Franc-Maçonnerie du Bois (Massoneria del Legno) è un’espressione creata da Jacques Brengues per definire i Costruttori (carpentieri, mobilieri ecc.) e i Forestali (taglialegna, carbonai) i cui differenti corpi presentano un’evoluzione storica comparabile a quella della Massoneria tradizionale della Pietra, per quanto riguarda il passaggio dall'operativo allo speculativo. La Massoneria del Legno si fonda su un simbolismo molto antico nel quale è da sottolineare il dualismo degli elementi: legname, albero, foresta, bastone, ascia, carbone, ecc.

 

L'unità della Massoneria del Legno è nata dal passato, in costruzioni così originali come la tenda a palo centrale, la baita, la

casa forestale, le case di materiale misto - pietra e legno - , senza dimenticare ponti, torri e fortificazioni. La forza della

Massoneria del Legno si è manifestata con vigore in seno ai collegia romani, presso i Culdei, nelle gilde di  mestiere, le

comunità templari, le confraternite e le corporazioni, secondo uno schema sociologico d’evoluzione parallelo a quello della

Massoneria della Pietra. Malgrado il loro attaccamento a Riti secolari ed originali, i costruttori in legno subirono i funesti

effetti della legge Le Chapelier (che al tempo della Rivoluzione proibì le associazioni di lavoratori N.d.T.), dello scisma del

1804 (che divise ulteriormente il Compagnonnage francese N.d.T), della avversione di cattolici e protestanti, e delle

divergenze nel Compagnonnage fra i seguaci di Maître Jacques e quelli di Maître Soubisse, senza poter operare la loro

mutazione speculativa.

 

Ritroviamo la stessa antichità fra i Forestali, il simbolismo dei quali trova le sue sorgenti nelle mitologie antiche (Adone,

Mitra, Abrascas) e nella leggenda di San Teobaldo. Segreta e chiusa, la Massoneria del Legno in foresta si aprì molto tardi

agli accettati. Il Cavaliere di Beauchaine tentò, verso il 1747, di recuperare  a suo profitto i Riti dei Tagliatori, ma è

l'Ordine dei Tagliatori detto del Grand Alxandre la Confience che costituisce il tentativo più specifico di evoluzione

operativa della Massoneria del Legno fra il 1760 e il 1770.  Le condizioni storiche (creazione del Grande Oriente di Francia,

Rivoluzione francese) non permisero all'Ordre de la Fenderie di svilupparsi. La Massoneria del Legno s’inserì fra gli Alti Gradi

( Cavaliere dell'Ascia Reale o Principe del Libano) dal 1762, e respinta dalla Massoneria Andersoniana credette di

potersi esprimere nell'avventurismo politico del XIX secolo (Carboneria italiana, Charbonnerie francese), con qualche seguito

ancora nel Portogallo del 1911.

 

Certo, ci furono dei lodevoli tentativi d’unificazione fra la Massoneria del Legno e quella della Pietra (Doveri dei Tagliatori,

corpus di Tours) o d’autonomismo regolare (Gran Cantiere Generale di Francia regolarmente costituito al centro delle

Foreste, sotto gli auspici della Natura - 1809) o ancora di riformismo iniziatico (le Vendite di Roland, nel 1833). Certo, i Buoni

Cugini Carbonari cercarono di mantenere le loro tradizioni fino al 1835, in Francia, e fino al 1879, in una forma speculativa, in

Inghilterra. Bisogna pur constatare che i Massoni del Legno hanno vissuto.

J.B. 

 

 

 

 

Il Brano è tratto da: Daniel Ligou (a cura) Dictionnaire de Franc Maçonnerie, Presses Universitaires de France 1978 -1998. Traduzione di A.·.L.·.C.·.