"Quen loar podia"

        Cantigas spagnolo secolo XIII

Alla Carboneria spetta il primo posto fra tutte le società segrete degli albori del nostro riscatto nazionale perché con la sua scuola di sacrificio rinvigorì il carattere degli Italiani, tenendo desto il desiderio di libertà contro la tirannide e lo straniero, ed iniziò ad affratellare con un legame ideale gli abitanti delle varie regioni italiane, ponendo così la prima pietra della costruzione dell’unità d’Italia. Per quanto riguarda il discusso rapporto fra Carboneria e Massoneria si risolve, a mio parere, nella storia dei conflitti interni alla Massoneria stessa, dove la Carboneria non è altro che una espressione organizzativa del filone massonico deista e repubblicano. Ciò che interessa è cercare di comprendere quali siano state le ragioni che portarono la Massoneria, o buona parte di essa, a costituire delle società politiche segrete per realizzare il proprio fine di educazione della società umana. L’attività morale del perfezionamento dell’uomo, fondata sui diritti di libertà ed eguaglianza, e l’attività filantropica delle Logge si mescolarono all’esterno con le iniziative politiche promosse dai suoi stessi membri, nelle quali questi ideali di libertà, fraternità, eguaglianza e sovranità popolare trovarono una prima realizzazione nella riforma politica. Tale riforma mirava a costruire da una società dinastica patrimoniale una forma razionale legale di Stato "Res publica", fondata sull’eguaglianza degli uomini-cittadini di fronte alla legge, dove la pratica dei rapporti fraterni possa essere fondata sull’eguaglianza dei diritti.

La Carboneria costituisce una esperienza intellettuale e storica finora trascurata e in parte ricostruita in modo superficiale e lacunosa nonostante la grande importanza per l’origine dei moti liberali europei.
La Carboneria formatasi come si è detto dalle correnti radicali massoniche ha il grande merito di aver contribuito, con la strategia di riformare la società, all’evoluzione culturale e politica dell’uomo.
Con la Carboneria si era rafforzata così l’idea democratica e repubblicana, frutto di una progettualità umana consapevole (sostenuta da partiti politici di massa, di cui le Vendite sono state una prima espressione storica).

L’utopia Carbonara aveva dato l’avvio alla grande scuola democratica, portando al popolo italiano un grande esempio di avanguardia nel processo di riforma delle istituzioni; erano state gettate le basi di quel sentimento che darà la vita al Risorgimento Nazionale. 

 

 

Art.1 – Tutti i Carbonari si chiamano Buoni Cugini; di qualunque paese essi siano, e dovunque trovinsi, sono sempre membri dell’ordine cui appartengono, e fanno parte integrale della società, poiché la Carboneria forma una sola famiglia, essendo unico l’oggetto a cui tende.

Art.2. – La Carboneria è un ordine che ha per oggetto la perfezione della società civile.

Art.3. – In qualunque paese dove esistono dieci Buoni Cugini Carbonari alla meno, potrà installarsi una vendita regolare.

Art.4. – La vendita non è altro che la riunione dei buoni cugini Carbonari.

Art.5. – La vendita adotta un titolo distintivo, ed il suo paese assume il titolo di Ordine: tutte travagliano (operano) sotto gli auspici del glorioso S. Teobaldo, la cui festa si celebra il I° luglio.

Art.6. – Ogni vendita di qualunque grado avrà indispensabilmente sette dignitari, cioè Gran Maestro, primo assistente, secondo assistente, oratore, segretario, tesoriere, archivista. Possano avere degli ufficiali, che saranno in appresso nominati. I primi tre dignitari si chiamano Luci.

 

Indice

Introduzione Le Origini della Carboneria I Gradi Carbonari

Lo Statuto della Carboneria