la Francia le stesse finalità che ha perseguito in Inghilterra, ossia: spezzare l’impero francese schermendosi sotto il pretesto della “liberazione dei popoli di colore”, ciò che, in realtà, significa spingere questi popoli sotto il dominio comunista. Questo tradimento di massa della massoneria francese, appoggiata naturalmente dalla massoneria internazionale, dal giudaismo e dal comunismo, ha già dato i suoi frutti dato che, in solo quindici anni dopo la Seconda Guerra mondiale, l’impero francese e la Francia, come potenza mondiale, sono stati liquidati e non costituiscono più alcun ostacolo contro l’espansione comunista in Asia, Africa ed Europa ma, al contrario, sono praticamente alleati del comunismo. Questo giunse a ridurre la Francia a succube dell’assassino della gioventù nazionalista Carlo De Gaulle, massone di origine cattolica che, dopo essere arrivato al potere per errore dei nazionalisti francesi in Algeria, o meglio per errore dell’esercito, approfittò dell’occasione - raggirato da una banda di ministri e consiglieri ebrei o massoni, come Cassini, Debrè e altri - per liquidare, in un anno, ciò che rimaneva dell’impero, come in Algeria, dove l’esercito francese continuò a degradarsi, ordinando l’assassinio degli studenti e dei patrioti algerini durante la seconda sollevazione, scoppiata il 22 febbraio 1960. Questo massone veste indebitamente l’uniforme di generale dell’esercito francese, mentre non fu mai proposto a tale gradoe, legalmente, è colonnello. De Gaulle è traditore di grande calibro pari a Wilson, Roosevelt, Churchill, ecc. . , e quanti giocarono un ruolo decisivo nel tradimento del mondo libero e della civiltà occidentae a favore del comunismo giudaico.
 

Tradita a Spagna e l'America Latina
Un altro Paese che subì una grande catastrofe per il tradimento della massoneria, le cui attività furono permesse nel suo territorio e colonie, fu la Spagna. Il crollo dell’impero coloniale spagnolo fu tutto opera della sètta. I massoni lavorarono da Madrid, dove avevano praticamente paralizzato il funzionamento normale dello Stato, infiltrando i loro agenti in tutti i ranghi, incluso l’esercito, e nelle stesse colonie. Tutti i capi del movimento contro la Spagna e, in seguito, contro il Portogallo, furono massoni!Ciò che rimase dopo l’“Indipendenza” dei paesi latino-americani, dominati fino ad oggi dalla giudeo-massoneria, è stato un caos politico, economico sociale permanente: rivoluzioni senza fine, infinite miserie e malessere per le masse popolari, spogliate dai Governi che ricevono ordini dalle Logge di Londra, Parigi e New York. La massoneria tradì la Spagna non ad utilità delle antiche colonie spagnole, ma a vantaggio della sètta internazionale. Ora, la stessa massoneria che tradì la Spagna, tradisce anche le nuove repubbliche latino-americane a favore del comunismo internazionale, collaborando apertamente con i sovietici e i cinesi rossi di Pechino per consegnarle negli artigli del bolscevismo. In Guatemala, i rossi non poterono mantenere a lungo il potere, poiché il regime comunista, comandato dagli ebrei Arbenz, Rosemberg e Rogelio Cruz Wer (questi ultimi due assassini erano pagati dal Governo per “liberarlo” dai suoi stessi nemici), non riuscì a rafforzarsi e fu annientato dal “Movimento di Liberazione”, comandato dal colonnello Armas che, poi, fu assassinato. Tuttavia, i comunisti hanno trionfato a Cuba, grazie al “fratello” massone Fidel Castro Ruz, e si sono impadroniti anche del Venezuela, comandato poi dal “fratello” massone e marxista Romolo Betancourt. Ad eccezione del Paraguay, Guatemala, Nicaragua (diventata in seguito comunista, governata anche da preti marxisti: n. d. r. ), e la Repubblica Dominicana, tutti i paesi dell’America Latina, dal Messico all’Argentina e Cile, oggi sono dominati da governi massonico-comunisti, che spingono lentamente i loro popoli nel baratro rosso. Tornando alla Spagna, si sa, ormai, ciò che avvenne da quando perdette le sue colonie, mediante la guerra scatenata contro di essa dalla massoneria nordamericana. La Spagna e il suo popolo furono arrossati tra gli artigli della miseria e del caos politico che sfociò nella guerra civile del 1936-39, nella quale i nazionalisti spagnoli, comandati da Franco, riuscirono a liquidare la cospirazione giudeo-massonico-comunista interna e a riorganizzare il paese come Stato cristiano. Tuttavia, la lotta della cospirazione continuò contro la Spagna dal di fuori, anche se senza esiti positivi. Ancora oggi, la Spagna nazionalista ha il suo peso, e con molti simpatizzanti in tutti i paesi del mondo, paesi che, se vogliono sfuggire alla catastrofe comunista, non sanno che fare se non imitare i nazionalisti spagnoli del 1936 e del giorno d’oggi.
 

Tradita la Germania e l'Austria
Un altro Paese tradito è stata la Germania, che ha perso due guerre mondiali quasi esclusivamente a causa del tradimento massonico interno. Questo tradimento si manifesta ora nella lotta sostenuta dalla cospirazione giudeo-massonica-comunista internazionale contro il cancelliere Adenauer e la sua Repubblica Federale Tedesca, contro la quale i traditori fanno sforzi disperati per paralizzarla e isolarla politicamente, per poter spingerla nelle grinfie sovietiche come la Germania Orientale (n. d. r. si leggano, in quest’ottica, i fatti della guerra dei Balcani, che hanno rivelato come obiettivo la distruzione dei ponti del fiume che unisce commercialmente la Germania con la Jugoslavia, rendendolo ancora oggi, anno 2004, intransitabile a causa dei detriti provocati dai bombardamenti della massonica NATO). L’Impero Austro-Ungarico fu tradito e disintegrato allo stesso modo dell’impero tedesco. La Massoneria non si accontentò di questo, e gettò negli artigli del comunismo anche l’Ungheria, col giudeo Bela Kuhn, nel 1919, quando ricevette il potere dalle mani del massone ungaro, conte Karoly, il cui nome è rimasto come sinonimo di traditore. Questo paese fu salvato, allora, dalle truppe rumene, poiché in Romania i massoni non avevano ancora sufficiente forza per fermare il re Ferdinando, il quale ordinò ai suoi generali di liquidare il regime comunista ungaro che minacciava di attaccare la Romania sotto il pretesto di ricuperare la Transilvania, che passò alla Romania dopo la disintegrazione dell’impero Austro Ungarico. Anche l’Austria cadde sotto il regime di sinistra socialista - il socialismo è fratello del comunismo - che fu liquidato da Hitler. Dopo la seconda guerra mondiale, cambiò il potere con altri uomini e con appoggi ebrei, massonici, socialisti e comunisti. Come tutti i regimi “democratici” occidentali di oggi, il regime comunista di Rab, Kreisky e altri traditori massoni, si preoccupa, innanzitutto, di perseguitare gli elementi nazionalisti austriaci, e non ha esitato a porre Vienna alla mercè del comunismo internazionale, quando vi fu celebrato l’ultimo “Festival della Gioventù” e furono decretate le repressioni di massa contro gli studenti della gioventù nazionalista, accusata di antisemitismo, come pure avvenne, all’inizio del 1960, in occasione dell’ondata mondiale anti-giudaica, che scoppiò dopo che furono dipinte croci nella sinagoga di Colonia da giovani nazionalisti tedeschi.
 

Tradita la Russia

Altro Paese che subì la peggiore catastrofe della sua storia, come conseguenza del tradimento diretto giudeo-massonico, è la Russia. Il movimento sovversivo comunista, organizzato da ebrei nell’impero zarista, poté svilupparsi solo perché l’apparato statale, l’esercito e la polizia dell’impero erano stati paralizzati da decine di migliaia di massoni ebrei, piazzati nelle posizioni chiave dello Stato, dalle più modeste alle più elevate. Il ruolo preminente nel dramma russo fu svolto dal massone Alessandro Kerenski che, oggi (1961) vive libero e persino protetto nel Nordamerica. Questo individuo consegnò l’impero russo negli artigli del bolscevismo, poiché fu colui che, nel 1917, dichiarò la Russia una repubblica e che, anche della sua qualità di ministro dell’esercito, paralizzò l’attività delle forse armate contro il movimento rosso, che non aveva ancora raggiunto proporzioni considerevoli. Quando gli ebrei comunisti: Lenin, Trotzky, Zinoviev, Kamenev, Radek e altri fratelli della razza di Kerenski si sentirono abbastanza forti per prendersi carico dello Stato, fu posto in scena il cosiddetto “colpo di Stato” che, in realtà, fu solo un trasferimento di poteri da Kerenski ai suoi fratelli di Loggia e di razza. Compiuto il suo ruolo di traditore, il Gran Maestro “scappò” in Occidente, dove svolse il ruolo di “anti-comunista” senza, però, che nulla abbia sofferto durante i quarant’anni che seguirono la caduta del potere ad opera dei rossi di Russia, tempo in cui milioni di veri anti-comunisti furono assassinati in tutti i paesi del mondo. . .
Tradita l’Italia
L’Italia fu tradita durante la Seconda Guerra mondiale, e fu distrutto il suo impero, lasciando in preda alla miseria un popolo che, per duemila anni, fu alla testa della civilizzazione del mondo. Tutto questo nonostante che lo Stato italiano sia apparso, nell’ottocento, come creazione massonica di Garibaldi e utilizzato nella lotta contro l’Austria cattolica e contro il Vaticano. Perfino Mussolini giunse al potere con l’appoggio segreto della massoneria, dato che fu creduto socialista. Quando, però Mussolini si rese conto della realtà della sètta, chiuse le Logge italiane. Allora, tutti i “fratelli” si rivoltarono contro lo Stato fascista, scavando dall’interno, dove Mussolini, dopo aver chiuso le Logge, non ebbe cura di sbatter fuori i massoni dai posti chiave. Similmente, l’Italia fu attaccata dal di fuori, poiché la Seconda Guerra mondiale fu realmente una guerra di cospirazione giudeo-massonico-comunista internazionale contro l’Europa cristiana.
La lotta contro Hitler, Mussolini, Antonescu e altri fascisti e nazisti fu solo un pretesto per spezzare il continente che creò” la civiltà e che desiderava sopravvivere agli attacchi mortali della massoneria internazionale manipolata dal giudaismo col proposito di distruggere la civiltà occidentale, la religione cristiana e la razza bianca.
 

Tradita la Polonia
Uno dei paesi europei che maggiormente patì per il tradimento giudeo-massonico fu la Polonia. Rinata, dopo la Prima Guerra mondiale, con un territorio molto più grande di quello originario della popolazione etnica polacca, e situata in un grande territorio occupato da tedeschi, ucraini, bielorussi, e altri gruppi che normalmente avrebbero dovuto appartenere agli stati limitrofi, la nuova Polonia ebbe, fin dal principio, la mala sorte di contare dentro le sue frontiere, nientemeno che tre milioni di ebrei, i quali, mediante la massoneria, giunsero ad avere il controllo dello Stato. Fu proprio la Polonia il paese utilizzato dalla giudeo-massoneria internazionale per scatenare la Seconda Guerra mondiale, che prima di tutto, fu disastrosa per il popolo polacco. Questo popolo, oltre ad essere profondamente cattolico, è assai forte, ed ha contribuito molto alla civiltà occidentale. Tuttavia, dal punto di vista politico, i polacchi sono sempre stati deboli e ciò ha provocato la catastrofe lungo il corso della sua storia. . . fino a sparire come Stato per un secolo e mezzo. Approfittando, poi, dell’incapacità politica dei polacchi, e del fatto che il governo polacco si diede in mano alla massoneria e agli ebrei, che sono un potere solo, con la complicità dell’Inghilterra, della Francia e di molti altri circoli, la massoneria fece il possibile per spingere i polacchi in una sistematica campagna di provocazioni contro la Germania. Contro la Germania, furono promessi alla Polonia tutti gli aiuti, garantendo la difesa della sua libertà. Tuttavia, al momento in cui la Polonia si vide attaccata dalla Germania, per il conflitto di Danzica, e dopo la persecuzione delle minoranze tedesche in Siberia e in Pomerania, da parte dei polacchi, tutte le promesse della giudeo-massoneria si rivelarono false. Si utilizzò l’attacco tedesco contro la Polonia come pretesto per scatenare la Seconda Guerra mondiale, finché il paese fu abbandonato alla mercé dei suoi nemici. Se la divisero tra Germania e Russia, perdette molti dei suoi figli nei campi di guerra, o assassinati dai russi nei boschi di Katin e, alla fine, quando fu liberata dall’esercito rosso, cadde automaticamente sotto il regime comunista senza che i suoi alleati, specialmente Inghilterra e Francia, facessero nulla per liberarla da un destino così crudele. Senza dubbio, la consegna della Polonia al comunismo era stata preparata in anticipo, e fu il massone Churchill spalleggiato dal suo amico ebreo Roosevelt che a Mosca, nel 1944 portò a compimento il tradimento della Polonia. La Russia, dopo aver inghiottito la Polonia, le diede come compenso grandi regioni tedesche, come lo sono parte della Prussia orientale e i territori oltre la “Linea Oder-Neise” territori che non furono mai polacchi e che mai avrebbero potuto esse considerati come Polonia. Nessun Governo potrà mantenersi in potere in Germania, paese sovrappopolato anche prima della guerra, rinunciando ai territori molto al di là della “Linea Oder-Neise”, a meno che tale governo sia appoggiato da un esercito straniero di occupazione, come nel caso della Germania Orientale, dove comandano le baionette dell’esercito rosso.
La situazione politica del popolo polacco rimarrà, in futuro, difficile per il tradimento subìto dalla Polonia da parte della giudeo-massoneria dopo chefu spinta alla Seconda Guerra mondiale.
 

Tradita la Cecoslovacchia
Si sa che la Cecoslovacchia è apparsa sulla carta geografica al termine della prima guerra mondiale come creazione della giudeo-massoneria. Fu concepita come una piattaforma girevole massonica nel cuore dell’Europa e continuò ad esserlo finché la massoneria, nel 1948, la consegnò nelle mani del comunismo. I tre presidenti democratici della Cecoslovacchia, Thomas Masaryk, Eduard Benes e Jan Masaryk furono Gran Maestridella massoneria ceca. Sotto il loro regime massonico, chiamato “democratico” e caratterizzato dal permanente terrore contro gli slovacchi cattolici, il comunismo ebbe tutte le facilitazioni possibili per organizzarsi e svilupparsi nel paese, al punto che la Cecoslovacchia fu l’unico paese dell’Europa orientale che disponeva di un partito comunista legale e perfettamente organizzato ancor prima dell’inizio della seconda guerra. Un anno prima della guerra, il regime massonico di Benes fu annientato dai tedeschi. Rifugiatosi a Londra con il suo governo, Benes firmò, durante la guerra, un trattato di alleanza con la Russia e, nel 1945, unì la Cecoslovacchia ai carrozzoni dell’esercito rosso. Insediò il suo regime “democratico” con una più ampia partecipazione comunista, e fu, di fatto, un governo composto interamente da massoni, ebrei e comunisti. Morto Benes, nel 1946, come presidente lo seguì Jan Masaryk, altro capo massone, figlio di Thomas Masaryk, “creatore” della Cecoslovacchia, nel 1918. Masaryk figlio, fece la fine di tutti i lacchè del “potere segreto”: forse si pentì, e tentò di opporsi a che i suoi camerati giudei-comunisti e massoni lo dominassero totalmente, e fu “suicidato” dai suoi fratelli di crimine. Il paese, allora, cadde totalmente sotto il comunismo, dato che l’Occidente non fece nulla per opporsi, poiché i “democratici” di questo lato del telone di ferro sono complici di chiunque opera nell’altro lato.
 

Tradita la Romania
Per tradimento massonico, cadde sotto il comunismo anche la Romania. La giudeo-massoneria poté impossessarsi totalmente del Governo rumeno dopo il 1930, sotto il regno del famoso degenerato Carlo Il di Hohenzollern e della sua concubina ebrea Magda Wolf (Lupescu). Nell’epoca della dittatura “democratica” di Carlo, la Wolf e la massoneria di Pangal furono famose per l’illimitata corruzione e il caos in tutti gli ambiti della vita pubblica. Ciò ebbe termine col primo grande tradimento del 1940, quando il governo consegnò, senza lotta, la quarta parte del territorio nazionale all’Unione Sovietica: Ungheria e Bulgaria. Il tradimento costò il trono a Carlo, che fuggì all’estero con la Wolf e col capo della massoneria rumena, Pangal. Il nuovo regime, integrato dall’esercito e dalla “Guardia di Ferro” o “Movimento Legionario” sciolse la massoneria e pose fuori legge i giudei, isolando la popolazione israelita nei campi di concentramento. Tuttavia, dopo il conflitto tra il maresciallo Antonescu e la “Guardia di Ferro”, i membri di questa furono costretti a fuggire in Germania o messi in carcere, mentre Antonescu adottò una politica meno decisa nei confronti degli ebrei e della massoneria. Invece di liquidare i massoni conosciuti - capi dei vecchi partiti “democratici” - Antonescu chiuse parte di essi in campo di concentramento, lasciando liberi gli altri. Questi ultimi furono consiglieri del nuovo re Michele, figlio di Carlo Il, che era diverso da suo padre solo per essere una canaglia imbecille, mentre il padre era una canaglia intelligente. Questi “consiglieri” convinsero il nuovo re a organizzare il colpo di Stato del 23 agosto 1944 contro il maresciallo Antonescu e il suo governo. Il maresciallo, dopo essere stato chiamato al palazzo a consulta, fu detenuto e, in suo nome, si ordinò alle truppe del fronte di Moldavia che lasciassero le loro posizioni, così il paese venne spalancato alle orde sovietiche. I soldati del fronte di Moldavia obbedirono perché non sapevano da che parte giungessero gli ordini, e questo tradimento massonico fu una delle cause della perdita della guerra per le potenze cristiane d’Europa. I governi che si impadronirono del paese, dopo questo tradimento, furono inizialmente integrati da vecchi massoni, ebrei e comunisti. Più tardi, i massoni di origine cristiana, come Groza, Parhon e altrifurono eliminati, lasciando al potere solamente i giudei comunisti o i loro strumenti. In questa banda giudaica, il nome più sonoro fu quello di Anna Rabinson Pauker, figlia di un rabbino di Moldavia. Negli anni sessanta il capo segreto della banda che dominava il governo comunista di Bucarest era Moses Rosen, il gran rabbino di Romania che, senza alcuna carica ufficiale, dominava tutti gli ambiti dello Stato per mezzo dei suoi “figli”.
 

Traditi Olanda e Belgio
In ultimo, furono traditi dalla massoneria l’Olanda e il Belgio, dove la sètta lavora liberamente. Questo tradimento si manifestò nella liquidazione delle colonie belghe e olandesi, nel quadro della campagna internazionale rivolta a distruggere il potere dei Paesi europei nelle loro colonie, per dare maggior potere al comunismo. Olanda e Belgio, in seguito, furono ancora tradite all’interno dai loro stessi capi “democratici”, fedeli strumenti della giudeo-massoneria internazionale. L’Olanda (nel 1948, fu obbligata dalle Nazioni Unite a cedere l’Indonesia in mano al cripto-comunista Sukarno e alle sue bande chiamate “nazionaliste”. Non esistendo un “popolo indonesiano”, ma un conglomerato di tribù che parlano lingue diverse e praticano religioni varie, questo Stato indonesiano è destinato alla disintegrazione come fu al punto di esserlo dopo la guerra civile del 1959 e, se le cose continuano in questo verso, l’Indonesia, entro pochi anni, diventerà uno Stato comunista, dal momento che esso ha perseguito il piano giudeo-comunista di liberarla dall’Olanda che l’aveva civilizzata. Le condizioni di vita dei popoli coloniali, resi indipendenti, peggiorarono catastroficamente, perché, allontanati gli europei, e scatenatisi i disordini tipici dell’era precoloniale viene presentata l’“ancora di salvezza” del comunismo, il cui scopo è quello di creare il “nuovo Impero cristiano occidentale”.
Nel 1960, venne il turno del Belgio, forzato dalla giudeo-massoneria interna ed esterna a dare indipendenza al Congo Belga, che neppure esso è paese, ma un insieme di etnìe africane, sempre in guerra tra loro, che vivono ancora in gran parte all’età della pietra e praticano la magia e l’antropofagia.
Ora, la massoneria ha inventato un “nazionalismo congolese” ed ha educato i giovani nelle scuole comuniste di sovversione politica di Mosca e Praga, e nelle Logge massoniche dello stesso Belgio, suscitando nel Congo gruppuscoli di agitatori negri che aspirano a diventare tiranni dei loro stessi fratelli. La lotta massonica per I’“indipendenza” del Congo fu diretta dallo stesso Belgio, e il compito principale è stato svolto dal Partito Socialista Belga di Paul II; partito che è lo strumento principale della massoneria in questo paese, e che premette fortemente sul Governo cattolico di Bruxelles affinché il Belgio consegnasse la sua unica e ricca colonia, rimanendo il Belgio con una densa popolazione di molti milioni, compressi in un territorio rigidamente ristretto, ottanta volte minore del Congo, entrato ormai nell’orbita comunista. Ciò che seguì nel Congo, alla partenza dei belgi è cosa nota. Quasi la metà del suo territorio è soggetto al controllo del regime comunista di Gizenga erede del comunista Lumumba con sede a Stanleyville. In tutte le parti, vige la legge della foresta. Cannibalismo, terrore e contro terrore, fame, caos totale e disintegrazione della ex colonia belga in 18 Stati. Questo significò l’“indipendenza” per quella che fu la più ricca e prospera colonia europea in Africa. E tutto questo è accaduto sotto le pressioni dell’ONU e con l’aperta complicità dei governanti di Washington. Essi affermano di combattere per l’indipendenza dei popoli coloniali perché, una volta che gli europei se ne sono andati, questi popoli, o meglio queste tribù, possano cadere più facilmente nelle grinfie del comunismo internazionale che ha sempre da guadagnare dove c’è caos e fame!

 


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